Enel ha come obiettivo per il 2018 un payout del 70% per i suoi azionisti sull’utile netto ordinario. Il piano industriale per 2018-2020 è abbastanza chiaro su questo grazie alle parole dell’ad Francesco Starace che da Londra non le manda di certo a dire.
dividendi
Le azioni di Piazza Affari offrono utili maggiori rispetto a altri mercati
Stando a quanto riportato da CorrierEconomia, Piazza Affari, insieme ai mercati azionari periferici, sta offrendo il maggior potenziale di rialzo degli utili, in particolar modo
Generali, assicura dividendi in crescita
Il gruppo del Leone di Trieste, ha come proprio target, quello di garantire agli investitori un dividendo di esercizio più ricco rispetto al passato e in linea con gli altri gruppi assicurativi europei.
Enel debito netto 2012 a 59 miliardi secondo Ubs
La seduta odierna di borsa è finora molto negativa per le azioni Enel, che a Piazza Affari mostrano un ribasso del 2,56% a 3,122 euro. A pesare sull’andamento del titolo del colosso elettrico è il report di Ubs, che evidenzia i rischi legati all’eccessivo indebitamento societario. A causa della discesa odierna il titolo Enel è sceso sui minimi più bassi da circa un mese a 3,114 euro. Secondo quanto affermato da Ubs, il debito monstre potrebbe costringere i vertici societari a valutare la cessione di qualche asset di qualità.
Borsa di Caracas +302% nel 2012
Il 2012 è stato un anno davvero molto particolare sui mercati finanziari, in quanto i migliori investimenti sono arrivati in quei paesi che nessuno si aspettava potessero evidenziare performance positive o addirittura stellari. In Europa la borsa migliore è stata quella greca, nonostante il paese sia stato tenuto a galla da una ristrutturazione del debito senza eguali nell’era moderna e dagli aiuti finanziari internazionali. I migliori bond governativi europei sono stati quelli greci, portoghesi, irlandesi e italiani, ovvero quattro dei cinque paesi appartenenti al novero dei Piigs.
Obama evita fiscal cliff negli Stati Uniti
Dopo una lunga maratona che ha costretto i leader politici americani a negoziare fino alle prime ore del 2013, negli Stati Uniti è stato raggiunto un accordo per evitare il fiscal cliff. Il via libera del Senato USA è arrivato due ore dopo la mezzanotte, per cui oltre la scadenza prevista per trovare un’intesa. Il testo è poi passato alla Camera dei Rappresentanti, dove è stato nuovamente al centro di un acceso dibattito. La Camera ha preso tempo, ma l’accordo è stato praticamente raggiunto. Oggi Obama firmerà l’intesa.
Azioni italiane con i migliori dividendi 2012
Piazza Affari, oltre ad essere la piazza finanziaria probabilmente più sottovalutata d’Europa, è la borsa che offre ancora uno dei più genersoi dividend yield nel vecchio continente. In media nel 2012 il rendimento in termini di dividendi è stato pari al 4,2%, poco meno della cedola offerta attualmente dal Btp a dieci anni dopo la discesa dello spread sotto i 300 punti. In Europa il dividend yield medio si aggira intorno al 3,5%. Sul paniere principale FTSE MIB alcune blue chip continuano a offrire allettanti dividendi.
Dividendi straordinari azionisti società Usa
Il possibile arrivo di una supertassa sta convincendo un crescente numero di corporate ad annunciare pagamenti extra nei dividendi. Una decisione che per il momento ha coinvolto quasi 60 società quotate nell’indice Russell 3000, contro le appena 15 del 2011. Alla base di tutto, come già anticipato, la convinzione che l’amministrazione bis di Obama incrementerà la tassa del 15% varata dall’ultima amministrazione Bush. Ne è conseguita una corsa al dividendo straordinaria, con retribuzioni extra per gli azionisti.
Terna archivia il 2011 e conferma politica dividendi
Vira al ribasso il FTSE-Mib nella seconda giornata della penultima settimana di Marzo 2012; la pressione e le tensioni si scaricano sui book sotto forma di vendite (e prese di profitto) visto il livello chiave raggiunto (17000 punti). Il rally del mercato Europeo culmina in un top relativo importante per tutte le Piazze Europee e segna quello che potrebbe essere l’inizio di una fase toro di lungo periodo, anche se è ancora presto per dirlo.
Anche se la giornata è negativa nel complesso, vi sono diversi elementi di spicco a Piazza Affari che forniscono “equilibrio” alla seduta ed evitano il crollo verticale. Tra questi sicuramente c’è Terna, che mentre il FTSE-Mib cede l’1%, guadagna invece l’1.16%, salendo quasi in cima alla lista delle blue-chips italiane.
Distribuzione dividendo banca Intesa e Credem 2011
È una vera e propria ondata di azzeramenti dei dividendi quella che gli azionisti degli istituti di credito italiani si stanno accingendo ad affrontare. Unica eccezione sembra esser rappresentata da Credem e Intesa Sanpaolo, che sembrano invece intenzionate a continuare a premiare il rischio dei propri soci, mediante una cedola che si preannuncia quindi essere soddisfacente, se confrontata con quanto applicato (o non applicato) dai principali competitors.
Intesa Sanpaolo sembra infatti intenzionata a proporre un dividendo pari a 0,05 euro per azione, contro gli 0,08 euro per azione del 2010, mentre Credem dovrebbe addirittura invertire la tendenza, con il consiglio di amministrazione che proporrà all’assemblea un dividendo pari a 0,15 euro per azione, in incremento rispetto a 0,10 euro per azione dell’esercizio precedente.
Risultati di esercizio Enel 2011
Anche se i dati sono ancora provvisori, difficilmente quelli ufficiali e definitivi potranno ribaltare una situazione tanto positiva; il colosso energetico è il punto di riferimento per gli investimenti di lungo periodo ma non solo grazie al settore fondamentale in cui si trova. Gli investimenti del 2011 confermano la volontà del direttivo di Enel si primeggiare anche nel nuovo mercato delle energie rinnovabili visto che ben 1.9 miliardi di euro (di 4.67 complessivi investiti) sono stati investiti proprio in questo ambito.
Il 2011 si chiude per Enel con un ricavo complessivo di 79.5 miliardi di euro (l’8.3% in più dell’anno precedente); questo dato è frutto di tagli alle infrastrutture da un lato, ma anche dell’espansione dall’altro visto che è stato ampliato il mercato estero e questo ha contribuito notevolmente a sostenere un’anno che poteva essere estremamente negativo anche per gli energetici.
Trimestrale Telecom: politica dividendi confermata
Ha battuto le stime degli analisti la società di telecomunicazioni italiana: Telecom ha annunciato di aver concluso il terzo trimestre dell’esercizio 2011 con ricavi in crescita del 12,6% a 7,51 miliardi di euro, registrando un utile netto in crescita del 32,7% a 807 milioni. L’azienda ha così battuto le attese degli analisti, i quali avevano stimato ricavi a 7,49 miliardi di euro e utile netto pari a 723 milioni. L’Ebitda è stata pari a 3,19 miliardi di euro (in questo caso solo un “leggero” esubero rispetto alle attese di 3,16 miliardi), segnando un aumento del 16,6% rispetto allo stesso periodo del 2010. Il gruppo ha confermato la sua politica dei dividendi, che aumenterà annualmente del 15%.
Piazza Affari – pattern ribassista su Enel
Anche se Enel non è trattata nel breve periodo la formazione di un pattern ribassista sul grafico daily potrebbe interessare anche chi sfrutta la Società unicamente per i dividenti, come da anni succede; in ottica speculativa chi tiene azioni nel proprio portafoglio potrebbe voler mantenere la posizione anche in vista di eventuali down-trend di breve.
Borsa italiana: arrivano i dividendi
Lunedì prossimo, 23 maggio 2011, molte società ad elevata capitalizzazione quotate a Piazza Affari staccheranno il dividendo cash. Tra queste segnaliamo Eni, che lunedì prossimo quoterà ex dividendo a seguito dello stacco di un dividendo a saldo pari a 0,50 euro per azione, in pagamento giovedì prossimo, 26 maggio 2011.