L’anno scorso il 24,9% delle famiglie con reddito principale da lavoro autonomo ha vissuto con una disponibilità economica inferiore a 9.455 euro annui, ovvero sotto la soglia di povertà definita dall’Istat.
aiuti alle famiglie
Social card reintrodotta col Decreto Milleproroghe
Torna nel 2011 la social card, ovverosia la carta acquisti, in una nuova veste. Questo a seguito dell’approvazione del Decreto Milleproroghe, approvato nel Senato, nell’attesa
Aborto e fondo Nasko: Lombardia offre 4.500 euro a chi rinuncia all’aborto
Cinque milioni di euro per far desistere le donne in gravidanza dal praticare l’interruzione perché a causa delle difficoltà di natura economica non possono permettersi
Crisi: boom di pignoramenti delle case
In Italia tra poco più di due mesi partirà la moratoria sui mutui stipulati da quelle famiglie che, anche e soprattutto a causa della crisi,
Istat: famiglie italiane, in calo il reddito disponibile
La crisi picchia duro sulle famiglie italiane, ed in particolare sulla propensione al risparmio e sui redditi. L’Istat, Istituto Nazionale di Statistica, ha infatti effettuato
Banco Popolare-Ministero Economia: via libera ai “Tremonti Bond”
Via libera alla sottoscrizione dei “Tremonti Bond” emessi dal Banco Popolare. Giulio Tremonti, Ministro dell’Economia e delle Finanze, ha infatti approvato nella giornata di ieri
Social Card: richieste oltre le attese e tafferugli per il sussidio statale
Mentre tra i banchi dell’Emiciclo di Montecitorio stentano a spegnersi le braci della polemica politica innescata dalla sua introduzione (alcuni esponenti dell’opposizione l’hanno bollata con il poco lusinghiero epiteto di “elemosina”, la maggioranza la difende a spada tratta), migliaia di italiani hanno preso d’assalto gli uffici postali dello Stivale per richiederla.
Stiamo parlando della neonata – eppure già molto famosa – “Social Card”, ovverosia quella tessera sussidiaria, introdotta dal Governo con la manovra d’Estate, con lo scopo di fronteggiare l’emergenza innescata dalla crisi economica internazionale e la conseguente perdita del potere d’acquisto, principalmente tra gli strati più deboli della popolazione.