Stando ai risultati di bilancio 2011 appena comunicati, UBI Banca ha chiuso lo scorso esercizio con una perdita pari a 1,851 miliardi di euro, contro un utile del 2010 pari a 172,1 milioni di euro. A pesare sul conto economico dell’istituto di credito sono state le influenze negative di avviamenti e di altre attività immateriali, senza le quali il risultato netto d’esercizio sarebbe stato equivalente a un utile pari a 349,4 milioni di euro, in aumento di 97,1 punti percentuali rispetto a quanto conseguito nel corso dell’esercizio solare precedente dallo stesso gruppo bancario.
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Perchè Apple non aumenta il dividendo
Anche se le politiche aziendali sui dividendi possono sembrare semplici, chi li decide e chi sceglie le azioni proprio per questo tipo di parametro sa benissimo che non è così; una linea sulle scelte fatte in merito al pagamento dei dividendi deve poi essere mantenuta prima di tutto, e poi sappiamo che questa attirerà a se un certo tipo di investitori per scartarne altri.
Se c’è una caratteristica che differenzia Apple dal 90% delle altre aziende è proprio il fatto di non lasciare nulla al caso e pensare al lunghissimo periodo, oltre che tentare sempre di “fidelizzare” (o se vogliamo “viziare”) un certo tipo di investitori piuttosto che altri.
I numeri per aumentare il dividendo sicuramente ci sono, visto che si tratta di una delle aziende migliori in termini assoluti e la disponibilità di liquidi è immensa. Cosa frena allora l’azienda di Cupertino?
Dividendo Snam 2011 a 0,24 euro
Snam ha comunicato i propri dati ufficiali 2011, con le anticipazioni sul dividendo da erogare agli azionisti. La società ha chiuso lo scorso esercizio con ricavi complessivi pari a 3,25 miliardi di euro, in incremento di 2,7 punti percentuali rispetto ai 3,16 miliardi di euro realizzati nel corso dell’esercizio precedente. L’utile operativo risulta invece esser passato da quota 1,86 miliardi di euro agli attuali 1,96 miliardi di euro, con uno sviluppo positivo di 5,2 punti percentuali.
In decisa flessione, invece, l’utile netto: il risultato finale di conto economico si è infatti ridotto drasticamente, passando da quota 1,11 miliardi di euro agli attuali 790 milioni di euro. Un passo indietro di 28,6 punti percentuali, che la società ha dichiarato essere una diretta causa dell’applicazione della Robin Hood Tax che ha colpito gli operatori del comparto. Di conseguenza, l’utile per azione adjusted si è contratto a 0,29 euro.
Emissione dividendo Campari esercizio 2011
Campari ha appena pubblicato gli ultimi risultati relativi alla performance operativa del 2011, che si confermano in forte crescita rispetto all’anno precedente. Di qui, la volontà di premiare gli azionisti della compagnia, mediante lo stacco di un dividendo che sarà più “grasso” di 16,7 punti percentuali rispetto a quanto applicato nel corso dell’anno precedente.
Più nel dettaglio, Campari ha affermato che il proprio fatturato è cresciuto di 9,6 punti percentuali su base annua, con tutte le principali combinazioni di prodotti e di mercati in sviluppo, e con un miglioramento del livello di diversificazione geografica e di segmento. Il peso del business internazionale è infatti aumentato a 68,4 punti percentuali, contro il precedente 65,8 punti percentuali, mentre il segmento spirit si apprezza fino a toccare i 76,6 punti percentuali, contro i precedenti 75,4 punti percentuali.
Bilancio Italcementi 2011
Notizie contrastanti nel bilancio Italcementi 2011. Stando a quanto affermato dalla compagnia, infatti, i ricavi sarebbero cresciuti di 1,3 punti percentuali rispetto al fatturato conseguito alla fine del 2010, per un controvalore in termini assoluti pari a 4,72 miliardi di euro, contro i 4,66 miliardi di euro dell’esercizio di precedente confronto.
A costituire elemento meno gradito agli osservatori analitici del documento contabile Italcementi è invece il risultato operativo, calato di ben 65,2 punti percentuali a quota 129 milioni di euro, contro i 370,2 milioni di euro dell’esercizio precedente. In forte flessione anche l’utile netto 2011, che si è assestato a quota 94,3 milioni di euro, contro i 151,29 milioni di euro del 2010, come principale e diretta conseguenza della contribuzione negativa che hanno prodotto le rettifiche di valore sulle immobilizzazioni patrimoniali, per un controvalore pari a 134 milioni di euro.
Dividendo Autostrade Meridionali 2012
Risultati in chiaro scuro quelli presentati da Autostrade Meridionali all’interno del progetto di relazione finanziaria che è stato esaminato e approvato dal consiglio di amministrazione societario nelle ultime ore. Risultati che forniscono una buona spinta del fatturato su base annua, ma qualche elemento di negatività sul fronte della tenuta della capacità reddituale della struttura aziendale caratteristica, che apre spazio per diverse interpretazioni sul 2012.
Più specificatamente, i ricavi d’esercizio sono cresciuti di 1,8 punti percentuali su base annua a quota 91,2 milioni di euro, nonostante una flessione del traffico pari a 3,7 punti percentuali. L’Ebitda, che rappresenta la misura del profitto prima di imposte, tasse e ammortamento, è invece calato di 12,1 punti percentuali a quota 36,7 milioni di euro rispetto a quanto conseguito nello stesso periodo dello scorso anno, mentre l’Ebit si contrae di ben 33,9 punti percentuali passando da 24,2 milioni di euro a 16 milioni di euro.
Utili raddoppiati per Volkswagen
Ottime novità per gli investitori in Volkswagen. La società ha infatti affermato che il conto economico del 2011 si è concluso con performance davvero straordinarie, che porteranno il consiglio di amministrazione della società a proporre l’erogazione di un dividendo sensibilmente più elevato di quanto agito nel corso del precedente esercizio, e con prospettive di ulteriore crescita per i prossimi anni, in concomitanza con nuove acquisizioni.
Stando ad una lettura dettagliata del conto economico, Volkswagen avrebbe chiuso il 2011 con un livello di utili operativi pari a 11,3 miliardi di euro, con un boom di 57,8 punti percentuali rispetto a quanto conseguito nel corso del precedente esercizio (7,23 miliardi di euro). Il profitto è stato trascinato al rialzo non solo da un movimento contabile legato alla variazione della valutazione delle opzioni sulle azioni, ma anche e soprattutto all’aumento del fatturato, incrementato di 25,5 punti percentuali a quota 159,3 miliardi di euro.
Dividendo STM 2012 confermato
Sono ancora indiscrezioni, ma secondo quanto afferma il quotidiano economico finanziario Il Sole 24 Ore, ben presto potrebbero diventare certezze. Oggetto del rumor, la possibilità che STM possa confermare l’ammontare attuale del dividendo anche per l’esercizio in corso, con una mossa che permetterebbe pertanto agli azionisti di poter consolidare i vantaggi precedentemente acquisiti.
Secondo quanto scritto dal quotidiano, infatti, lo scorso fine settimana è stato utile ai vertici della società italo-francese per poter confermare il livello attuale della cedola, pari a un rendimento del 5,5%. Una decisione che sarebbe attesa da una buona parte degli osservatori, ma che sarebbe comunque in grado di sorprenderne altrettanti.
Dividendo Terna 2012 a 0,21 euro
L’amministratore delegato di Terna Flavio Cattaneo ha confermato che la prossima settimana il consiglio di amministrazione della società delibererà la distribuzione di un dividendo pari a 0,21 euro per azione, relativo all’esercizio 2011. Si tratta di una conferma “sostanziale”, cui è seguita la precisazione che, comunque, l’approvazione del dividendo spetterà in seno al consiglio di amministrazione.
Flavio Cattaneo ha poi affermato che l’incasso derivante dall’emissione del bond Terna da 1,25 miliardi di euro sarà utilizzato per sviluppare la rete. Con i fondi derivanti dalla sottoscrizione delle obbligazioni Cattaneo ha dichiarato di aver coperto qualsiasi necessità finanziaria della società da qui fino al 2015.
Utili British Petroleum record
Il 2011 si è chiuso più che positivamente per British Petroleum, il colosso petrolifero che dopo aver archiviato un 2010 estremamente negativo (a causa del disastro ambientale del Golfo del Messico, che falcidiò qualsiasi possibilità di poter chiudere l’esercizio in utile) ha potuto invertire rapidamente la rotta, terminando lo scorso anno con risultati che sono andati al di là delle più rosee aspettative da parte degli analisti.
La società ha infatti dichiarato di aver chiuso il 2011 con un forte utile, generato da una parte dal rialzo del prezzo del petrolio, e dall’altra dalle dismissioni di alcune attività non fortemente produttive. La compagnia petrolifera ha così potuto spingere i ricavi a quota 96,34 miliardi di dollari rispetto agli 84 miliardi di dollari dei dodici mesi precedenti, contraendo le spese operative e straordinarie, e permettendo così agli utili netti di raggiungere quota 23,9 miliardi di dollari rispetto alla perdita di 4,9 miliardi di dollari dell’anno precedente.
Settore energetico fermo a causa della crisi
La crescita lenta dell’Europa comporta che il settore energetico avra’ una crescita pari a zero per più di venti anni, precisamente fino al 2035. Sono le stime dell’a.d. di Enel, Fulvio Conti, che si esprime a margine del B20 organizzato a Cannes in occasione del G20. Occorre una maggiore uniformità nel settore delle fonti energetiche, ha detto il numero uno di Enel, invitando i 27 membri dell’Ue a lavorare presto in questo senso. L’Europa importa attualmente il 60% del fabbisogno energetico, ha infine voluto precisare Conti, che conclude ricordando che la maggior parte delle importazioni sara’ sostituito da energie rinnovabili.
Caterpillar, trimestrale in crescita e balzo a Wall Street
Caterpillar rende pubblici i risultati del terzo trimestre e un risultato che va al di là delle attese: un Eps di 1,71 dollari per azione in aumento del 40% dagli 1,22 dollari del terzo trimestre dello scorso anno. Il terzo trimestre si chiude con utili pari a 1,141 miliardi di dollari in aumento del 44% dai 792 milioni del terzo trimestre 2010. Le vendite e i ricavi hanno raggiunto i 15,716 miliardi di dollari rispetto agli 11,134 miliardi del terzo trimestre dello stesso periodo dello scorso anno, realizzando un aumento del 41%. Il consiglio di amministrazione di Caterpillar ha confermato oggi la volontà di mantenere il dividendo trimestrale in contanti a quota 46 centesimi di dollaro per ogni azione ordinaria e per l’occasione, Doug Oberhelman, amministratore delegato e presidente del gruppo, ha ricordato che il gruppo ha pagato per 312 trimestri consecutivi (dal 1933 quindi) la cedola ai propri soci. Questa cedola sarà pagata il prossimo 19 novembre 2011.
Fiat, approvato il bilancio 2010
Sì al bilancio dell’esercizio 2010: questo l’esito dell’assemblea degli azionisti di Fiat S.p.A. che ha anche approvato la distribuzione agli azionisti di un dividendo lordo di 0,09 euro per azione ordinaria, 0,31 euro per azione privilegiata e 0,31 euro per azione di risparmio che sarà messo in pagamento già fin dal prossimo 21 aprile, con stacco cedola il 18 dello stesso mese. L’assemblea, nello stesso tempo, ha rinnovato l’autorizzazione all’acquisto e alla disponibilità di azioni proprie per 1,2 miliardi di euro comprensivi di 289 milioni di euro relativi alle azioni proprie già detenute; questo è avvenuto anche attraverso società controllate revocando contestualmente l’analoga delibera assunta dall’assemblea del 26 marzo 2010 e successive modifiche.
L’autorizzazione è relativa a un numero massimo di azioni delle tre categorie tale da non eccedere il limite di legge sul capitale sociale e il controvalore massimo di 1,2 miliardi di euro, comprensivo delle riserve già vincolate per 289 milioni di euro rispetto alle azioni Fiat in portafoglio.
Banca MPS: torna il dividendo per gli azionisti
Dopo che lo scorso anno gli azionisti sono rimasti a bocca asciutta, il Gruppo bancario MPS, Monte dei Paschi di Siena, ha annunciato il ritorno