Lo spoglio delle schede è terminato, il referendum su acqua, nucleare e legittimo impedimento ha raggiunto e superato di slancio il consueto quorum, un evento che non accadeva da addirittura sedici anni: i quasi 27 milioni di votanti hanno consentito di raggiungere un importante 57% di affluenza, con una vittoria preponderante dei Sì (94%). Che cosa cambierà ora dal punto di vista economico dopo questa consultazione? Esaminiamo ogni ambito uno per uno. Anzitutto, c’è il quesito sul nucleare: in questo caso si è espresso il 56,99% degli aventi diritto al voto, con il 94,8% di Sì e il 5,2% di No.
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Fondazione Sviluppo Sostenibile: rincaro delle bollette col nucleare
Si prospettano delle bollette energetiche più pesanti per gli italiani e questo rincaro lo si deve soprattutto alla svolta decisa dal governo nei confronti del
Energia nucleare: undici Regioni dicono “NO”
Emilia Romagna, Lazio, Marche, Piemonte, Puglia, Basilicata, Calabria, Toscana, Umbria, Campania, Liguria. Sono queste le 11 Regioni che, come riporta tra l’altro Legambiente, hanno impugnato
Joint venture in vista tra Enel e Edf: c’è fiducia nel nucleare
La joint venture che si sta prospettando tra Enel ed Edf, la quale sarebbe comunque aperta anche a tutti gli operatori energetici italiani, rappresenta un
Energia nucleare: nasce joint venture Enel-EDF
Si chiama “Sviluppo Nucleare Italia”, ed è una joint venture creata con l’obiettivo di costruire nel nostro Paese almeno quattro centrali nucleari. La società, di
Svolta nel Trattato di Non Proliferazione: gli USA concedono una deroga all’India per rifornirsi di energia nucleare
Le decisioni dell’amministrazione Bush e gli interessi affaristici che hanno ribaltato un divieto internazionale che durava da trent’anni riguardo ai diritti dell’India di acquistare rifornimenti di energia nucleare verranno discussi al Congresso questa settimana. L’India ha infatti ottenuto il diritto di poter acquistare energia atomica dopo che un gruppo di 45 paesi fornitori di tecnologia nucleare ha concesso negli scorsi giorni una deroga per le vendite alla nazione asiatica al di fuori del Trattato di Non Proliferazione.
Il Nuclear Suppliers Group ha dispensato tale permesso a seguito di un incontro durato più di quattro giorni e mesi di telefonate. Il governo Indiano e un numero di delegazioni hanno reso la questione possible, così come ha affermato il Segretario di Stato statunitense Condoleezza Rice durante un viaggio nell’Africa settentrionale. Il segretario ha parlato con gli ufficiali cinesi nel giorno dell’accordo, chiamando in causa anche alcuni interlocutori dell’Austria e Irlanda.