Precariato, contesto internazionale tinto di tonalità chiaroscure, debito europeo, situazione della Grecia che incombe su ogni singolo stato: sono solo alcuni dei fardelli che pesano sulle aspettative degli italiani, la cui fiducia continua a calare. Tra settembre e ottobre, le rilevazioni Istat hanno registrato registrano un ulteriore riduzione nei livelli di fiducia,che segnano un record negativo dal 2008 a oggi. L’indice relativo alla fiducia dei consumatori è calato dal 94,2 al 92,9, anche se ci sono delle sensibili divergenze tra le varie regioni. A livello nazionale, la flessione e’ diffusa a tutte le componenti e la riduzione é maggiore per l’indice che misura il complesso delle attese a beve termine.
consumatori
A Milano un convegno per fare un check-up sui diritti dei consumatori
Il titolo non si presta a equivoci: “Check-up diritti: conoscere le regole conviene“. E’ il convegno che si svolgerà oggi, 17 maggio, a Milano, a partire dalle 15.00, presso l’Aula Seminari dell’università Iulm, in via Carlo Bo, 1. Il progetto – realizzato da Altroconsumo, Acu, Codici e dalla Casa del consumatore – è stato finanziato dal ministero dello Sviluppo economico e durerà un anno, fino a maggio del 2012.
Rinnovabili e petrolio pesano sulle bollette
A partire da venerdì prossimo, 1 aprile 2011, scatteranno gli aumenti delle bollette della luce e del gas; le revisioni tariffarie, comunicate dall’Autorità per l’Energia,
Disoccupazione Italia: picchia duro sui consumi
Nel nostro Paese i consumi reali sono fermi. E’ questa la conclusione, dati alla mano, cui è giunto l’Ufficio Studi della Confcommercio con un Rapporto
Autotrasportatori, lettera al Governo dal coordinamento coop
L’aumento del carburante non preoccupa soltanto i consumatori e le loro associazioni di tutela. Anche gli autotrasportatori, per esempio, vogliono far sentire la loro voce. E mandano una lettera al Governo affinché assuma “al più presto iniziative idonee per contrastare i riflessi negativi dell’escalation degli aumenti dei prezzi dei carburanti, registrati in questi giorni, sulle imprese del settore del trasporto e della logistica”. L’iniziativa è stata adottata dal Coordinamento Cooperativo Trasporto e Logistica (Agci-Psl, Federlavoro e Servizi-Confcooperative, Legacoop Servizi) che ha scritto ai ministri competenti per denunciare la drammatica situazione che si sta delineando nel comparto e ha messo, nero su bianco, le proprie preoccupazioni. Motivo dell’allarme sfociato nella decisione di inviare la lettera, l’aumento del costo del carburante per autotrazione, aumento, si sostiene, soltanto in parte causato dalle attuali tensioni nell’area del Mediterraneo.
La situazione rischia di compromettere ancora di più “la competitività delle nostre cooperative, già minata dalla crisi economica degli ultimi due anni, per via dell’ulteriore difficoltà per gli operatori di procedere a gestioni aziendali che tengano conto di una oculata dinamica dei costi”, precisano.
Catricalà (Antitrust), dall’Europa servono linee guida per le imprese
Il Presidente dell’Antitrust Antonio Catricalà, in una lettera, ha chiesto che l’Europa decida linee guida per le imprese di prodotti alimentari garantendo, così, informazioni corrette e complete ai consumatori. La lettera è stata mandata al Commissario Europeo per la Salute e Politica dei Consumatori John Dalli, come pure ai vertici dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare. Nella richiesta, il Presidente Catricalà, in attesa del varo delle linee guida, chiede anche molta cautela nell’autorizzazione delle frasi pubblicitarie (claim) sui singoli prodotti, claim che possono essere utilizzati in modo strumentale da parte delle stesse aziende, fanno notare dall’Antitrust. L’Authority, inoltre, ricorda anche che, in presenza di claim salutistici ammessi o autorizzati dalla Commissione Europea, la normativa comunitaria stabilisce che l’impiego delle informazioni nutrizionali e sulla salute “non può essere falso, ambiguo o fuorviante”.
Plico in ritardo, sì al rimborso
Da oggi in avanti, se lettere e plichi saranno consegnati in ritardo usando il servizio “Postacelere“, si avrà diritto al risarcimento. Lo ha deciso la Consulta che, in una sentenza depositata oggi, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 6 del decreto del Presidente della Repubblica n. 156 del 29 marzo 1973 (Approvazione del testo unico delle disposizioni legislative in materia postale, di bancoposta e di telecomunicazioni), “nella parte in cui dispone che l’Amministrazione e i concessionari del servizio telegrafico non incontrano alcuna responsabilità per il ritardato recapito delle spedizioni effettuate con il servizio postacelere”, come è spiegato nelle stesse motivazioni.
E a quanti di noi non è capitato di vedersi consegnare l’attesa lettera fuori tempo massimo? E poco importa se dentro c’era l’invito del commercialista a presentare la comunicazione dell‘Iva o un biglietto dell’amica: siamo andati ugualmente su tutte le furie. Ora possiamo chiedere e ottenere il rimborso del danno subito.
I giudici della Corte hanno scritto nella decisione, tra l’altro, che la norma contestata “determina nei confronti del gestore un ingiustificato privilegio, svincolato da qualsiasi esigenza connessa con le caratteristiche del servizio, senza dunque realizzare alcun ragionevole equilibrio tra le esigenze del gestore e quelle degli utenti del servizio, equilibrio che, secondo la costante giurisprudenza di questa Corte, il legislatore avrebbe invece dovuto realizzare, essendo venuta meno la concezione puramente amministrativa del servizio postale … Tale privilegio determina, quindi, la dedotta violazione del canone di ragionevolezza e del principio di eguaglianza garantiti dall’articolo 3 della Costituzione”.
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