Dopo aver sfondato quota duemila miliardi a ottobre scorso, il debito pubblico italiano segna un nuovo record storico. A novembre 2012 il debito pubblico è salito a 2.020,668 mliardi di euro, anche se secondo Bankitalia a dicembre dovrebbe esserci un calo con ritorno sotto i duemila miliardi di euro grazie al forte avanzo primario e al decumulo della liquidità del Tesoro. Buona parte del debito accumulato a novembre è imputabile all’indebitamento delle amministrazioni pubbliche, in aumento di 6 miliardi di euro rispetto al mese precedente.
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Debito pubblico record, ma aumentano anche entrate
In Italia il debito pubblico, tanto per cambiare, si è attestato su nuovi livelli record, a 1890 miliardi di euro nell’aprile scorso in base ai dati forniti dalla Banca d’Italia. Il nostro debito è così alto che, per rendere l’idea, grava su ogni cittadino italiano, neonati compresi, per oltre 30 mila euro.
Casse dello Stato: +1,9% in primi 10 mesi 2008
Nel periodo gennaio-ottobre 2008 le entrate erariali, al lordo delle una tantum, sono risultate superiori di 6.038 mln di euro (+1,9%) rispetto a quelle dello stesso periodo del 2007.Si registar una crescita di 5.393 mln (+1,7%).
Questa la notizia che si evince dal bollettino del Dipartimento delle finanze, da cui possiamo trarre anche notizie più specifiche:
– 174.081 mln (+4,9%) derivano dalle imposte dirette
– 146.195 mln (-1,4%) dalle imposte indirette.
Al netto delle una tantum, che ammontano a 1.784 mln, le entrate sono state 318.492 mln (+1,7%): 172.297 mln (+4,5%) dalle imposte dirette e 146.195 mln (-1,4%) da quelle indirette. I dati sono al netto del gettito derivante dalla rateazione residua del condono, istituito con il Dl 282/2002 e con la Legge 289/2002.
Hanno dato un peso positivo alle casse dello Stato le ritenute da lavoro dipendente, il cui andamento favorevole è dovuto essenzialmente al rinnovo dei contratti, che ha interessato alcuni grandi comparti (tra cui il settore metalmeccanico e il settore del credito). Difatti proprio durante la prima parte dell’anno sono stati corrisposti anche importi arretrati con conseguenti maggiori ritenute affluite esclusivamente nei mesi in cui essi sono stati erogati. Situazione di rallentamento invece per la seconda metà dell’anno, in cui l’andamento positivo delle ritenute registrato nei primi mesi non poteva ovviamente essere mantenuto allo stesso livello nei mesi successivi.
Tremonti annuncia taglio ICI
Il ministro dell´Economia Giulio Tremonti annuncia da Bruxelles l’intenzione del governo di varare un provvedimento d’urgenza per la riduzione fiscale e Ici e la detassazione