La settimana comincia al ribasso con quasi tutte le borse asiatiche che crollano: il Nikkei a Tokyo perde più di 600 punti e chiude a 12.992 (-4,5%), ma non è l’unica; anzi la seguono Taiwan, dove il Taiex ne cede 149,90 a 8’262 (-1,78%) e Seul, con il Kospi in rosso del 2,33%; non manca all’appello neanche Hong Kong, con l’Hang Seng sotto il 3%.
Già la settimana scorsa si era chiusa con ingenti perdite e tutti aspettavano la riapertura in attesa di indici in controtendenza. Attese disilluse. Il dollaro debole si fa sentire anche in Asia (dollaro/yen a 102,67) e le esportazioni ne soffrono. Non per niente a Tokyo le performance peggiori le realizzano proprio i titoli delle aziende che hanno negli Stati Uniti il loro mercato di riferimento, come Sony (-3,8%), Honda (-5,5%) e Toyota (-3,7%).
L’indice Msci ha perso in totale 3 punti percentuali sulla scia dei rinnovati timori di un rallentamento globale dell’economia. La settimana scorsa del resto si sono rincorse brutte notizie: dalle svalutazioni di Aig, al calcolo di perdite di Ubs al discorso di Bernanke.