Dai minimi dello scorso 25 novembre 2011 in area 13600, l’indice azionario italiano FTSE MIB ha guadagnato il 25% circa mentre da inizio anno la performance si aggira intorno al 12%. Il listino principale di Piazza Affari ha beneficiato, come del resto un po’ tutti i principali “risk asset”, di un ritorno deciso dell’appetito per il rischio a seguito delle maxi-iniezioni di liquidità effettuate dalla Banca Centrale Europea il 21 dicembre 2011 prima e il 29 febbraio poi. L’indice milanese è stato trainato al rialzo soprattutto dai titoli finanziari, che hanno certamente sovraperformato l’indice di riferimento, ma anche dai titoli industriali come Pirelli, Prysmian, Finmeccanica e Fiat.
azionario italia
Previsioni chiusura annuale del FTSE-Mib
Avvicinandosi al close annuale i volumi di contrattazione andranno scendendo probabilmente, come succede solitamente a Dicembre, ma visto l’andamento particolare non si esclude che ci potranno essere movimenti ampi anche con i book vuoti (che in effetti rendono più facile definire le tendenze). Nel medio-lungo periodo rischiamo di assistere ad un close annuale prossimo a quota 15000 che darebbe incertezza per tutti i primi 3 mesi del prossimo anno solare; questo vorrebbe dire una performance intorno al -27% per questo 2011 che segue ad un 2010 altrettanto negativo con -13% ed un 2009 che invece lasciava intendere ben altro (+19% circa).
La “morsa” che stringe il prezzo del FTSE-Mib è ben visibile sul grafico giornaliero e accompagnerà l’indice italiano fino alla fine del 2011 mantenendo inalterata la sua valenza operativa, sia in un senso che nell’altro.
Analisi Tecnica: crolla il Fib, Mediaset la peggiore
Affondano i listini azionari Europei sotto il peso delle vendite che hanno gravato soprattutto a Mediaset durante le contrattazioni, costringendo ad una performance negativa oltre