La Bce ha lasciato il tasso di rifinanziamento fermo al 4% come previsto, nella riunione del Consiglio direttivo di ieri a Francoforte. Le dichiarazioni del presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, nella conferenza stampa di ieri, confermano che un aumento dei tassi e’ definitivamente sparito dall’agenda della Bce e che Francoforte potrebbe essere pronta a spostarsi verso un territorio piu’ neutrale sulla base di una valutazione meno ottimistica delle prospettive di crescita. Un segnale che di fronte alle preoccupanti condizioni dell´economia anche una Bce sempre attenta all´andamento dei prezzi comincia a porsi alcune domande. Lo stesso governatore della Bce, ha spiegato che i membri del Comitato hanno discusso ampiamente sulle opzioni di manovra disponibili, ma che la decisione è infine stata presa all´unanimità. Trichet ha sottolineato che i dati europei sono solidi ma che esistono dei rischi al ribasso sulla crescita per il prossimo futuro. La Bce è determinata a prevenire che le pressioni al rialzo sull’inflazione esistenti nel breve termine si spostino anche nel medio termine e il Consiglio direttivo continua nel suo impegno di prevenire gli effetti di secondo livello sull’inflazione e la concretizzazione di rischi al rialzo alla stabilità dei prezzi nel medio termine Un atteggiamo dunque ancora molto diverso da quello di una Fed che invece sta già agendo aggressivamente a sostegno della crescita.