C’è preoccupazione tra banche e imprese per ciò che potrà succedere con l’inizio dell’anno nuovo quando entreranno in vigore le nuove norme europee in merito ai crediti deteriorati.
crediti deteriorati
Mps, ceduti 455 milioni di crediti deteriorati
Raggiungere i vecchi fasti del passato ed una stabilità necessaria, anche in virtù della sua composizione azionaria: è in questo quadro che deve essere accolta positivamente la cessione da parte di Mps di ben 455 milioni di crediti deteriorati a Cerberus Capital i quali, sommati a quelli ceduti ad Illimity Bank (700 milioni, N.d.R.) portano la banca toscana ad una liberazione totale di Npl pari a 1,15 miliardi.
Rischio bolla per mercato crediti deteriorati?
Scorrendo i forum e la stampa specializzata sembra proprio che il mercato dei crediti deteriorati possa rischiare la bolla se la direzione non verrà corretta. Soprattutto ma non solo perché la loro gestione da parte di coloro che li comprano non è così scontata.
Intesa Sanpaolo: accordo con Intrum su Npl
Intesa Sanpaolo sigla un accordo con Intrum di tipo vincolante, per la gestione dei crediti deteriorati: la firma è arrivata ieri dopo il via libera ottenuto dal consiglio di amministrazione. Scopriamo insieme cosa prevede la partnership tra i due.
Npl, Bce più morbida con le banche?
Sembra proprio che sugli NPL o crediti deteriorati la BCE abbia deciso di andarci leggermente più morbida rispetto al passato: almeno è quello che si evince dall’addendum dell’Organismo di Vigilanza della Banca Centrale Europea che apre ad un trattamento leggermente più morbido.
Mps, partita alla grande la cartolarizzazione delle sofferenze
E’ partita alla grande la cartolarizzazione delle sofferenze di Mps, una delle più imponenti mai realizzate in Europa e base del piano di ristrutturazione della banca italiana. Scopriamo insieme i dati relativi alla stessa, ricordando che il tentativo di salvataggio ha visto entrare lo Stato all’interno del cda.
Ubi Banca torna in utile nel 2012
Il bilancio d’esercizio 2012 si è chiuso positivamente per Ubi Banca, che è tornata in utile ed è riuscita a difendere la cedola. L’istituto di credito guidato da Victor Massiah ha realizzato un utile netto di 82,7 milioni di euro, dopo la contabilizzazione di 101,9 milioni di euro di oneri legati al piano di incentivi all’esodo. Da un punto di vista patrimoniale, la popolare lombarda ha mostrato un Core Tier 1 al 10,29%. Alla borsa di Milano le azioni Ubi Banca evidenziano un progresso dell’1,09% a 3,52 euro.