Si allungano i tempi stimati per la manifestazione di ripresa economica italiana. Stando a quanto affermato dalla Commissione Europea, infatti, l’Italia si riprenderà solamente nel 2014, mentre il 2013 si chiuderà una contrazione del prodotto interno lordo tra – 0,5 e – 1 punti percentuali. Nel 2014, invece, viene confermata una ripresa nella misura di 0,8 punti percentuali. Per il 2012 passato, invece, contrazione del 2,2 per cento.
economia italia
Banca Popolare Sondrio risultati 2012
Banca Popolare di Sondrio ha chiuso positivamente il 2012, nonostante le evidenti difficoltà di operare in un contesto macroeconomico sfavorevole. Ad affermarlo è una lettera inviata ai soci da parte del presidente Piero Melazzini, nella quale si evince come, nell’attuale sistema, l’istituto di credito abbia portato in incremento sia gli impieghi che la raccolta. Un buon modo per poter porre le basi per un 2013 altrettanto difficile, ma con altrettante speranze di sviluppo.
Tagli banche italiane
I prossimi cinque anni saranno un periodo di dimagrimento per le banche italiane. A conferma di ciò basta osservare i numerosi piani di ristrutturazione avviati (o da avviare) da parte delle aziende di credito tricolori: già 13 programmi, che puntano a più di 15 mila esodati, quasi 20 mila persone da riprofessionalizzare e tanto, tanto altro, per portare il costo del lavoro nelle banche italiane a un livello competitivo, in un clima di forte difficoltà della domanda locale.
Raccolta banche in crescita
Secondo quanto affermato dall’Abi, la raccolta bancaria sarebbe cresciuta per il terzo mese consecutivo durante novembre, con un tasso di sviluppo dell’1,27 per cento su base annua. Sul fronte dei tassi di interesse – uno dei tavoli più caldi del mercato finanziario e creditizio – vi sarebbe stata una sostanziale stabilità, con una crescita all’1,3 per cento del mese di novembre rispetto all’1,28 per cento del mese di ottobre. Bene l’andamento della raccolta breve – prevalentemente depositi – con un + 5,8 per cento. Meno bene la provvista di lunga scadenza, con una contrazione del 6,75 per cento.
Redditi famiglie italiane in calo di oltre il 2,5% nel 2012
Il 2012 sarà ricordato come un anno molto difficile per le famiglie italiane, che hanno sperimentato una brusca flessione del proprio potere d’acquisto a causa di un forte aumento delle tasse che, abbinato ad un pericoloso incremento dei costi dei servizi e alla crescita generalizzata dell’inflazione, ha generato una contrazione dei redditi disponibili. Secondo quanto dichiarato da Salvatore Rossi di Bankitalia, intervenuto ad un convegno Abi-Assofin, nel 2012 il reddito delle famiglie scenderà di oltre il 2,5%, ovvero più di quanto accaduto durante la crisi del 2009.
Economia italiana in ripresa nel 2013 secondo Goldman Sachs
Da quando il clima di fiducia sulla zona euro è sensibilmente migliorato, nonostante le aspettative di recessione per i prossimi trimestri, molti fondi di investimento, società di gestione e banche d’affari hanno scommesso forte sulla ripresa del sistema-Italia. Gli sforzi che sta compiendo il paese per risanare i conti pubblici, attraverso dolorose misure di austerità e riforme strutturali, stanno convincendo sempre più i grandi investitori istituzionali che l’Italia sarà per molti mesi a venire una grande opportunità di investimento.
Standard & Poor’s risponde a Berlusconi: “Noi apolitici”
La decisione presa da Standard & Poor’s di declassare il rating italiano portandolo da ‘A+/A-1+’ ad ‘A/A-1’ ha fatto il giro del mondo, sono state tante le dichiarazioni rilasciate dai vari esperti di economia del settore europeo e dai vari capi di stato europei. Il tedesco Faz afferma che è un “colpo basso all’Italia”. Sul quotidiano economico Handelsblatt campeggia già la dichiarazioni di Berlusconi in merito a questa notizia: “Berlusconi furibondo per il declassamento dell’Italia”.