Brusco calo dei prezzi del petrolio innescato dai crescenti timori di recessione negli Stati Uniti e dai forti ribassi delle borse mondiali. Gli investitori stanno tenendo in considerazione le crescenti prospettive di una recessione negli Usa, secondo le affermazioni dell’analista petrolifero Victor Shum della Purvin & Gertz che aggiunge che i piani dell’amministrazione Bush di stimolare l’economia non hanno portato molto ottimismo ai mercati finanziari. Tuttavia pare che il down stia cambiando direzione, anche se i prezzi petroliferi si collocano oramai su di un livello inferiore di 10 dollari rispetto al record di oltre 100 dollari al barile toccato all’inizio dell’anno. Nei giorni scorsi il costo di un barile si aggirava attorno agli 88 dollari, ma comincia a realizzare un aumento.