Commodities: rifugiarsi dietro una scorta di oro e platino

Scende il dollaro e salgono le materie prime: l’oro ha toccato i 945 dollari l’oncia, i future sul platino oltrepassano di nuovo quota 2 mila dollari e l’argento torna a 18.50.

E’ boom degli investimenti per gli ETC che replicano l’andamento dei metalli preziosi: l’ETFS Physical Gold ha attirato 900 milioni di dollari di investimenti, così come è cresciuto l’interesse per l’ETFS Physical Platinum, come dimostrano i 680 milioni di dollari che ha attirato.

Dopo che il breve recupero del dollaro ha pesato sui preziosi a Londra, la loro corsa è rincominciata. E secondo gli esperti di Gfms (Gold Field Mineral Service), una frenata non è proprio immaginabile: nel 2008 l’oro potrebbe infatti arrivare a 1100 dollari, spinto dall’inflazione, dalle tensioni geopolitiche e dalla crisi finanziaria, che invita gli investitori a rifugiarsi in asset difensivi.

Aumento prezzi cereali: progressivo esaurimento delle scorte

Ieri la Fao, presentando il rapporto trimestrale di previsione della produzione di cereali nella persona di Jaques Diouf, il direttore generale della Fao ha affermato:

Anche se l’offerta di cereali aumenterà, i prezzi non caleranno, la domanda di cereali è in aumento e le scorte al minimo. Occorre prendere decisioni ad alto livello politico, con capi di Stato e di governo.

L’aumento dei prezzi è dovuto alla domanda sempre crescente e al progressivo esaurimento delle scorte. Nel 2007 il prezzo del riso ha registrato l’aumento maggiore. Alla fine di marzo i prezzi del grano e del riso erano circa il doppio rispetto all’anno precedente, mentre quelli del mais erano aumentati di oltre un terzo. La Fao denuncia scontri in diversi Paesi, come Egitto, Camerun, Costa d’Avorio, Senegal, a causa dei forti aumenti dei prezzi del pane, dei prodotti a base di mais, del latte, dell’olio, della soia e di altri prodotti alimentari di base, nonostante le misure di controllo dei prezzi prese dai governo locali. Inoltre la riduzione della terra coltivabile e dell’acqua per l’irrigazione a causa dell’industrializzazione e dell’urbanizzazione, la domanda in crescita di carne e formaggio da parte delle classi medie urbane dell’Asia (che porta alla riduzione delle coltivazioni di riso), i danni ai raccolti provocati da inondazioni in Indonesia e Bangladesh e dal gelo in Cina e Vietnam.

Bühler: utile netto di 130,2 milioni di franchi

La brioche del mattino? L’inchiostro del giornale? Un piatto di pasta a mezzogiorno? Una birra rinfrescante dopo il lavoro? Sì, in questi prodotti con molta probabilità Bühler ha contribuito alla realizzazione. Oggi, cilindri in ghisa macinano il cereale per ottenere prodotti come farina e semola. Tantissimi molini in tutto il mondo usano la tecnologia e le macchine Bühler; malterie e birrerie beneficiano dell’esperienza e della qualità offerte da Bühler nella lavorazione degli ingredienti. Inoltre Bühler è leader a livello internazionale nella progettazione e costruzione di impianti e macchine per produrre tutti i tipi di inchiostro da stampa. Chi è quindi Bühler? È una multinazionale specialista nella progettazione e realizzazione di impianti e servizi per la trasformazione di materie prime rinnovabili e materiali sintetici in prodotti funzionali di qualità e sostanze pregiate. Ma anche i gusci di telefoni cellulari e computer portatili oggi si ottengono sempre più dalla fusione di metalli su impianti di pressofusione Buhler.

Petrolio debole in Asia e recessione Usa

Il petrolio accompagna la storia dell’uomo da secoli, nel bene e nel male, e fin dall’antichità il greco “naphtha” richiamava il fiammeggiare tipico delle emanazioni petrolifere. I popoli dell’antichità avevano già ben noti i giacimenti di petrolio (olio di pietra) superficiali che utilizzavano per produrre medicinali e bitume o per illuminare le lampade. Oggi il petrolio è croce e delizia del genere umano. Delizia perché senza esso forse non riusciremmo a spostarci (a meno che non avessimo inventato nuove energie alternative), croce perché il rincaro del petrolio (nonostante brevi periodi di riduzione dei prezzi, ma comunque il trend è sempre in crescita) è qualcosa di estenuante..

In leggero ribasso il prezzo del greggio in Asia. Ieri nel dopo-mercato elettronico che fa riferimento al Nymex, la Borsa merci di New York, a Singapore il petrolio light per consegna a maggio è stato trattato a 104,65 dollari a barile, con un ribasso di 0,18 dollari. Ieri a New York aveva guadagnato 3,85 dollari salendo a 104,83 dollari a barile.

Buongiorno Spa: utile 2007 e acquisto azioni proprie

BUONGIORNO è una multinazionale italiana , leader nel mercato del digital entertainment. La società venne costituita nel 1999 in Provincia di Asti come Vitaminic S.p.A., ma trasferì quasi subito la sua sede a Torino; nel 2000 la società viene ammessa alla quotazione presso la Borsa valori di Milano. Oggi l’azienda si occupa della creazione e distribuzione di contenuti multimediali per operatori di telefonia fissa, mobile ed internet, con una presenza sul territorio, anche grazie a delle joint-venture con altre aziende in Europa, Stati Uniti, Russia, India, Sud America, Messico, Medio Oriente, Africa e Cina, per un totale di oltre 30 paesi. BUONGIORNO è quotata sul mercato MTAX, nel segmento STAR.

In una nota si legge che la multinazionale ha acquistato nel corso del mese di marzo 1.003.547 azioni Buongiorno S.p.A. ordinarie, ad un prezzo medio ponderato di 1,7683 Euro, per un controvalore pari a circa 1,8 milioni di Euro. Lo si legge in una nota. Dall’inizio del Programma di investimento sono state acquistate complessivamente n. 2.141.000 azioni ordinarie (pari al 2,0131% del capitale sociale), per un investimento complessivo di circa 4 milioni di Euro. Gli acquisti del mese di marzo, oggetto del presente comunicato, hanno determinato il superamento da parte della Società Emittente, in data 27 marzo, della soglia del 2% di cui all’art. 117 del Regolamento di attuazione del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, adottato con Deliberazione Consob n. 119971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche. La ratio di questa norma risiede nel fatto che, la società, acquistando azioni proprie è come se divenisse “creditrice di se stessa” e deve quindi pagare l’acquisto delle sue azioni col suo stesso patrimonio, per cui si avrebbe un’aumento solo illusorio del capitale sociale, un aumento solo nominale (nel caso di azioni di nuova emissione, aumenta il numero delle azioni ma non il capitale perché in realtà non sono entrate nuove risorse ma queste sono state prelevate dalla stessa azienda).

Investire in Brasile: buona performance al Bovespa per i titoli bancari e siderurgici

In queste ultime settimane, grazie allo sviluppo economico che si è riflettuto anche sulle performance della borsa, il Brasile ha sorpassato la Cina come più grande mercato secondo il MSCI (Morgan Stanley Country Index), raggiungendo una capitalizzazione di mercato di 509,10 miliardi di dollari (14,95% dell’indice) contro i 481,80 miliardi (14,15%) della Cina. Va detto però che il MSCI Index misura solo il capitale “disponibile agli investitori” delle società quotate in borsa, infatti se si calcola la capitalizzazione complessiva delle società quotate la Cina è ancora nettamente davanti (tra Shanghai e Shenzen il valore complessivo delle società quotate era a gennaio di oltre 3.900 miliardi di dollari, mentre al Bovespa, la borsa di San Paolo, il valore complessivo è “solo” di 1.300 miliardi di dollari).

Il gruppo Carraro raddoppia l’utile netto grazie ai mercati emergenti

Il cda del Gruppo Carraro ha approvato il bilancio 2007, chiuso con ricavi in forte crescita grazie all’aumento di domanda di componenti per i macchinari agricoli. Il fatturato si è attestato su 814 milioni di euro, +22% rispetto al 2006. La crescita del fatturato è dovuta anche all’acquisizione di Mini Gears (produzione di ingranaggi), escludendo la quale l’aumento si limita ad un +16% circa.

Il Gruppo Carraro, leader mondiale nei sistemi di trasmissione per i veicoli su strada e fuoristrada, ha colto al volo le opportunità offerte dai mercati emergenti, registrando un +65.4% in Cina, ed un +52,6% in Sud America.

L’indice Big Mac dell’Economist: il tasso di cambio con un panino

Quanti hamburger compriamo con un euro? Quanti con uno yuan? E con un dollaro? Mentre noi compriamo questi panini per un fugace (ma pesante!) spuntino, la celeberrima rivista “The Economist” attraverso l’ indice del Big Mac, dichiara quali valute sono attualmente apprezzate o deprezzate rispetto al dollaro statunitense. Il Big Mac, panino della multinazionale McDonald’s ha delle caratteristiche alquanto desiderabili per gli economisti: viene venduto in moltissimi Paesi ed è considerato un bene perfettamente omogeneo perché identico ovunque. Per capire se una valuta è o non apprezzata rispetto al dollaro, basta confrontare il prezzo in dollari del Big Mac per ognuno dei Paesi del campione: se il prezzo locale convertito in dollaro al tasso di cambio corrente è maggiore del prezzo degli USA, allora la valuta locale è apprezzata rispetto al dollaro USA.

Macao: il gioco d’azzardo contribuisce significativamente alla crescita del Paese

Macao si trova nel sud della Cina. Diventò colonia portoghese dal 1557 e nel 1999 è tornata alla Cina, in base ad un accordo sino-lusitano del 1984. L’ex colonia portoghese è la nuova capitale mondiale del gioco d’azzardo: Macao sta superando Las Vegas nel giro d’affari. Nel 2007, Macao in Cina ha fatturato 10,4 miliardi di dollari. E’ la stessa cifra raggiunta dalla contea di Clark a Las Vegas nel corso del 2006, ma a Macao si è registrato un +60% rispetto all’anno precedente e ciò spiega gli appellativi attribuiteli di “Monte Carlo d’Oriente” e “Las Vegas asiatica”. Il gioco d’azzardo sostiene la crescita economica del Paese e vi contribuisce, secondo il rapporto annuale della Commissione Europea , per il 16,9%.

Cina: inflazione in crescita da 11 anni, diminuisce la massa monetaria

In Cina rallenta la crescita della massa monetaria segnando a febbraio un +17,5% rispetto all’anno precedente. Lo comunica la Banca Popolare della Cina sul suo sito web. Il dato segue il +18,9% registrato a gennaio ed è leggermente inferiore al +17,8% atteso dagli economisti. Gli investimenti diretti stranieri in Cina a febbraio hanno evidenziato un aumento del 38%, alimentando i timori per la crescita della liquidità e dell’ inflazione. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente gli investimenti stranieri sono saliti all’equivalente di 6,9 miliardi di dollari, facendo totalizzare nei primi due mesi del 2008 un rialzo del 75% a 18,1 miliardi di dollari.

Nuovo record della moneta unica: quasi 1,53 sul dollaro

Non si ferma la corsa dell’euro nei confronti del dollaro. La moneta unica segna un nuovo record e tocca quota 1,5275 sul biglietto verde. E sulla scia della debolezza del dollaro, l’oro ha toccato a New York il nuovo record a 990 dollari l’oncia. Nuovo record anche del petrolio che a New York ha toccato quota 103,95 dollari al barile. Lo yen e lo yuan sono sottovalutati, l’euro e’ sopravvalutato e il dollaro continua a scendere. Le conseguenze sono: Cina e Giappone divengono sempre più competitive sul mercato internazionale ed i loro prodotti sono sempre più richiesti, proprio perché il loro controvalore in euro o in dollari è veramente basso. Con la crisi dei mutui subprime esiste il serio rischio che le difficolta’ americane si estendano alle economie di molti Paesi. Se la crisi dei mutui e quella ancora potenziale degli assicuratori dovesse contaminare piu’ seriamente l’economia reale riducendo la fiducia e i consumi dei privati, allora il prezzo verrebbe pagato dalle economie di tutti i Paesi. La prima linea di difesa e’ stata quella della Fed e della Bce che ha iniettato liquidita’ per evitare la crisi. La Bce svolge

un lavoro molto buono ed e’ indipendente.

Questa è la posizione del commissario Ue Joaquin Almunia, secondo il quale l’euro riflette la superpotenza della Bce.

Fondi reali sovrani, opportunità o rischio?

L’ultima della lista ad aver fatto ricorso ai fondi sovrani per coprire le perdite e rimpinguare le casse è Credit Suisse, ma prima di lei Merril Lynch, Citigroup, Morgan Stanley e Ubs. Ma cosa sono questi fondi reali sovrani? E la loro improvvisa crescita è una buona opportunità o un pericolo?

I fondi reali sovrani (o sovereign wealth funds) sono in pratica un nome diverso per chiamare qualcosa che esiste da sempre; sono le risorse di un governo o di uno stato sotto forma di altre valute, diverse dalla propria. Tutti gli stati hanno riserve di questo tipo, generalmente in dollari, euro o yen. Quando uno stato accumula più risorse di quante ne servano nell’immediato può creare un fondo sovrano, proprio per gestire quelle risorse “extra”.

Attulamente i fondi sovrani sono stimati raggiungere i 2-3 trilioni di dollari, ma basandosi sul trend attuale, essi potrebbero raggiungere i 10 trilioni nel 2012.