Negli Stati Uniti le banche americane hanno realizzato profitti record nel corso del 2012, tornando ai livelli pre-crisi. Rispetto al 2011 gli utili sono cresciuti del 19,3% a 141,3 miliardi di dollari. Il boom del 2006 è a portata di mano e potrebbe essere battuto già quest’anno, considerando il trend degli utili in crescita. E in Italia? La stagione dei bilanci per gli istituti di credito italiani si aprirà il 12 marzo con Intesa Sanpaolo. Al 30 settembre 2012 gli utili delle prime 10 banche italiane erano cresciuti complessivamente a 2 miliardi.
cartolarizzazioni
Nel 2011 sono crollate le cartolarizzazioni bancarie
Non è azzardato affermare che nel nostro paese si teme ancora l’effetto dei mutui subprime americani, la causa scatenante della grave crisi economica del 2008: non si spiega altrimenti il comportamento dei nostri istituti di credito, i quali sono molto accorti da questo punto di vista e dal 2007 hanno provveduto a ridurre in maniera piuttosto considerevole le cosiddette cartolarizzazioni. Nello specifico, si tratta della vendita di una attività, oppure di servizi di un’altra società mediante il collocamento di bond; di conseguenza, il credito in questione viene ceduto a dei soggetti terzi e il rimborso è in grado di restituire il capitale e le cedole di interessi. Ebbene, come ha spiegato la Consob (Commissione Nazionale di Società e Borsa), queste operazioni sono diventate sempre più rare nel corso del 2011.
La mossa di Santander: buy-back da 16,5 miliardi
Banco Santander, il gruppo spagnolo di organizzazioni bancarie, ha provveduto ad annunciare l’inizio di un interessante programma di riacquisto obbligazionario (o, come viene definito con