Moneta unica scambiata con 1,5466 dollari
Il dollaro sta recuperando terreno sia sull’euro sia sullo yen grazie alla convinzione di molti operatori, sulla scia delle recenti dichiarazioni del presidente della Fed
Il dollaro sta recuperando terreno sia sull’euro sia sullo yen grazie alla convinzione di molti operatori, sulla scia delle recenti dichiarazioni del presidente della Fed
L’incertezza legata alle prossime decisioni sulla politica monetaria da parte di Fed e Bce e al caro greggio non giova alle Borse europee dove si
Diminuisce sempre di più la domanda di mutui: in aprile scivola di altri 3,5 miliardi dopo gli 8,5 di marzo. In tutto fanno 12 miliardi
La settimana è appena iniziata e la moneta unica viene scambiata a 1,5745 rispetto al biglietto verde, in linea con le ultime rilevazioni della Banca
Nel 2008 la domanda sia interna che esterna dovrebbe sostenere il protrarsi della crescita del Pil nell’area delle euro, sebbene in misura minore rispetto al 2007, ma resta tuttavia elevata l’incertezza rispetto alle prospettive di crescita.
Questo giunge dai vertici della Bce. I rischi sono legati alle turbolenze finanziarie ed inoltre dall’effetto frenante su consumi e investimenti di ulteriori rincari imprevisti di prodotti energetici e alimentari, nonchè da spine protezionistiche e possibili andamenti disordinati legati agli squilibri mondiali.
Euro sui massimi storici rispetto al dollaro e alla sterlina, sulla spinta dei dati sull’inflazione europea. In marzo l’inflazione nell’eurozona e’ salita a quota 3,6%
E’ do poco fa la notizia che la Banca d’Inghilterra ha deciso di tagliare i tassi di un quarto da 5,25% a 5%. La decisione
La crescita nell’Unione Europea e’ prevista in rallentamento quest’anno, ma il Vecchio Continente non corre rischi recessivi anche nel caso in cui gli Stati Uniti
L’economia della zona euro continua ad affrontare difficoltà considerevoli e, malgrado i fondamentali restino solidi, comincia a sentire la crisi.
Nonostante la conferma che la condizione di fondo dell’economia è buona, soprattutto grazie alla forte crescita dei mercati emergenti , un elevato livello dei profitti aziendali, l’assenza di squilibri macroeconomici (conti esterni in equilibrio e buon livello di risparmio), la Commissione europea non ha aspettative del tutto positive.