Al termine del consiglio di amministrazione della holding finanziaria Telco, partecipata da Telefonica, Generali, mediobanca e Intesa Sanpaolo, riunitosi ieri nella sede della banca di Piazzetta Cuccia, è stato deciso di svalutare la quota detenuta in Telecom Italia a 1,2 euro per azione. Telco controlla il 22,4% del capitale del colosso telefonico italiano e aveva iscritto a bilancio la sua quota a 1,5 euro per azione. La svalutazione era però nell’aria e un atto dovuto, considerando che ora il titolo Telecom Italia quota a 0,622 euro.
Borsa
Eni utile 2012 sale del 13,6% a 7,8 miliardi
I risultati preliminari dell’esercizio 2012 hanno evidenziato la capacità di Eni di battere le attese a livello operativo. Nessuna novità, invece, dal fronte dividendi. A Piazza Affari le azioni del Cane a Sei Zampe mostrano un rialzo del 2,48% a 17,75 euro. Sale di riflesso anche la controllata Saipem, che guadagna quasi un punto percentuale. Eni ha finora toccato un massimo intraday a 17,84 euro, ovvero il livello più alto degli ultimi sette giorni, ed è momentaneamente il miglior titolo quotato sul listino FTSE MIB. Nel 2012 Eni ha registrato un utile netto di 7,79 miliardi di euro.
Ubi Banca chiuderà in perdita l’ultimo trimestre 2012
Ieri sera Ubi Banca ha comunicato il dato definitivo del piano esodi incentivati, a seguito del raggiungimento dell’accordo con i sindacati avvenuto nel novembre scorso. Le uscite anticipate saranno 736, che avverranno entro i primi sei mesi dell’anno in corso. Grazie al taglio dei costi Ubi Banca risparmierà 107 mlioni di euro, ovvero il 4,7% degli attuali costi totali della banca. La stima precedente era più bassa, a 100 milioni di euro. Gli oneri una tantum, invece, sono stimati a 141 milioni di euro, qualcosina in più rispetto ai 130 milioni stimati in precedenza.
Finmeccanica ceo ad interim sarà Alessandro Pansa
Resta sempre una situazione ad alta tensione quella su Finmeccanica, a seguito dell’arresto del presidente e amministratore delegato Giuseppe Orsi che è stato accusato di corruzione internazionale per presunte tangenti pagate in India. Il titolo Finmeccanica è il peggiore alla borsa di Milano con un ribasso del 3,26% a 4,27 euro. Ieri le azioni del gruppo aerospaziale hanno perso più del 7%. Oggi è attesa la decisione del consiglio di amministrazione sull’assegnazione delle deleghe. Sarà nominato ad interim Alessandro Pansa in sostituzione di Orsi.
Finmeccanica possibile taglio del rating di Fitch
La seduta di borsa di ieri è stata caratterizzata dall’arresto di Giuseppe Orsi, presidente e amministratore delegato di Finmeccanica, nell’ambito dell’inchiesta che vede il numero uno del gruppo della difesa (controllato dal Tesoro al 30%) accusato di aver pagato tangenti in India per accaparrarsi una grossa commessa attraverso la controllata Augusta Westland. Il titolo Finmeccanica in borsa ha perso il 7,31% a 4,414 euro, mostrando i volumi più alti dalla scorsa estate. Nell’intraday il titolo era stato anche sospeso per eccesso di ribasso e sceso fino a 4,08 euro.
Banca Popolare Milano si trasforma in Spa
Banca Popolare di Milano è ormai pronta a ufficializzare la trasformazione in società per azioni. La revisione della governance voluta da Andrea Bonomi è alle battute finali. Ieri il consiglio di sorveglianza e quello di gestione si sono riuniti per dare un’accelerazione al progetto di trasformazione della banca popolare in Spa. Tutto è pronto per dare il via alla fase finale delle discussioni, che porterà l’istitito milanese di Piazza Meda a diventare una banca unica nel suo genere nel settore bancario italiano.
Finmeccanica arrestato Giuseppe Orsi
Ancora guai giudiziari per Finmeccanica. Questa volta la notizia fa molto rumore perché è stato arrestato Giuseppe Orsi, il presidente e amministratore delegato del gruppo. Arresti domiciliari, invece, per Bruno Spagnolini, numero uno della controllata Augusta Westland. I due alti dirigenti erano finiti nel mirino degli inquirenti nell’inchiesta relativa alle presunte tangenti pagate in India per una commessa di 12 elicotteri. L’affaire India risale al febbraio 2010, quando a capo di Augusta Westland c’era proprio Giuseppe Orsi con Spagnolini direttore generale.
Buzzi Unicem riacquisto minorities Dyckerhoff costerà 70 milioni
Buzzi Unicem ha annunciato di aver dato il via alla procedura che consentirà l’acquisto delle quote di minoranza della controllata tedesca Dyckerhoff per l’1,9% del capitale ordinario e per il 4,87% del capitale privilegiato. L’operazione di riacquisto delle minorities sarà autorizzata dall’assemblea dei soci di Dycheroff che si terrà il prossimo luglio. Il deal si concluderà entro fine 2013 con il riconoscimento di un valore monetario cash che sarà stabilito da un perito esterno. Secondo gli esperti di Equita Sim, l’esborso per Buzzi sarà pari a circa 70 milioni di euro.
Telecom Italia dimezza dividendo 2013-2015
Telecom Italia ha aggiornato le guideline del piano 2013-2015, confermando la volontà di continuare a ridurre il debito ma anche di dimezzare il dividendo già a partire dall’anno in corso. Nel triennio che va dal 2013 al 2015 il gruppo telefonico guidato da Franco Bernabè e Marco Patuano distribuirà un monte-dividendi di 450 milioni di euro all’anno. Lo scorso maggio il presidente Bernabè aveva dichiarato che la cedola minima sarebbe stata pari a 4,3 centesimi di euro per le azioni ordinarie e 5,4 centesimi per le azioni risparmio per il successivo triennio.
Telecom Italia ebitda e ricavi in calo nel 2012
Telecom Italia ha diffuso i risultati preliminari dell’esercizio 2012, evidenziando un calo del giro d’affari e del margine operativo lordo. Lo scorso anno si è chiuso con una diminuzione dei ricavi dell’1,5% a 29,5 miliardi di euro. Gli analisti si aspettavano un fatturato più basso, pari a 29,2 miliardi di euro. La discesa dei ricavi è dovuta per lo più alla business unit domestica, mentre il fatturato è aumentato in Brasile ma soprattutto in Argentina (+564 milioni).
Eni avviso di garanzia per corruzione per Paolo Scaroni
L’amministratore delegato del Cane a Sei Zampe, Paolo Scaroni, avrebbe ricevuto un avviso di garanzia per corruzione internazionale nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta tangente che la controllata Saipem avrebbe pagato per ottenere grossi appalti in Algeria. Il numero uno del gruppo Eni ha ribattuto affermando di essere totalmente estraneo alla vicenda. Intanto, però in borsa le azioni Eni sono crollate del 4,62% a 17,33 euro, scendendo sui minimi più bassi da oltre due mesi. Poche ore dopo la notizia battuta dall’Ansa, la società energetica ha diffuso un comunicato.
Mps nessun altro rischio in bilancio secondo ad Viola
Secondo quanto dichiarato dall’amministratore delegato di Banca Mps, Fabrizio Viola, l’istituto di credito di Rocca Salimbeni non correrebbe ulteriori rischi nel bilancio dopo aver già effettuato svalutazioni per perdite sui derivati per 730 milioni di euro. Viola sta provando a rassicurare gli investitori sulla trasparenza delle operazioni del nuovo management della banca senese, prendendo invece le distanze dagli ex vertici che tra l’altro sono stati accusati di associazione a delinquere. A Piazza Affari il titolo Banca Mps guadagna il 4,77% a 0,2415 euro.
Mps svalutazioni per 730 milioni nel 2012
A seguito della riunione del consiglio di amministrazione del Monte dei Paschi di Siena si è giunti al conto finale. La banca dovrà riscrivere almeno due bilanci, mentre le perdite sui derivati hanno provocato svalutazioni per 730 milioni di euro sull’esercizio 2012. Il cda, presieduto dal presidente Alessandro Profumo e dall’amministratore delegato Fabrizio Viola, ha approvato l’emissione dei Monti-bond per 3,9 miliardi di euro, che avverrà nei prossimi giorni. Le minusvalenze sui derivati non comprometteranno l’equilibrio patrimoniale della banca, ma il cda valuta la possibilità di una riallocazione delle perdite.
Salini lancia opa su Impregilo a 4 euro
La mossa market friendly su Impregilo, tanto attesa dal mercato, è finalmente arrrivata. Il duello Salini-Gavio per il controllo del general contractor italiano (entrambi detengono una quota del 29,9%) potrebbe essere arrivato così a una svolta decisiva. Infatti, Pietro Salini ha lanciato un’opa su Impregilo a 4 euro, con un premio del 3,896% rispetto al valore di chiusura di borsa di ieri (3,85 euro). L’offerta pubblica d’acquisto non è però finalizzata al delisting del titolo da Piazza Affari né tanto meno riguarda le azioni di risparmio.