Ue e Bce: nessun favore alla Grecia

L’Unione europea prosegue dritta per la sua strada successivamente l trionfo alle elezioni di Alexis Tsipras, leader di Syriza, che ha promesso la fine dell’austerity.

BCE, le aste si rivelano un flop

Appare nuovamente in una fase di accelerazione la contrazione dei prestiti dalle banche verso il sistema economico, in particolare nei confronti delle imprese.

Cos’è il quantitative easing?

 Dopo lo scoppio della crisi finanziaria del 2008, le banche centrali di tutto il mondo hanno messo in campo misure non convenzionali di politica monetaria per stimolare le economie nazionali. La misura più importante e significativa è quella che prende il nome di quantitative easing, ovvero allentamento monetario. Si tratta di un meccanismo di immissione di liquidità nel sistema economico-finanziario, attraverso l’acquisto da parte delle banche centrali di azioni, titoli di stato e altre securities detenuti da banche, assicurazioni e altri investitori privati con effetti positivi sul bilancio di questi ultimi.

Borsa di Francoforte a un passo dai massimi storici

 La seduta di borsa di ieri è stata caratterizzata dalle prese di beneficio degli investitori, che hanno monetizzato i guadagni accumulati negli ultimi giorni a seguito dell’ottima intonazione dei listini azionari internazionali favorita dal calo della disoccupazione negli Ua e dal taglio dei tassi di interesse della Banca Centrale Europea. Mentre c’è una Wall Street record grazie al lavoro (disoccupazione ai minimi dal 2008), in Europa continua l’ascesa della borsa di Francoforte che è ormai a un passo dai record assoluti.

Italia potrebbe chiedere aiuti a Bce – Moody’s

 Stando a quanto affermato da un funzionario di Moody’s, “non è ancora possibile escludere che l’Italia possa chiedere aiuti alla Bce in futuro”. Il funzionario ha poi dichiarato che l’agenzia valuterà la “capacita del nuovo governo italiano di perseguire le riforme” e ha sottolineato che “la situazione rimane difficile”. Ma vediamo più nel dettaglio quali sono state le considerazioni formulate dal rappresentante dell’agenzia di rating.

Bundesbank contro piano salva-euro Bce

 La Bundesbank torna ad attaccare il piano salva-euro della Bce, messo a punto tra fine agosto e inizio settembre 2012 attraverso il lancio del cosiddetto “OMT” (Outright Monetary Transactions), noto anche come scudo anti-spread. Ebbene, secondo il dipartimento affari legali della “Buba”, il piano salva-euro dell’Eurotower non sarebbe affatto necessario. Inoltre, se lo scudo anti-spread venisse realmente messo in pratica, ci sarebbe il pericolo di mettere a rischio il denaro dei controbuenti tedeschi e di violare i Trattati europei, che vietano il finanziamento monetario dei deficit pubblici.

Ripresa economica Eurozona nella seconda metà dell’anno – Bce

 La Banca Centrale Europea si conferma cautamente ottimista e stima che la ripresa economica dell’Eurozona prenderà luogo nella seconda parte dell’anno. Nel suo bollettino mensile l’istituto centrale banchiere di Francoforte assicura che la politica monetaria rimarrà comunque accomodante, a sostegno di una più celere ripartenza dell’economia dell’area euro. Preoccupa, tuttavia, il continuo deterioramento del mercato del lavoro, con tassi di disoccupazione record.

Cipro dice no a piano anti-default

 Torna a salire la tensione nell’area euro. Ieri pomeriggio il Parlamento cipriota ha detto no al piano anti-default proposto da Europa e Fondo Monetario Internazionale, che prevedeva il prelievo forzoso dai depositi bancari. Su 56 parlamentari, 36 hanno votato contro, 19 si sono astenuti e uno era assente. Ora per Cipro si fa largo l’ipotesi di un default disordinato, che potrebbe avere conseguenze catastrofiche per l’intera l’area euro. Le borse europee hanno chiuso tutte in ribasso, in particolare Milano (-1,6%) e Madrid (-2,2%). Lo spread Btp-Bund è salito a 336 punti.