L’euro perde terreno a causa dello Zew tedesco, lieve ripresa del dollaro

 La moneta unica ha perso leggermente terreno verso lo yen e le altre principali valute rispetto alla chiusura di ieri. La causa è rappresentara dai timori legati all’economia europea, in particolare alla Germania. Ieri attenzione puntata sull’indice Zew che misura le attese del settore finanziario sull’andamento dell’economia e nonostante l’aumento dell’indice nel mese di agosto, lo Zew resta lontano dalla media storica di 28,3 punti: sale a -55,5 punti, rispetto ai -63,9 del mese precedente. L’indice, basato su un’indagine condotta tra 297 analisti ed investitori, è risalito quindi contro attese di un indice a -62,0, in un range di previsioni tra -70,8 e -50,0. La fiducia degli investitori tedeschi sulle prospettive per l’economia della Germania del mese di agosto è quindi migliorata oltre le aspettative degli economisti.

Wolfgang Franz, presidente dello Zew ha così commentato l’indice:

Gli esperti di mercati finanziari devono avere buone ragioni per non essere stati impressionati dal tasso di crescita negativo del Pil tedesco nel secondo trimestre 2008. Nel complesso, loro riconoscono la fase di debolezza, comunque in un contesto di economia solida, e giustamente non temono una recessione.

Si sgonfiano i prezzi delle commodities agricole: scendono granturco, grano, soia e riso

 Se a fine maggio la preoccupazione per il prezzo delle più importanti commodities agricole era davvero alta, in questi ultimi giorni l’allarme sta rientrando. Rispetto ai massimi di maggio il prezzo del granturco è sceso del 35%, quello della soia del 28%, quello del grano intorno al 20%. In discesa anche il riso che ha fatto segnare un -22%. Significativo inoltre il fatto che le i maggiori ribassi sono stati registrati nelle ultime due settimane tanto che negli ultimi cinque giorni di contrattazioni il calo è stato in media dell’11%.

Sale il dollaro per effetto dei dati macroeconomici, a Piazza Affari corrono Luxottica e Autogrill

 Venerdì il dollaro ha messo a segno il maggiore rialzo degli ultimi otto anni nei confronti dell’Euro portandosi a ridosso della quota 1,50 dollari per euro. Era da febbraio che non si registravano tali valori e adesso alcuni analisti iniziano a parlare di fine del trend negativo per il dollaro nei confronti delle altre valute in quanto vedono un deciso mutamento dei fondamentali.

A spingere il biglietto verde hanno contribuito la discesa del petrolio e le dichiarazioni intorno alla crescita economica dell’area euro di Jean-Claude Trichet (nella foto), presidente della Banca Centrale Europea.