Si alza il coro di protesta dei benzinai: Figisc e Anisa Confcommercio hanno proclamato uno sciopero nazionale su tutta la rete stradale ed autostradale di 7 giorni. L‘astensione sarà totale e le modalità e le date precise saranno decise dalle due Federazioni, secondo le quali la scelta di intervenire sull’esclusiva di fornitura nella rete carburanti non sortirà effetti sui prezzi, ma più che altro finirà per espellere i gestori dalla rete alla scadenza dei loro contratti. Inoltre, sempre secondo quanto affermato dalle Federazioni, la norma che autorizza gli impianti a funzionare 24 ore su 24 solo nella modalita’ self service senza piu’ la presenza dell’operatore é un altro balzello che peserà sulla categoria.
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Prezzo del petrolio in caduta, ma la domanda crescerà
Il peggioramento delle condizioni di mercato e il deterioramento delle prospettive sull’economia dell’eurozona ha investito anche il mercato del petrolio che risente di questo clima di incertezza. I contratti a termine hanno registrato una riduzione dell’1,3%. Nonostante le ultime notizie la domanda mondiale di petrolio, secondo le ultime aspettative, dovrebbe continuare a crescere, del 14% entro il 2035, soprattutto in relazione alla domanda dei paesi emergenti come la Cina, che é divenuta una delle nazioni tra le più grandi consumatrici di petrolio. Il prezzo dovrebbe balzare fino a 120 dollari al barile, secondo un’indagine dell’Aie (Agenzia Internazionale dell’Energia), nel cui rapporto annuale ha sottolineato che la domanda di petrolio raggiungerà i 99 milioni di barili al giorno (mbj) nel 2035.
Sciopero benzinai 8-11 novembre
I sindacati dei distributori di carburanti hanno confermato lo sciopero dei benzinai, che partirà dalle 19 30 del giorno 8 alle orq 7 del giorno 10 novembre. La chiusura degli impianti é stata confermata al termine dell’incontro al ministero dello Sviluppo economico con il Sottosegretario, Stefano Saglia. Secondo quanto riferiscono fonti sindacali, lo stesso Saglia avrebbe dato la disponibilità a rispettare l’impegno per la conferma del bonus fiscale, anche se ancora il percorso relativo non é stato chiaramente definito, a tal fine quindi é prevedibile un nuovo tavolo di confronto tra sindacati e governo nei prossimi giorni.
Opec taglia ancora stime su crescita domanda di petrolio
L’Opec ha nuovamente tagliato le stime per la domanda di petrolio nel mondo per il biennio 2011-2012. Per l’anno in corso, l’organizzazione dei paesi produttori di greggio ha tagliato la domanda a 87,81 milioni di barili al giorno, riducendo quindi di 0,18 milioni rispetto alla stima precedente. Anche per quanto riguarda l’anno prossimo, la domanda in termini di attese é stata ridotta, e’ attesa a 89,01 milioni di barili al giorno, contro gli 89,26 milioni annunciati a settembre. Intanto proseguono i segnali al rialzo sulla benzina. Esso, Q8 e TotalErg hanno deciso di aumentare i prezzi di 0,4 centesimi. Non sono state risparmiate neanche le pompe bianche, anche per le no-logo aumento di prezzi mentre va progressivamente riducendosi il gap con le petrolifere.
Petrolio cala il prezzo, 93 dollari a barile
Per il quarto giorno consecutivo si registra un calo del petrolio, a causa delle incertezze sull’economia Usa. Nelle quotazioni all’after hour di New York ha
Analisi Tecnica: notizie macro e Crude Oil
Il rally del petrolio che ha spinto il prezzo dell’oro nero vicino a quota 100 viene smosso dalle notizie macro-economiche che mettono in crisi i
Ryanair quadruplica utile ma attende perdite
La compagnia lowcost irlandese chiude il primo semestre con un utile netto quadruplicato, ma preannuncia che la seconda metà dell’anno potrebbe produrre delle perdite a
Saras penalizzata da andamento prezzo petrolio: ma arrivano gli aumenti
Saras nel primo trimestre del 2009 ha evidenziato ricavi a 1,23 miliardi di euro, in calo del 40% rispetto ai 2,05 dello stesso trimestre del
Calano i consumi di benzina e gasolio
Nonostante il prezzo della benzina sia calato (seppur in maniera non proporzionale al forte calo del greggio), i consumi petroliferi italiani nel mese di marzo
Prosegue in ribasso anche il prezzo del Crude Oil
La perdita del livello-chiave posto a 74,4 sul grafico daily del Crude Oil non fa che peggiorare la tendenza negativa gia individuata e confermata alcune settimane fa’. Si aprono le strade per il raggiungimento del nuovo livello naturale posto a 47 dollari, prezzo sicuramente distante dai valori attuali di mercato ma comunque raggiungibile in un arco temporale di medio periodo, salvo la comparsa di forti segnali d’inversione al momento non presenti. Dall’inizio del ribasso, dai massimi assoluti di quest’anno, stiamo assistendo ad una seconda fase di ipervenduto discretamente accentuata (l’RSI staziona intorno al valore di 24). Situazione che conferma la tendenza in corso, ma presuppone un rimbalzo tecnico delle quotazioni utile per rientrare al ribasso da prezzi migliori di quelli attuali.
Non vi sono particolari resistenze al ribasso, se non quella a 68,2 gia violata al ribasso nelle ultime sedute di contrattazione.
Anche se può sembrare distante e non realizzabile il target proposto ( a 47 dollari), si pensi alla situazione di un anno fa’ con il petrolio intorno ai 100 dollari al barile. Gia allora era emergenza per il prezzo estremamente elevato e pochi avrebbero scommesso sul raggiungimento e superamento dei 140 dollari per barile: il livello invece è stato visto nel giro di pochi mesi con il furioso rialzo al quale abbiamo assistito.
Piloti della Ryanair accusano la compagnia di razionare il carburante dei velivoli
Non c’è pace per la compagnia low cost Ryan air dopo le disavventure accadute a due suoi velivoli in pochi giorni. Secondo, il The Sunday
Imprenditori del Centro-Sud pronti a rilevare Alitalia?
C’è un gruppo di imprenditori del Centro-Sud Italia che sarebbe interessato a rilevare il settore cargo di Alitalia.
L’operazione va vista all’interno del frazionamento di rischio al quale starebbe lavorando Intesa Sanpaolo e sarebbe realizzata attraverso la costituzione di una Newco, partecipata dagli imprenditori interessati ad acquisire la divisione.
Sempre alto il prezzo del petrolio. In Italia minacciato lo sciopero dei Tir contro il caro-benzina
Europia e Commissione Europea per contenimento consumi di carburante ed emissione di Co2