La settimana appena trascorsa risulta leggermente più negativa a Piazza Affari, rispetto ai colleghi europei e soprattutto americani: questo a causa dei nostri orari di contrattazione che differiscono di diverse ore da quelli delle altre Piazze. Proprio per questo motivo, noi Italiani non abbiamo beneficiato del rally innescato in extremis Venerdì sera sui future dell’Eurex e del CBoT, concretizzando sul grafico weekly un’altra chiusura notevolmente negativa: da Lunedì mattina a Venerdì sera l’SPMIB ha registrato un calo dell’11,03% (equivalente a circa 2298 punti indice), realizzando un nuovo minimo annuale a 18290. Quadro grafico di medio-lungo periodo quindi invariato, e senza segnali rilevanti.
candele
Analisi Tecnica: Crude Oil e Euro/Dollaro in trend ribassista
Non sono solo gli indici a soffrire di “alta volatilità” nella crisi economica attuale: anche nei mercati delle commodities stiamo assistendo a giornate con escursioni notevoli, in particolare il future sul Crude Oil mette a segno una serie di sedute dall’ampiezza pronunciata.
Mentre in certi casi, nonostante la volatilità, stiamo assistendo alla definizione di trading-range, sul petrolio il trend negativo non lascia nessun dubbio agli operatori, che incalzano le vendite giorno dopo giorno: nel solo mese di ottobre il future ha perso circa il 33% del proprio valore, passando da 100,65 a 67,725 dollari per barile. Il mese di Novembre sembra continuare il ribasso senza esclusioni di colpi: attualmente la candela weekly segna una performance di quasi -13%.
Trova conferma la tendenza negativa del Crude Oil: individuato un nuovo supporto
Nel precedente articolo dedicato al Crude Oil si parlava dell’importanza di individuare il trend di un grafico, mediante l’utilizzo di più strumenti che potessero confermare a vicenda le aspettative. Si ricordava inoltre come i profitti maggiori vengono realizzati seguendo la tendenza dominante, come insegnava Mr. Gann.
Il Crude Oil segnala da tempo una forte tendenza negativa, confermata in questi giorni: la situazione di ipervenduto è stata annullata grazie ad un rimbalzo tecnico durato poco più di una seduta, che ha permesso alle quotazioni di tornare nei pressi della resistenza posta a 84,5 dollari; successivamente la perdita dei 78,3 ha di nuovo proiettato verso il basso i prezzi alla ricerca dei 68 dollari. Si è creata però un’importantissima resistenza intermedia in area 72,4. La violazione di questo livello permetterebbe infatti un ulteriore allungo ribassista consistente. Al contrario, la tenuta dell’area indicata permetterebbe alle quotazioni un recupero fino a 97 dollari al barile in poco tempo.
Inside Bar e Outside Bar: gli studi di Gann
L’osservazione del Mercato allo scopo di individuare la tendenza e i punti critici (temporali o di prezzo) è un percorso lungo, ma non per forza complicato: esistono una serie di semplici accorgimenti che possono dare indicazioni importanti o conferme sullo sviluppo dei prezzi. Mr. Gann poneva particolare attenzione alle barre (o candele) inside e outside: vediamo cosa sono.
Per Inside Bar, si intende una candela (o una serie di candele) con un range high-low interamente compreso nel range della candela precedente.
Non è raro (come vedrete nella prossima immagine rappresentante il future SPMIB a time frame 15 minuti) assistere ad una serie di barre inside tutte “contenute” nel range di una candela precedente particolarmente ampia (in questo caso vi sono ben 39 candele contenute nel range della prima).
Candlestick: studio e approfondimento
Le candele giapponesi sono tutt’ora studiate e seguite: la loro formazione può disegnare particolari raggruppamenti chiamati “pattern” che danno segnali di possibile continuazione o inversione
Metodi di rilevazione grafica: Candlestick
Nel precedente articolo, abbiamo visto e compreso il grafico lineare.
Come detto, questa rilevazione di prezzi presenta delle “mancanze” che in certi casi possono essere fondamentali per un analisi completa. Come far fronte a queste mancanze? Proviamo con le candele…
La rilevazione di prezzi a “Candele Giapponesi” (in inglese “Japanese Candlestick”) è ampiamente diffusa, risulta quindi fondamentale per qualsiasi tecnico ed il suo studio.
Storicamente questa metodologia di registrazione ha origini nel lontano 1700 grazie a Munehisa Homma. La diffusione e il successo delle candele è sicuramente dovuto all’immediatezza di lettura e alla grande quantità di informazioni che riusciamo a rilevare a colpo d’occhio: mentre un semplice grafico a linea riporta esclusivamente le chiusure di prezzo, le candele ci mostrano anche l’escursione avuta in un determinato arco di tempo (time frame) oltre che l’apertura (il primo prezzo battuto nell’arco di tempo).