Come già affermato nella lettera inviata lo scorso 30 Giugno ad Emma Marcegaglia, l’AD di Fiat, Sergio Marchionne ha confermato che la sua azienda uscirà a partire dal prossimo 1 Gennaio 2012, da confindustria. La lettera inviata da Marchionne alla Marcegaglia, indica precisamente il motivo per cui la Fiat decide di uscire da confindustria. Il principale motivo, è che secondo l’AD di Fiat sono cambiati i piani di confindustria, la situazione si è mutata in negativo per le aziende e FIAT ha quindi deciso di uscire, per poter continuare ad essere una parte fondamentale del sistema economico italiano.
Emma Marcegaglia
La CEI sulla questione Fiat: negata dignità del lavoro
La questione Fiat inerente il licenziamento di tre operai nello stabilimento di Melfi è diventata non solo un caso nazionale, ma anche sociale. Al punto
Crisi: Marcegaglia invita lo Stato a ridurre la spesa
Per tagliare le tasse e per sostenere gli investimenti in ricerca e sviluppo delle imprese le risorse si possono trovare attraverso una riduzione delle spese e
Confindustria: espulsione per chi non denuncia il pizzo
Dopo che il Governo ha varato un Piano per il contrasto alla criminalità organizzata, la Confindustria ha “rilanciato” approvando, attraverso la propria Giunta, una delibera
Marcegaglia: Comuni non pagano e imprese rischiano il fallimento
Per le imprese e per la loro sopravvivenza non c’è da risolvere solo la questione legata alla stretta creditizia ed alla pressione fiscale troppo elevata;
Disoccupazione: 700 mila posti a rischio
Le conseguenze della crisi economica continuano a preoccupare e quello che maggiormente mette ansia é il mondo del lavoro: Noi pensiamo che la situazione sia
Confindustria: Finanziaria 2010 é insufficiente
È finalmente giunto il giudizio da parte di Confindustria alla Finanziaria 2010 e non si tratta certo di un voto positivo: la presidente degli industriali,
Confindustria chiede continuità politica e tagli fiscali
Salerno è stato il luogo di incontro della convention per il Sud organizzata da “Fare Futuro” nel corso della giornata di ieri: il numero uno
Procedura d’infrazione dall’Ue contro l’Italia per le pensioni
Mano dura della Commissione Europea nei confronti dell’Italia: l’organo esecutivo dell’Unione Europea ha infatti deciso di aprire l’ennesima procedura d’infrazione contro il nostro paese per
Confindustria è meno ottimista del governo: si parla di depressione
L’umore degli industriali italiani riguardo alla crisi economica continua ad essere più che nero: Emma Marcegaglia ha usato per la prima volta la parola “depressione”,
La Confindustria auspica un ingresso russo nel Wto e Ue
Arriva direttamente dalla presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, l’auspicio per una imminente entrata della Russia nel Wto (World Trade Organization, l’organizzazione mondiale del commercio) e
Governo e Confindustria si accordano su un fondo di garanzia per le pmi
Il governo intende venire incontro alle esigenze delle imprese italiane stanziando un fondo di garanzia da 1,3 miliardi di euro e aumentando il limite di compensazione tra debiti e crediti di imposta fino a un milione di euro (attualmente tale soglia si aggira intorno ai 516.000 euro): l’annuncio è arrivato direttamente dal presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, a margine dell’incontro che si è svolto tra industriali e governo e che ha trattato soprattutto argomenti relativi alla crisi economica. Come ha spiegato la stessa Marcegaglia:
Nei prossimi giorni il governo provvederà a stanziare 1,3 miliardi di euro per costituire un fondo di garanzia in favore delle piccole e medie imprese. Inoltre, il premier ci ha dato assicurazione che verrà anche innalzata la compensazione tra crediti e debiti di imposta di oltre mezzo milione di euro.
Confindustria avanza la proposta di blocco del Tfr per superare la crisi
La Confindustria fa sapere, attraverso le parole del suo presidente Emma Marcegaglia, intervenuta a Foggia nell’ambito di un incontro con la stampa promosso dall’Associazione Industriale locale, come intende sostenere le imprese italiane, ormai in grosse difficoltà a causa della notevole difficoltà ad ottenere liquidità dagli istituti creditizi: la “ricetta” dell’organizzazione rappresentativa di imprese e imprenditori italiani prevede di bloccare per un anno in azienda i versamenti per i Tfr, i trattamenti di fine rapporto. Secondo Marcegaglia non è certo azzardata una soluzione di questo tipo, i flussi di Tfr non andrebbero all’Inps per un anno, ma sarebbero trattenuti proprio all’interno delle stesse imprese.