Sono alcuni quotidiani belgi a svelare che servirebbero nuovi fondi per per aiutare la banca Dexia a uscire dalla situazione di crisi. Francia, Belgio e Lussemburgo starebbero negoziando un accordo provvisorio per fornire liquidità di emergenza all’istituto. L’accordo dovrebbe assicurare in 10 anni 90 miliardi di euro di garanzie a Dexia, di cui 30-40 miliardi di euro di liquidità di emergenza. La Francia a causa della crisi di questo istituto bancario (di cui é comproprietaria con Belgio e Lussemburgo) potrebbe perdere il rating massimo e per salvarla, potrebbe innescare meccanismi speculativi e di conseguenza esporsi troppo.
Dexia
Dexia: l’Ue valuta la compatibilità del salvataggio
Dexia sta facendo tribolare parecchio i risparmiatori e la sua situazione è sempre più critica: qualche spiraglio per la banca franco-belga lo si intravede grazie soprattutto a Bruxelles, visto che la Commissione Europea si è decisa ad acconsentire alla nazionalizzazione della filiale del Belgio, il secondo istituto di credito di tutto il paese. Volendo essere ancora più precisi, questa nazionalizzazione sarà soltanto a carattere temporaneo, ma quali vantaggi potrà apportare? L’intento dell’Ue è sostanzialmente quello di preservare nel miglior modo possibile la stabilità del sistema finanziario, dunque questa operazione era ormai divenuta necessaria a causa degli ultimi sviluppi della vicenda.
Société Générale: 4,8 miliardi per rimborsare lo Stato
Société Générale ha lanciato un aumento di capitale da 4,8 miliardi di euro allo scopo di ripagare, con il denaro acquisito tramite l’operazione, i fondi