Dopo aver assaggiato la scure di Fitch, Unicredit deve fare i conti anche con la parziale bocciatura di Ubs. A Piazza Affari il titolo della banca milanese accusa il colpo e mostra un ribasso dell’1,25% a 3,644 euro, quotando poco sopra il minimo intraday che attualmente è posto a 3,638 euro. Ieri, invece, le azioni della banca di Piazza Cordusio hanno perso il 3,61%. Gli analisti finanziari di Ubs hanno tagliato le stime di eps del 19% nel 2013 a 0,32 euro per azione.
crediti
Bper bilancio 2012 in rosso
La recessione ha avuto un impatto decisivo sui conti di Banca Popolare dell’Emilia Romagna, che chiude anche l’esercizio 2012 con un rosso in bilancio. Lo scorso anno l’istituto di credito emiliano ha registrato una perdita netta di 32,6 milioni di euro, che comunque è nettamente più bassa rispetto al passivo di fine 2011 di circa 270 milioni di euro. La debolezza dei conti di Bper è dovuta per lo più alla necessità di procedere con una serie di accantonamenti su crediti, applicando un approccio valutativo estremamente prudente.
Banco Popolare lancia profit warning 2012
Resta sotto i riflettori il titolo Banco Popolare, che ieri sera ha lanciato un profit warning sui conti del 2012. Le azioni della banca erano in forte calo questa mattina a Piazza Affari, evidenziando addirittura un calo di circa cinque punti percentuali. Dopo essere scesi fino a 1,15 euro, sui livelli più bassi da oltre due mesi, i prezzi hanno virato in positivo e attualmente il titolo guadagna lo 0,57% a 1,23 euro. A favorire la ripresa delle quotazioni è l’andamento molto positivo del settore bancario e la riduzione dello spread sotto 340 punti.
Banche italiane nel 2012 sarà record di sofferenze
Negli Stati Uniti le banche americane hanno realizzato profitti record nel corso del 2012, tornando ai livelli pre-crisi. Rispetto al 2011 gli utili sono cresciuti del 19,3% a 141,3 miliardi di dollari. Il boom del 2006 è a portata di mano e potrebbe essere battuto già quest’anno, considerando il trend degli utili in crescita. E in Italia? La stagione dei bilanci per gli istituti di credito italiani si aprirà il 12 marzo con Intesa Sanpaolo. Al 30 settembre 2012 gli utili delle prime 10 banche italiane erano cresciuti complessivamente a 2 miliardi.
Ubi Banca aumento coperture su crediti difficili 2012
Il settore bancario italiano si è scoperto nuovamente fragile e ancora a rischio shock. Oltre al nuovo caso derivati di Banca Mps, preoccupa anche la situazione patrimoniale di Ubi Banca. Secondo quanto riportato dai quotidiani finanziari, la Banca d’Italia – a seguito di un’ispezione terminata lo scorso 17 ottobre – avrebbe mosso forti critiche a Ubi Banca per la gestione dei crediti di Ubi Leasing. Secondo gli esperti di Via Nazionale non ci sarebbero stati chiarimenti esaustivi su alcune pratiche problematiche. Così Bankitalia presenterà un esposto alla magistratura per accertamenti.
Come investire sul settore bancario europeo nel 2013 secondo Rbs
Alberto Gallo, responsabile della strategia sul credito in Europa per Royal Bank of Scotland, è convinto che il vecchio continente attirerà grossi flussi di capitale grazie all’appetibilità dei rendimenti offerti. Nel comparto obbligazionario l’esperto guarda con grande interesse ai bond bancari senior, grazie ai passi in avanti che saranno compiuti nella direzione di una maggiore Unione bancaria, mentre tra i corporate bond preferisce puntare sugli high-yield bond. Secondo il guru di Rbs l’economia europea resterà in sofferenza, “ma il premio al rischio sui bond è ancora interessante rispetto ad altre aree geografiche”.
Cina: dalla Banca centrale limitazioni sui crediti
Arriva dalla Cina una nuova ed importante stretta creditizia. La Banca centrale cinese ha, infatti, imposto ai principali istituti di credito locali alcune limitazioni sui
Ritardo pagamenti: costa alle imprese 10 miliardi di euro l’anno
Le fatture pagate in ritardo generano a carico delle imprese, soprattutto quelle piccole, ma anche a carico dei lavoratori autonomi, un incremento di costi annuo
Crisi auto, la Francia stanzia 6,5 miliardi di euro per Renault e Peugeot
La crisi del mercato delle auto continua a farsi sentire e i governi di tutti i Paesi cercano di correre ai ripari per salvare il salvabile. Il Governo francese, ad esempio, ha approvato il maxi piano anti-crisi a sostegno del settore automobilistico travolto dalla forte crisi. Il piano, presentato ieri ai costruttori francesi dal presidente Sarkozy, prevede lo stanziamento di circa 8 miliardi di euro a favore dell’industria automobilistica. 6,5 miliardi di euro andranno a rimpinguare le casse di Psa Peugeot Citroen, Renault, a cui sono stati assegnati 3 miliardi di euro ciascuno e Renault Trucks, che beneficierà di 500 milioni di euro.
Centrale rischi censirà i crediti da 30.000 euro e non più solo da 75.000 in su
Banca d’Italia ha pubblicato le disposizioni che, dal primo gennaio 2009, assegnano nuovi compiti di monitoraggio alla Centrale dei rischi che fotograferà i rapporti tra
La Grameen Bank: Yunus presta ai poveri a tassi agevolati