Era addirittura dal 1932 (ai tempi della Grande Depressione e del New Deal) che le azioni americane non subivano una debacle come quella di questa settimana, il peggiore preambolo al Ringraziamento per l’indice Standard & Poor’s 500 da quasi ottanta anni appunto: inutile aggiungere che la crisi economica dell’eurozona l’ha fatta da padrona, con i policy makers americani che non sono riusciti a trovare un accordo sulla riduzione del budget federale. I peggiori cali sono stati quelli di Bank of America, di Hewlett-Packard e Caterpillar, con almeno 7,6 punti percentuali in meno, i quali fanno comunque riferimento al Dow Jones Industrial Average.
Dow Jones Industrial Average
Wall Street: trend-up dal doppio minimo
Una classica formazione a doppio minimo in coincidenza con l’inizio del nuovo intermedio (che ricordiamo essere potenzialmente il primo del nuovo annuale) annuncia il via agli acquisti che si conferma sopra il break-away point situato a 12189.7.
Azionari Usa in recupero grazie alla politica della Fed
Il New York Stock Exchange può finalmente tirare il fiato: dopo ben tre giorni di cali consecutivi, infatti, la piazza americana è riuscita a beneficiare
Analisi Tecnica: close annuale sul Dow Jones
L’indice di riferimento per il trading Mondiale chiude l’anno di contrattazioni 2010 con una candela verde che gira al rialzo lo swing chart di lunghissimo
Analisi Tecnica Settimanale: Dow Jones in laterale
Con il raggiungimento del target di medio periodo sul Dow Jones Industrial Average, i compratori liquidano parte delle loro posizioni in attesa del test delle
Analisi Tecnica: indici americani sui supporti
Anche oltreoceano gli indici si flettono sotto la pressione delle vendite: dopo aver testato precisamente la statica di lungo periodo rossa posta a 9031 il Dow Jones ripiega con violenza fino a raggiungere il supporto a 8129 non violato in chiusura di candela daily.
È ora questo il livello da non rompere nuovamente per evitare di rivedere i minimi del 2008 ed innescare un nuovo ribasso violento.
La tenuta degli 8129 negli ultimi due giorni della settimana porta comunque una ventata di ottimismo per la settimana entrante, che vede la prima resistenza posta a 8795 con target ancora 9031: un long si potrà tentare comunque anche su un ritorno agli 8129 nelle sedute di Lunedì e Martedì per anticipare un’eventuale ripresa degli indici, con la possibilità di inserire stop-loss (oppure stop & reverse) appena al di sotto dello stesso livello.
Fed approva American Express come banca commerciale per riassestare perdite
American Express Co. ha ottenuto il consenso della Federal Reserve per diventare una banca commerciale: in tal modo la società statunitense potrà accedere ai fondi governativi, un particolare non indifferente in un periodo in cui sono molto alti i rischi per il settore delle carte di credito. La Fed ha rinunciato a un periodo di attesa di trenta giorni riguardo a tale richiesta a causa delle circostanze inusuali che stanno influenzando i mercati finanziari. Il portavoce della Fed, Ben Bernanke, ed i suoi colleghi hanno approvato il piano all’unanimità.
Con i rischi crescenti nel tasso di disoccupazione degli Stati Uniti, ottobre è stato il primo mese dal 1993 in cui le compagnie di carte di credito non sono riuscite nell’intento di vendere i bond sostenuti dai pagamenti dei clienti. American Express ha fatto sapere lo scorso mese che i detentori di carte di credito non sono stati in grado di ripagare i prestiti nel terzo trimestre a un tasso almeno doppio rispetto al 2007. Frederic Dickson, stratega di mercato per la D.A. Davidson di Lake Oswego (Oregon), si è così espresso:
Quell’impresa si è completamente inaridita. Se fossi un azionista, non mi invierebbe un messaggio così incoerente.