Eni sembra rassegnata e non si sta opponendo alla perdita di una delle sue principali controllate, Snam Rete Gas; la rinuncia è più che mai vicina e il divorzio tra le due parti sarà probabilmente consensuale. D’altronde, questa specifica scissione è prevista anche dal decreto sulle liberalizzazioni che diventerà una realtà concreta a partire da domani, come prevede espressamente l’articolo 18, il quale parla della necessità di separazione proprietaria tra una determinata infrastruttura e quei soggetti che sono integrati dal punto di vista verticale e che sono in grado di utilizzarla. Il provvedimento è ancora nella fase di bozza, ma questa norma dovrebbe essere uno dei cardini principali.
Eni
L’Italia merita ancora il petrolio libico?
I nuovi leader della Libia ricorderanno sicuramente chi ha fornito loro gli aiuti più importanti per quel che concerne la “detronizzazione” di Muammar Gheddafi: questo “rinfresco di memoria” sarà fondamentale al momento delle concessioni petrolifere future. Cosa accadrà all’Italia, uno dei principali investitori in terra libica, ma anche compromesso col vecchio regime? Gli svantaggi commerciali potrebbero essere evidenti, anche perché non è certo un mistero che Tripoli rappresenti una delle maggiori riserve di oro nero al mondo, con una stima complessiva di quarantasei miliardi di barili e molte nazioni che sono costantemente interessate a questi giacimenti.
Eni trimstrale positiva e scoperta in Mozambico
Tempo di conti anche per Eni, l’azienda attiva nei settori del petrolio, del gas naturale, della petrolchimica, della generazione e produzione di energia elettrica e dell’ingegneria e costruzioni, ha mostrato risultati migliori delle attese del mercato. Terzo trimestre del 2011 con un utile netto adjusted in crescita del 7% a 1,79 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo del 2010. Le attese degli analisti in questo senso si attestavano a 1,5 miliardi. In crescita del 3% l’utile netto trimestrale raggiunge 1,77 miliardi di euro, per il cash flow trimestrale quota 2,61 miliardi di euro.
Eni amplia l’offerta bond ai clienti retail
Eni ha chiuso la campagna di collocamento del prestito al pubblico. La compagnia si era resa disponibile a raccogliere minimo un miliardo e ha fissato l’offerta a 1,35 miliardi di euro l’importo massimo complessivo del bond retail aumentando quindi l’offerta di 35 milioni. Nel giro di tre settimane l’operazione di raccolta si é conclusa, nelle prossime ore si conosceranno i dati ufficiali e il rendimento lordo delle obbligazioni. Gli investitori però, dalle indiscrezioni emerse, hanno preferito i titoli a tasso fisso, che hanno avuto richieste intorno a 1,1 miliardi. Molto basse sono invece state le adesioni del bond Eni a tasso variabile, richiesto per 200-250 milioni.
Bond retail Eni: autorizzato il prestito obbligazionario
Un nuovo prestito che potrebbe risultare interessante per piccoli risparmiatori che in questo periodo di incertezza economica preferiscono indirizzare i propri risparmi verso qualcosa di più redditizio dei titoli di stato. Il bond obbligazionario dell’Eni ha ricevuto nei giorni scorsi l’autorizzazione della Consob, il bond é da un miliardo di euro, elevabile a 2 in caso di eccesso di domanda. Prospetto informativo relativo all’Offerta pubblica di sottoscrizione approvato quindi, offrirà ai piccoli risparmiatori un prestito obbligazionario i cui proventi serviranno a rinnovare la vita del debito del gruppo a breve termine.
Piazza Affari: il rimbalzo di Eni
Grafico decisamente positivo su Eni, nonostante la bufera in cui si è trovata tra news internazionali e nazionali, senza contare il contesto del Mercato. La tendenza fortemente ribassista che ha colpito il settore è iniziata per Eni sul top relativo di Febbraio ed e proseguita lentamente fino a Giugno per poi far precipitare il prezzo in meno di un mese da sopra quota 15 ad appena sotto 12 Euro.
Piazza Affari: anche Eni in difficoltà
Tra le Blue-Chips storiche sulle quali i risparmiatori orientano i propri capitali rientra sicuramente Eni che grazie ad una solidità aziendale superiore ed ai dividendi interessanti attira a sè l’attenzione di chi deve scegliere la divisione del proprio portafoglio.
Carburanti: benzina, prezzi in buona discesa
Dopo una lunga fase ascendente negli ultimi giorni il prezzo alla pompa dei carburanti, ed in particolar modo della benzina, ha fatto registrare una sensibile discesa come non si vedeva oramai da parecchio tempo. In particolare, è stato il marker leader in Italia, il colosso del cane a sei zampe Eni, a tagliare i prezzi ben tre volte nell’arco di sette giorni.
Eni-Novamont, firmato il protocollo per la riconversione di Porto Torres
E’ stato firmato a Palazzo Chigi, alcuni giorni fa, il protocollo d’intesa Eni-Novamont per la riconversione del sito di Porto Torres nel polo per la chimica verde, il più grande d’Europa. Il progetto – per il quale si parla di un investimento pari a 230 milioni di euro – prevede la riqualificazione del sito industriale di Porto Torres per la produzione di monomeri, additivi (per lubrificanti e gomme) e polimeri biodegradabili, ottenuti da materie prime rinnovabili.
Borsa italiana: arrivano i dividendi
Lunedì prossimo, 23 maggio 2011, molte società ad elevata capitalizzazione quotate a Piazza Affari staccheranno il dividendo cash. Tra queste segnaliamo Eni, che lunedì prossimo quoterà ex dividendo a seguito dello stacco di un dividendo a saldo pari a 0,50 euro per azione, in pagamento giovedì prossimo, 26 maggio 2011.
Nuovo consiglio d’amministrazione per Prelios Spa
E’ stata conovocata per il prosimo 19 aprile (in prima convocazione) e per il successivo 21 aprile (in seconda convocazione) l’Assemblea degli azionisti di Prelios, società attiva nelle soluzioni immobiliari basate sull’innovazione. Camfin, Mediobanca, Edizione, Assicurazioni Generali, Intesa Sanpaolo e Massimo Moratti, tutti aderenti all’accordo parasociale su azioni Prelios S.p.A., hanno depositato nei giorni scorsi una lista di quindici candidati al Consiglio di Amministrazione di Prelios S.p.A.. La lista dei candidati è formata da Marco Tronchetti Provera, Giulio Malfatto, Enrico Parazzini, Paolo Massimiliano Bottelli, Davide Malacalza, Jacopo Franzan, Amedeo Nodari a cui si aggiungono gli indipendenti Giuseppe Angiolini, Carlo Emilio Croce, Dario Trevisan, Giorgio Valerio, Giovanni Jody Vender, Valter Lazzari, Marina Brogi, Giovanni Fiori.
Eni in Ucraina, nuovi accordi per licenze esplorative
Eni ha annunciato in data odierna, mercoledì 13 aprile 2011, un ulteriore rafforzamento della propria posizione nell’Europa orientale. Questo grazie ad un accordo raggiunto con
Piazza Affari: balzo di Enel
Il ritracciamento avuto nelle ultime due giornate non compromette un’ottava positiva per Enel, che consolida i livelli raggiunti anche se il gap di prezzo lasciato
Eni: prestiti obbligazionari, CdA approva nuove emissioni
Entro il 31 marzo del 2012 il colosso energetico italiano Eni potrà emettere, anche in più tranche, prestiti obbligazionari, da collocare presso gli investitori istituzionali,