L’importanza del Mercato Americano e del futuro dello stesso ancora una volta condiziona l’andamento globale dei Mercati arrivando ad affondare anche Piazza Affari che perde, al momento, oltre il 3% sull’indice FTSE-Mib; l’andamento ciclico non è stato gravemente compromesso, visto che ancora ci troviamo in una tolleranza temporale che include la possibilità di un minimo fino alla giornata di domani, da cui iniziare poi il recupero.
Dal top di Marzo poco sopra a 9.5 Euro STM è scesa lentamente verso i sei Euro ormai prossimi sul grafico giornaliero, rispettando fedelmente le trend-line dinamiche disegnate in verde nell’immagine a lato; quello che ha confermato la validità (anche per l’immediato futuro) delle linee di forza è il rimbalzo avvenuto alla fine di Giugno proprio in prossimità di un incrocio di setup, da cui il movimento di ripresa diretto precisamente verso il successivo punto di incrocio.
In un mercato dove le voci di corridoio contano più delle notizie vere e proprie (scontate sempre in qualsiasi direzione vogliano trascinare il prezzo) non bisogna certo stupirsi di un 30% realizzato su rumors fondamentali.
Chi segue dal punto di vista tecnico il titolo Pininfarina lasciando le news da parte ricorda benissimo altri aumenti di volatilità seguiti da rialzi di tutto rispetto che iniziano con una Long White e finiscono…con lo scoppio della bolla.
L’intervento della Consob sulle vendite allo scoperto tenta di dare una stretta alla speculazione dopo il Venerdì nero delle Borse mondiali.
L’italia, che ha sicuramente “sofferto” più degli altri in quanto a perdite, vara il regime di trasparenza che costringe a comunicare le posizioni allo scoperto proprio alla Consob;
Il trading sui futures e tutti gli altri derivati legati all’andamento del Mib italiano diventa più difficile in corrispondenza delle scadenze cicliche, tanto più quando
Fiat cerca di tornare verso il top del 2007, dando credito alle dichiarazioni che Marchionne rilasciava durante il periodo di ribasso; contro ogni previsione catastrofica il tempo da’ ragione alle sue parole spingendo in alto il prezzo di Fiat che ora torna all’attacco del top di Gennaio 2011.
Dal top di riferimento pre-crisi del 2007 si calcolano le perdite subite da ogni titolo per poi valutare la ripresa in termini di punto dal bottom compreso tra il massimo di riferimento ed il punto in cui ci troviamo ora.
Nessuna reazione neanche nel miglior momento di rialzo degli utlimi mesi; Tiscali ormai in balia del trend discendente di lunghissimo periodo non riesce ad attivare gli acquisti neanche nel momento in cui tutte le Blue-chips registrano in giorni alterni performance di tutto rispetto.
Tra le Blue-Chips storiche sulle quali i risparmiatori orientano i propri capitali rientra sicuramente Eni che grazie ad una solidità aziendale superiore ed ai dividendi interessanti attira a sè l’attenzione di chi deve scegliere la divisione del proprio portafoglio.
Due sono i triangoli di compressione che Fiat ha violato nell’ultima settimana di contrattazioni; dall’inizio dell’anno corrente il Mercato ha avuto una forte compressione che ha comunque lasciato nel breve periodo molte opportunità di trading grazie all’elevata volatilità;
Anche se Enel non è trattata nel breve periodo la formazione di un pattern ribassista sul grafico daily potrebbe interessare anche chi sfrutta la Società unicamente per i dividenti, come da anni succede; in ottica speculativa chi tiene azioni nel proprio portafoglio potrebbe voler mantenere la posizione anche in vista di eventuali down-trend di breve.
Il nuovo ciclo settimanale ormai è iniziato, ed anche nella peggiore delle ipotesi il minimo della precedente fase è gia segnato sul grafico; la tolleranza
Soffre ancora il Mercato Azionario Italiano, anche se meno di quello Europeo; mentre l’Eurostoxx si prepara ad invertire la media mobile a 200 ore per
Il Fib recupera terreno velocemente, sulla scia del gap-up messo a segno dall’Eurostoxx un ora prima dell’apertura di Piazza Affari; a sorpresa però la SuperTrend