Henry Paulson ha cambiato idea: i 700 miliardi messi a disposizione dal TARP (Trouble Asset Relief Program) non saranno impiegati per comprare asset “tossici” dalle banche, ma finiranno in aumenti di capitale e finanziamenti a sostegno dei consumatori. Facciamo però un passo indietro per capire cosa è successo. Il piano Paulson fu approvato nei primi giorni di ottobre con l’intento di dare risorse al Dipartimento del Tesoro USA per comprare asset illiquidi dalle banche in modo da liberare i bilanci di queste ultime dai rischi di ulteriori svalutazioni. Ad oggi sono stati spesi 290 miliardi di dollari: 250 miliardi sono serviti a finanziare aumenti di capitale delle banche, 40 miliardi sono andati ad AIG (ne abbiamo parlato in questo articolo). Paulson per adesso ha quindi preferito un approccio più diretto alla questione della mancanza di liquidità per le banche, gli aumenti di capitale aumentano la solidità fornendo denaro senza l’obbligo di cedere asset. Ieri si è parlato di come verranno spesi i prossimi 410 miliardi di dollari ed è qui che c’è stata la sorpresa.
Titoli di Stato: 10 miliardi di euro Bot semestrali in asta
Ammonta a dieci miliardi di euro la prossima asta di Buoni Ordinari del Tesoro (BOT) con scadenza a sei mesi. A comunicarlo è stato il