Ancora un record alla borsa di Milano per le azioni Banca Generali, spinte in una straordinaria corsa al rialzo da solidi fondamentali e prospettive incoraggianti. Ieri il titolo ha chiuso la seduta di borsa con un rialzo del 4,55% a 14,72 euro, toccando il massimo più alto di sempre a 14,75 euro. Quasi sicuramente oggi il titolo salirà fino a 15 euro. Da inizio anno il titolo guadagna il 14%, mentre la performance a dodici mesi evidenzia un esaltante +90%. Goldman Sachs ha rivisto il target price a 14,8 euro.
Banca Generali
Raccolta Banca Generali a 138 milioni
Una raccolta netta totale di 138 milioni di euro: è questo l’importante risultato che è stato conseguito da Banca Generali lo scorso mese di marzo, un traguardo reso possibile soprattutto dalla rete bancaria vera e propria (cento milioni del totale appena menzionato) e da quella privata (i restanti trentotto milioni). Se si osservano poi le performance dei primi tre mesi di questo anno in relazione all’istituto triestino, allora ci si accorge che l’ammontare complessivo si è attestato a quota 366 milioni di euro, senza dimenticare il contributo della rete privata (177 milioni per la precisione). I progressi rispetto agli ultimi tre mesi dello scorso anno sono evidenti, tanto che gli stessi vertici della banca hanno voluto sottolineare come le performance siano state positive nonostante le incertezze e il nervosismo dei mercati.
Bilancio e dividendo Generali esercizio 2011
Banca Generali, l’istituto di credito triestino che riprende lo stesso nome della celebre compagnia assicurativa, non è riuscita ad assestare il proprio utile nel corso del 2011: in effetti, la banca in questione ha visto calare questo suo riferimento, nonostante il dividendo sia rimasto sostanzialmente stabile, una notizia che potrebbe placare gli animi di molti investitori e azionisti. Nel dettaglio, l’esercizio che si è chiuso lo scorso 31 dicembre è stato caratterizzato da un risultato netto pari a 73,4 milioni di euro, in deciso calo (-11%) rispetto allo stesso periodo di un anno prima. C’è però da sottolineare come questo declino sia molto minore (-3,6%) se non si tiene in considerazione la posta fiscale straordinaria relativa al 2010.