Il 2017 sarà l’anno decisivo per i nuovi ammortizzatori destinati a chi avrà perso il posto di lavoro: è senza dubbio questa l’indiscrezione più importante che si può ricavare dal nuovo confronto tra il governo e i sindacati per quel che riguarda l’ormai famosa riforma del lavoro. L’annuncio in questione, comunque, è stato fatto direttamente da Susanna Camusso, numero uno della Cgil, la quale ha anche precisato che questa innovazione beneficerà di una transazione di lungo termine, i cinque anni che ci separano appunto dal 2017, dunque bisognerà ancora attendere diverso tempo prima di avere un riscontro concreto.
ammortizzatori sociali
Bankitalia chiede riforme immediate per uscire dalla crisi
È il ritratto di un Mario Draghi a tutto campo quello che viene fuori dalle Considerazioni finali del governatore di Bankitalia illustrate all’assemblea dei partecipanti
Continua la cassa integrazione dei dipendenti Eutelia
Si fa sempre più difficile la condizione di duemila lavoratori della Eutelia, società di Arezzo attiva nei servizi di gestione delle infrastrutture tecnologiche e delle
Niente delocalizzazione per Fiat: Scajola promette ammortizzatori sociali
Delocalizzazione produttiva per Fiat? Risposta secca dal ministro per lo Sviluppo economico Claudio Scajola, in occasione del tavolo di monitoraggio sugli incentivi all’auto: Ho avuto
La Cgil vede un futuro nero per l’occupazione: ecco le proposte del sindacato
Sono allarmanti le cifre fornite dall’ufficio studi della Cgil riguardo la disoccupazione del nostro Paese per questo e gli anni a venire. Si prevede infatti che nel 2009 le persone senza lavoro aumenteranno di circa mezzo milione di unità, mentre nel triennio 2008-2010 la somma totale di disoccupati dovrebbe salire a oltre un milione di persone. L’ipotesi peggiore, secondo gli studi dell’organo della confederazione, parla di oltre 2 milioni e mezzo di disoccupati e un tasso di disoccupazione pari al 10,1% nel solo 2010. Le preoccupazioni però nascono anche dai dati relativi all’andamento del prodotto interno lordo italiano, il quale potrebbe scendere di ben quattro punti percentuali: l’Ires-Cgil, l’istituto di ricerche economiche e sociali della confederazione ha annunciato, in questo senso, che sarà il 2010 l’annus horribilis per il Pil, con un declino di oltre tre punti percentuali. Fulvio Fammoni, segretario confederale della Cgil, è stato molto chiaro riguardo alla situazione dell’attuale crisi finanziaria:
Sono necessarie sicuramente delle scelte importanti di sviluppo, le risorse attuali sono scarse e bisogna intervenire al più presto. La Cgil propone una vera e propria riforma degli ammortizzatori sociali: si potrebbe applicare una sorta di tassa di solidarietà per due anni per i redditi superiori ai 150.000 euro, in modo da estendere l’indennità di disoccupazione ordinaria.
La Cgil propone una “tassa di solidarietà” sui redditi superiori ai 150.000 euro
Nel corso della programmazione televisiva domenicale del pomeriggio appena concluso è arrivata la proposta della Cgil circa l’applicazione di una tassa cosiddetta “di solidarietà” per tutti quei redditi che sono superiori ai 150.000 euro annui: ospite a Domenica in, il segretario confederale della Confederazione Generale Italiana del Lavoro, Agostino Megale, ha rivelato i dati di una ricerca dell’Ires (Istituto di Ricerche Economiche e Sociali), secondo cui l’introduzione di un tale tipo di tributo sarebbe un interessante mezzo di finanziamento degli ammortizzatori sociali, nonché una fonte importante in favore dei precari.