Stando a quanto affermato da un funzionario di Moody’s, “non è ancora possibile escludere che l’Italia possa chiedere aiuti alla Bce in futuro”. Il funzionario ha poi dichiarato che l’agenzia valuterà la “capacita del nuovo governo italiano di perseguire le riforme” e ha sottolineato che “la situazione rimane difficile”. Ma vediamo più nel dettaglio quali sono state le considerazioni formulate dal rappresentante dell’agenzia di rating.
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Credit crunch per pmi italiane
Ai numerosi appelli lanciati dalle associazioni nazionali, e alla presa d’atto da parte della Banca d’Italia, a testimoniare il credit crunch subito dalle piccole e medie imprese italiane è ora giunto un report a cura della Banca Centrale Europea, che nella sua indagine semestrale comunica una contrazione del 3 per cento del credito alle imprese, e dell’1,3 per cento alle famiglie.
Boccata d’ossigeno per le banche da Basilea 3
Buone notizie per gli istituti di credito europei. Come da attese i governatori e i responsabili delle autorità di sorveglianza del Comitato di Basilea sulla vigilanza bancaria hanno approvato la revisione degli standard di liquidità per le banche previste dalla nuova normativa di Basilea 3. La riunione è avvenuta nel quartier generale della Banca per i Regolamenti Internazionali (Bri). La decisione è stata presa all’unanimità e dovrebbe così concedere una boccata d’ossigeno al settore del credito, in attesa dell’entrata in vigore delle nuove regole.
Redditi famiglie italiane in calo di oltre il 2,5% nel 2012
Il 2012 sarà ricordato come un anno molto difficile per le famiglie italiane, che hanno sperimentato una brusca flessione del proprio potere d’acquisto a causa di un forte aumento delle tasse che, abbinato ad un pericoloso incremento dei costi dei servizi e alla crescita generalizzata dell’inflazione, ha generato una contrazione dei redditi disponibili. Secondo quanto dichiarato da Salvatore Rossi di Bankitalia, intervenuto ad un convegno Abi-Assofin, nel 2012 il reddito delle famiglie scenderà di oltre il 2,5%, ovvero più di quanto accaduto durante la crisi del 2009.
L’Ue denuncia gli squilibri economici dell’Italia
L’Unione Europea è convinta che l’Italia sia uno di quei paesi che presentano i maggiori squilibri dal punto di vista macroeconomico: questo vuol dire che, secondo il punto di vista di Bruxelles, il nostro paese è caratterizzato da una struttura ben precisa, vale a dire con delle aree che sono ben sviluppate e industrializzate (è il caso delle regioni del centro-nord) e altre che invece presentano una attività economica molto inferiore, senza dimenticare gli squilibri che esistono per quel che concerne il reddito dei vari cittadini. Questi dati emergerebbero, come anticipato dall’Ansa, dal rapporto sul meccanismo d’allerta che è stato posto in essere dall’Ue, un documento che diventerà ufficiale e che sarà reso pubblico a tutti nel corso della giornata di domani.
Il Financial Times vede la bufera abbattersi sull’Europa
Secondo il Financial Times nuvole, pioggia e lampi sono destinate a imperversare sui cieli europei nei prossimi mesi, in un parallelismo tra previsioni economiche e meteorologiche che fa ben capire quali sono stati gli effetti della crisi finanziaria sull’economia reale. In questo grafico (per vederlo è necessario iscriversi gratuitamente al sito del Financial Times) si possono vedere le previsioni di crescita per gli stati europei in chiave appunto di previsioni meteo. Per fare un esempio sull’Italia sono presenti nuvole cariche di pioggia, segno che le prospettive di crescita sono decisamente negative (crescita 0 per il 2008 e il 2009). Significativo poi è il confronto con le previsioni fatte ad aprile e a luglio: a colpo d’occhio possiamo notare un forte e continuo peggioramento dello scenario per tutti i paesi con l’Italia che è passata da +1,1% nelle stime di aprile all’attuale +0%.