La crisi economica e finanziaria che imperversa su Detroit ormai da decenni ha messo definitivamente k.o. la città americana, tanto che il governatore repubblicano dello Stato americano del Michigan, Rick Snyder, ha annunciato la nomina di un emergency financial manager per la città. Detroit è stata praticamente commissariata per rischio bancarotta, per cui il sindaco Dave Bing e il consiglio comunale hanno di fatto chiuso la loro esperienza. Il manager che sarà incaricato per risolvere questa emergenza finanziaria resterà in carica per 18 mesi, con l’obiettivo di fermare l’aumento del deficit e dell’indebitamento della città.
Detroit
Fiat rally in borsa su possibile accordo Jeep in Cina
La nuova ottava si è aperta con forti acquisti sul titolo Fiat alla borsa di Milano, grazie a una notizia molto positiva per il marchio Jeep. Infatti, la casa automobilistica torinese potrebbe annunciare a breve – in occasione dell’annuale auto show di Detroit – un accordo con la cinese Guangzhou Autombile Group Co Ltd (GAC) per la produzione ddi moelli a marchio Jeep in Cina. E’ importante sottolineare che GAC è già partner di Fiat per la produzione della berlina compatta Viaggio, che al momento registra circa 6mila ordininativi mensili.
Chrysler riapre il 2010 sul web con una campagna per Jeep Wrangler
Il Salone dell’auto di Detroit, fino al prossimo 24 gennaio, sarà per tutte le case automobilistiche un grande trampolino di lancio per lasciarsi alle spalle due anni difficili che hanno portato, in particolare in America, a dei veri e propri sconvolgimenti poi sfociati, tra l’altro, nell’alleanza tra Fiat e Chrysler.
Osservando che la prima campagna web lanciata da Chrysler Italia nel 2010, è dedicata a Jeep Wrangler, con relativa offerta commerciale, si intuisce l’importanza che le 2 case automobilistiche vogliono dare al marchio Jeep.
Ed è proprio sul binomio Italia-USA che si sta giocando la presenza al Salone della casa automobilistica americana, e di quella italiana, ora ufficialmente insieme, per stupire i visitatori, gli addetti ai lavori nonché gli analisti e gli investitori. Per quanto riguarda i prossimi modelli pronti a sbarcare sul mercato, Fiat gestirà il marchio Chrysler, comunque, nel segno della continuità col lavoro svolto nel passato, nonostante la novità di ora, ovverosia quella della fusione.
Fumata nera per Opel: ancora niente investitore
Sono mesi ormai di nulla di fatto su Opel. Il cda di General Motors, riunitosi ieri sera a Detroit, ha per l’ennesima volta rinviato la
Smentita: Fiat non assume responsabilità debiti Chrysler
Chissà quando si arriverà a capire come si concretizzerà la partnership tra Fiat e Chrysler. Eravamo rimasti alla puntata in cui Chrysler intende collaborare con
WSJ: bancarotta o più aiuti per General Motors
General Motors potrebbe dichiarare bancarotta. Questo riferisce il Wall Street Journal in un articolo di poche ore fa, specificando che la società intende chiedere altri
Gm vicina al collasso pensa alla fusione con Chrysler come ultima spiaggia
L’ agenzia di rating Standard & Poor’ s data la crisi, si è detta perplessa sul futuro delle tre principali case automobilistiche americane, Chrysler (che segna un calo dei ricavi negli Usa del 25%), Ford e General Motors. E ha sottolineato che se le difficoltà dovessero perdurare sarebbero a rischio di fallimento. Ma subito da Detroit Gm ha smentito ogni ipotesi di ricorrere al chapter 11. Così come ha fatto Ford, che ha però annunciato le dimissioni del direttore finanziario Don Leclair, che il primo novembre sarà sostituto da Lewis Booth. Ma se le voci di fallimento per ora sono state smentite, e’ indubbio che la situazione dei colossi di Detroit sia difficilissima. E per fare fronte a ciò si cerca ogni mezzo possibile, non ultimo quello della fusione. General Motors ha tenuto dei colloqui con Chrysler per una eventuale fusione che vedrebbe insieme il numero uno e il numero tre dell’industria automobilistica Usa, in un momento in cui entrambe le società lottano per tagliare i costi. Lo riferisce una fonte informata dei fatti, precisando che i colloqui sono ancora ad un livello “esplorativo”.