Bruxelles indaga sul possibile cartello degli e-book

 Ormai non ci si stupisce più se i cartelli vanno a riguardare tutti i settori: l’ultima indagine a tal proposito è stata condotta a livello continentale dalla Commissione Europea, insospettita dalle situazioni ambigue che si erano venute a creare nell’ambito dei cosiddetti e-book e la loro commercializzazione in territorio comunitario. Che cosa è successo esattamente? Bruxelles ha di fatto avviato una inchiesta formale per accertare l’esistenza o meno di questo cartello, focalizzando la propria attenzione su diverse case editrici: si tratta, nello specifico, della Hachette, della Penguin, della Simon & Schuster, della Verlagsgruppe Georg von Holzbrinck e della Harper, cinque società piuttosto affermate che si sarebbero rese protagoniste di questa situazione poco chiara.

Amazon­: e-book batte il libro cartaceo

 A Natale il colosso dell’e-commerce Amazon.com ha reso noto che per le feste sul proprio sito Internet sono stati acquistati tantissimi libri, ma di questi, in assoluto, la maggioranza è rappresentata da quelli digitali, i cosiddetti “e-book”, che hanno surclassato, per la prima volta in assoluto, le versioni cartacee dei libri. Il tutto grazie anche a “Kindle“, il lettore di libri digitali che, sempre secondo quanto reso noto dalla società statunitense, è stato uno tra i regali più acquistati durante le festività. Insomma, il vecchio caro libro cartaceo perde colpi per un semplice motivo: i libri digitali, rispetto alle stesse versioni cartacee, sono decisamente più convenienti, ragion per cui un lettore con la stessa cifra spesa per un libro cartaceo ne può comprare tre o quattro di quelli digitali, e tra l’altro si fa un bel favore anche all’ambiente evitando le deforestazioni.