La Banca Centrale Europea ha annunciato di aver tagliato i tassi di interesse nell’area euro di 25 basis point allo 0,5% dallo 0,75%. Si tratta del nuovo minimo storico. L’ultimo taglio del costo del denaro era avvenuto nel luglio 2012, nel bel mezzo della crisi del debito europeo, che portò l’Eurotower ad abbassare il tasso Refi di un quarto di punto allo 0,75%. La decisione era attesa dalla maggior parte degli analisti finanziari, anche se c’era ancora chi riteneva più probabile un taglio dei tassi a giugno.
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Cambio euro/dollaro sui minimi a 4 mesi a 1,2830
La giornata di ieri è stata caratterizzata da forti vendite sulla moneta unica, sulla quale hanno pesato le dichiarazioni del presidente dell’Eurogruppo, l’olandese Jeroen Dijsselbloem, che ha definito il piano di salvataggio di Cipro un modello da seguire per risolvere i problemi delle altre banche europee. Le dichiarazioni, poi parzialmente rettificate dallo stesso Dijsselbloem, hanno creato panico sui mercati europei che hanno accelerato vistosamente al ribasso. Sul forex il tasso di cambio euro/dollaro è crollato sui minimi a 4 mesi a 1,2830.
Euro e dollaro continuano a perdere terreno
Il dollaro ha perso terreno nei confronti di ben quindici delle sedici controparti più scambiate a livello internazionale: il segnale è chiaro, la produzione americana e cinese, le due maggiori economie mondiali, si sta espandendo a gran ritmo ed è forte anche la richiesta di assets sicuri. La moneta verde è riuscita a indebolirsi nei confronti del dollaro neozelandese prima che le stime in questione mostrassero questo andamento così preciso, con dei guadagni piuttosto netti per quel che concerne la Cina e l’India. Anche il dollaro australiano è stato protagonista di una buona performance.