La Tennessee Valley Authority, l’ente statunitense di proprietà federale, è stata citata in giudizio dai residenti e dai proprietari terrieri della zona orientale del Tennessee, i quali sono stati colpiti dalla fuoriuscita di cenere di carbone che ha provocato l’accumulo di circa 4,5 miliardi di litri di fanghiglia. L’evento si era verificato lo scorso 22 dicembre nello stabilimento Kingston Fossil della TVA, a 65 chilometri da Knoxville (Tennessee): i danni sono stati calcolati in circa 5 milioni di dollari. L’eruzione di fango ha provocato l’inondazione di più di 300 acri della contea rurale di Roane, distruggendo abitazioni ed altre proprietà: la colata conteneva numerosi metalli tossici, come arsenico, tallio, antimonio, cadmio e mercurio, secondo la denuncia di residenti e proprietari.
British Petroleum: dopo il disastro cambio al vertice
La marea nera causata dalla British Petroleum nel Golfo del Messico oltre a creare un disastro ambientale senza precedenti, porterà al cambio al vertice. La