La Banca Centrale Europea sta per attaccare l’esercito della crisi finanziaria con nuove armi. Su tutte, la possibilità di fissare i margini di oscillazione dei tassi dei bond. A lanciare l’indiscrezione, che potrebbe trovare conferme più o meno attese, è stato il settimanale tedesco Der Spiegel, che si dice convinto che l’istituto guidato da Mario Draghi produrrà un simile comportamento nel corso delle prossime sedute. Ma come funzionerà questo nuovo scudo della Banca Centrale Europea? E sarà effettivamente valido per contrastare i pericoli della crisi?
btp
Investire in BTP conviene
Secondo quanto affermato dagli analisti della più importante banca d’affari dell’Italia – Mediobanca – nel nostro Paese un industriale avrebbe più convenienza a comprare un titolo del Tesoro, piuttosto che investire nella propria azienda. Considerato altresì che i grandi gruppi hanno conseguito una performance peggiore delle piccole e delle medie imprese, la fotografia che ne scaturisce non è certamente molto consolante.
Avvio positivo a Piazza Affari
La Borsa di Tokyo termina in territorio positivo le contrattazioni della prima giornata della nuova ottava e Piazza Affari beneficia della positività di rifletto, aprendo le contrattazioni in netto rialzo rispetto al close della scorsa settimana.
Speculazione sui Btp
Secondo quanto affermato dal direttore generale di Bankitalia, Fabrizio Saccomanni, “sui mercati dei titoli di Stato sono presenti anche flussi di carattere speculativo”. Intervenuto a margine della presentazione del rapporto sull’economia del Veneto a Venezia, secondo il direttore di Bankitalia vi sarebbero stata una vera e propria “fuga verso la stabilità” in direzione dei Bund tedeschi.
Da “oltre un decennio l’economia del Paese segna il passo, sia in prospettiva storica, sia rispetto ai principali Paesi europei” – ha dichiarato Saccomanni, soffermandosi soprattutto sui danni prodotti dalla recessione del 2008 – 2009, che ha “pesantemente colpito l’economia nazionale”. “La debole ripresa del 2010 e di parte del 2011” – ha poi aggiunto – ha fatto segnare “solo un modesto recupero, in parte vanificato dall’arretramento seguito alle tensioni sui mercati del debito sovrano ancora in atto”.
Rendimento Asta BTP 14 Giugno 2012
Il collocamento dei titoli di Stato previsto per questa mattina ha dato risultati contrastanti, come tutte le precedenti emissioni da Marzo circa ad oggi; con un bid-to-cover pari a 1.59 sono stati collocati 3 miliardi di euro di BTP con scadenza a tre anni a fronte di una domanda complessiva di 4.775 milioni di euro. Il rendimento è, ancora una volta, in aumento; dal 3,91% dell’emissione di Maggio 2012 siamo arrivati ora direttamente al 5,30% che rappresenta il massimo da Dicembre scorso.
Nella stessa giornata di oggi sono stati collocati altri 2 BTP non più in corso di emissione rispettivamente con scadenza 2019 e 2020; per questi la richiesta è stata di 2,7 miliardi di euro e grazie a questo il collocamento ha raggiunto il massimo previsto dal MEF (1,5 miliardi di euro). I rendimenti si attestano rispettivamente al 6,10% ed al 6,13%.
Rendimenti BoT Maggio 2012 in salita
L’asta di questa mattina dei Buoni Ordinari del Tesoro ha visto ancora una volta rendimenti in salita con un bid-to-cover leggermente in calo. Mentre nello scorso mese i BOT a sei mesi rendevano l’1,772% ed il collocamento aveva registrato un bid-to-cover pari a 1,71, nel mese corrente di Maggio 2012 il rendimento subisce un rialzo fino al 2,104% mentre il rapporto tra domanda ed offerta si conferma a 1,61. L’importo collocato è quindi pari al massimo previsto, pari a 8,5 miliardi di euro per i titoli a scadenza sei mesi in asta questa mattina. Il rendimento registrato è prossimo a quello di Dicembre scorso, quando il mercato dei titoli di Stato era nel pieno della fase di crisi e di sfiducia.
Nonostante la domanda continua ad essere alta i rendimenti salgono continuamente ed anche se l’asta di oggi proponeva solamente titoli a sei mesi di scadenza, le ricadute si sono registrate su tutto il MOT e direttamente sullo spread Btp-Bund, che registra un nuovo, pericoloso rialzo.
Titoli di stato BTP in emissione a Maggio 2012
L’ultima emissione del Ministero dell’Economia e delle Finanze prevista per il mese di Maggio riguarda i Buoni del Tesoro Poliennali di lungo termine e si svolgerà il 30 maggio 2012 con regolamento al 1° giugno prossimo.
Anche se gli istituzionali sono più interessati probabilmente alla nuova emissione del BTP Italia prevista per la prima ottava di Giugno 2012, l’asta di fine Maggio di lungo termine sarà estremamente indicativa per i mercati visto che vede coinvolti oltre ai buoni a 5 anni quelli a 10 anni, direttamente interessati nel calcolo del differenziale con la Germania.
Spread sale oltre 400 punti
Allarme titoli di Stato. Ancora una volta si torna a parlare di differenziale e di titoli di Stato italiani, affidando a quest’unico indicatore l’andamento di un intero Paese (anzi, di due Paesi).
Nonostante per un certo periodo la tensione si sia allentata e proprio in quel momento si cominciava a dare meno peso all’indicatore (giustamente, visto che si tratta di un dato molto relativo), le tensioni riprendono ancora e questa volta potrebbe essere pericoloso investire solo guardando lo spread.
Risultati asta BOT 11 Aprile 2012
Come noto, nella giornata di oggi sono stati collocati i Buoni Ordinari del Tesoro con scadenza trimestrale ed annuale. Stando a quanto affermato dal comunicato stampa del Ministero dell’Economia e delle Finanze, gli importi collocati nelle transazioni d’asta Bot sarebbero stati in linea con le aspettative e con gli auspici del Ministero, con dettagli che andremo ora ad analizzare per scadenza.
Sul fronte dei Bot trimestrali, la richiesta è stata pari a 5,443 miliardi di euro, a fronte di un’offerta pari a 3 miliardi di euro. Ben maggiore la domanda per i Bot con scadenza annuale, che hanno totalizzato richieste per 12,127 miliardi di euro, a fronte di un’offerta complessiva per 8 miliardi di euro. La domanda si conferma così ampiamente eccedente le proposte, come d’altronde storicamente accade per i gettonatissimi titoli di stato a breve termine, sempre apprezzati dagli investitori, in qualità di “approdo” sicuro dei propri risparmi, anche considerando le turbolenze del medio lungo termine.
Aste MEF di Aprile con BOT e BTP
Nuove aste disposte dal MEF; i comunicati stampa numero 43 e numero 44 rendono pubblici i dettagli riguardo le prossime aste del Ministero dell’Economia e delle Finanze che sono rispettivamente l’11 Aprile con regolamento al 16 dello stesso mese ed il 12 Aprile sempre con regolamento al 16 Aprile prossimo.
La prima asta in ordine temporale riguarda l’offerta di BOT che avranno scadenza trimestrale ed annuale. I primi sono offerti per un importo complessivo pari a 3 miliardi di euro ed avranno durata di 91 giorni con scadenza quindi prevista al 16/07/2012. I Buoni Ordinari del Tesoro, tra i preferiti degli investitori retail, saranno emessi per un importo complessivo di 8.000 milioni di euro ed avranno scadenza al 12 Aprile 2013 per una durata complessiva di 361 giorni.
Emissione BTP€i, CTZ e BOT del 27 e 28 marzo 2012
Nuove emissioni MEF per il mese di Marzo 2012. Il giorno 27 precisamente, verrà disposta l’asta con regolamento al 30 marzo in cui il Ministero collocherà tre titoli di Stato come di seguito; il primo prestito riguarda i Certificati di Credito del Tesoro “Zero Coupon” (CTZ) con decorrenza 31 gennaio 2012 e scadenza 31 gennaio 2014. Questi sono identificati dall’ISIN IT0004793045 e l’ammontare previsto è compreso tra un minimo di 2 miliardi di euro ad un massimo di 3 miliardi di euro.
Sempre nelle stesse date vengono offerti dal MEF 2 Buoni del Tesoro Poliennali; il primo con decorrenza 15 marzo 2010 e scadenza al 15 settembre 2021, con un tasso di interesse reale annuo del 2.10% ed ISIN IT0004604671. Il secondo ha invece decorrenza 15 marzo 2008 e scadenza 15 settembre 2019 ed offre un tasso di interesse reale annuo del 2.35%. Questo è identificato dall’ISIN IT0004380546 e l’ammontare complessivo di questi due BTP è compreso tra 500 milioni di euro e 1000 milioni di euro.
Rendimenti titoli di Stato in forte calo
Da un estremo all’altro. L’ennesima prova che sul mercato finanziario non si può mai essere tranquilli ed i dubbi sono praticamente continui, arriva dal mercato dei titoli di Stato che riaccende la questione sul rendimento degli stessi. Tutte le aste degli ultimi mesi hanno trovato una controparte ottima a fronte di un’offerta nella media e per questo motivo la tensione sul mercato MOT si è allentata. Si sono ridotti i rendimenti che a ben guardare sono quasi dimezzati per i titoli più a lunga scadenza e lo spread con il Bund è rientrato a livelli accettabili (ed il Governo si è preso il merito).
Ma se prima gli investitori erano restii a comprare Bot e BTP italiani per il rischio default del Paese (pur potendo beneficiare di rendimenti interessantissimi), ora il problema che potrebbe sbarcare sul MOT è l’esatto opposto; con i titoli annuali al 2.39% lordo, quelli trimestrali a 0.492% lordo è facile che gli investitori non siano più attratti dalla sicurezza dei titoli di Stato italiani e mirino quindi a girare la liquidità in altre forme di investimento.
Spread Btp – Bund sotto 300 punti
Notizie positive sul fronte dello spread Btp-Bund, il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato italiani e gli equivalenti tedeschi. Stando a quanto emerge dagli attuali dati sul fronte finanziario, infatti, per la prima volta dal primo settembre dello scorso anno il gap che separa la redditività dei titoli di Berlino da quelli di Roma è calato al di sotto della soglia dei 300 punti base, collocandosi intorno alla quota dei 295 punti.
La motivazione di questo nuovo passo indietro da parte dello spread è riconducibile al maggior ottimismo che sui mercati internazionali sta montando in virtù del buon esito del piano di ristrutturazione del debito greco, approvato dalla maggior parte degli istituti di credito e, pertanto, in dirittura d’arrivo per poter giungere a una positiva ratifica che dovrebbe permettere ad Atene di conseguire una risoluzione dei problemi dei conti pubblici.
BTP per piccoli investitori in arrivo
Sono in dirittura d’arrivo i primi titoli di Stato riservati ai piccoli investitori privati e alle famiglie, remunerati mediante un’indicizzazione all’inflazione italiana. Ribattezzati “Btp Italia”, i nuovi titoli di Stato promettono pertanto di remunerare l’investimento con un tasso che seguirà il costo della vita, per una durata di quattro anni (le prime emissioni scadranno pertanto nel 2016) e pagamento di cedole ogni sei mesi, da parte del Tesoro – in qualità di emittente.
I titoli saranno negoziabili a partire dal 26 marzo sulla piattaforma elettronica Mot (il Mercato Obbligazionario Telematico) di Borsa Italiana, con prima sottoscrizione effettuabile anche online nella finestra temporaneo compresa tra il 19 e il 22 marzo, quando l’emittente comunicherà il tasso di interesse reale definitivo a valere su tali strumenti finanziari.