British Petroleum (Bp), il colosso energetico e petrolifero britannico, ha diramato una nota nella quale conferma la volontà di realizzare un ambizioso programma di riacquisto delle proprie azioni (buy back) da valutarsi intorno agli 8 miliardi di dollari. Una decisione deliberata e ribadita in seguito alla cessione della quota del 50 per cento che Bp deteneva nella Tnk-Bp, per il mercato russo. Vediamo pertanto quali saranno gli effetti di tale decisione sugli analisti della compagnia.
British Petroleum
Utili British Petroleum record
Il 2011 si è chiuso più che positivamente per British Petroleum, il colosso petrolifero che dopo aver archiviato un 2010 estremamente negativo (a causa del disastro ambientale del Golfo del Messico, che falcidiò qualsiasi possibilità di poter chiudere l’esercizio in utile) ha potuto invertire rapidamente la rotta, terminando lo scorso anno con risultati che sono andati al di là delle più rosee aspettative da parte degli analisti.
La società ha infatti dichiarato di aver chiuso il 2011 con un forte utile, generato da una parte dal rialzo del prezzo del petrolio, e dall’altra dalle dismissioni di alcune attività non fortemente produttive. La compagnia petrolifera ha così potuto spingere i ricavi a quota 96,34 miliardi di dollari rispetto agli 84 miliardi di dollari dei dodici mesi precedenti, contraendo le spese operative e straordinarie, e permettendo così agli utili netti di raggiungere quota 23,9 miliardi di dollari rispetto alla perdita di 4,9 miliardi di dollari dell’anno precedente.
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