Sono 469 a favore, 74 contrari e 5 astenuti: sono i voti con cui la Camera dei Deputati ha dato la fiducia, con votazione nominale, al decreto legge Milleproroghe. Martedì pomeriggio verrà dato il via libera definitivo. Sebbene i numeri siano più che sufficienti per andare avanti, non si può notare la “caduta” del governo Monti, che nel giorno del suo insediamento incassò una fiducia record di 565 voti. Il Pdl, nella persona dell’onorevole Remigio Ceroni, conferma il voto favorevole alla fiducia ma dice basta agli aumenti di tasse. Non é facile immaginare cos’altro potrebbe aumentare il nostro premier ma mettere dei paletti per il partito, sembra essere una richiesta “avveduta” alla luce dello scenario nazionale in cui non poche categorie si lamentano proprio per l’aumento dei prezzi e della benzina.
Decreto “milleproroghe”
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Il governo ottiene la fiducia per il decreto “milleproroghe”: forti critiche dall’opposizione
Il governo ha richiesto la fiducia, si tratta della tredicesima volta per quanto riguarda questo esecutivo, sul cosiddetto decreto “milleproroghe”, ottenendola con 284 voti favorevoli e 243 contrari. Il prossimo 24 febbraio è la data fissata per il voto finale sul decreto. C’è da sottolineare che il testo giunto alla Camera è quello già approvato in Senato: anche a Palazzo Madama era stata richiesta la fiducia sul provvedimento, in modo da “blindare” il testo. Le mosse del governo non sono certo piaciute all’opposizione, la quale lamenta il troppo breve tempo per discutere su argomenti di questa portata e la continua richiesta di fiducia su questioni importanti legate all’economia.
Il decreto “milleproroghe” rivoluziona il calendario delle scadenze fiscali
È prevista nella giornata di oggi la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legge sugli incentivi: la norma in questione verrà poi trasposta nel testo in conversione del cosiddetto “decreto milleproroghe” che il Senato sta attualmente esaminando. L’introduzione di questo decreto porterà alla modifica di molte scadenze previste per la compilazione del modello Unico 2009. Vediamo le novità più rilevanti al riguardo. Anzitutto, l’invio del modello potrà essere effettuato entro il 30 settembre 2009, anziché entro il 31 luglio, come inizialmente previsto. Questo emendamento è stato proposto da Lucio Malan, senatore del Popolo della Libertà, nonché relatore del decreto legge. Lo spostamento delle scadenze nel calendario fiscale riguarda un numero molto ampio di soggetti: persone fisiche, società di persone, società di capitali, enti commerciali e non.