La Cina è decisamente più vicina al continente europeo: l’eurozona ha appena firmato il trattato che prevede l’introduzione dell’European Stability Mechanism (Esm), il fondo salva-Stati permanente, ma fa sicuramente notizia anche l’annuncio del premier cinese Wen Jiabao circa il rafforzamento della partecipazione del suo paese a questi meccanismi. La piena funzionalità dell’Esm è prevista per il prossimo 1° luglio, anche se bisogna precisare che molti dettagli potranno essere rivisti da qui al prossimo mese. In effetti, è stato stabilito anche che la forma finale del fondo potrebbe essere rivista il 1° marzo, anche se per il momento si conosce nel dettaglio la dotazione finanziaria (500 miliardi di euro), con la possibilità di incrementare il totale grazie al contributo della Germania.
European Stability Mechanism
La Germania preme per unire i due fondi Ue di salvataggio
La Germania è più che mai intenzionata a combinare i due fondi di salvataggio destinati al continente europeo, la soluzione che viene ritenuta più adeguata per potenziare la lotta contro la crisi fiscale: nel dettaglio, questa “fusione” dovrebbe riguardare il fondo permanente, così da rendere ancora più efficiente quello temporaneo che ha cominciato a produrre i propri effetti a partire dallo scorso mese di luglio. L’urgenza di queste misure è divenuta ancora più alta alla luce delle difficoltà che sta incontrando la Grecia, fin troppo vicina al default. Il commissario europeo agli Affari Economici e Monetari, Olli Rehn, ha ribadito che questi rinforzi finanziari sono i benvenuti.
Fondo europeo permanente: il capitale ammonterà a 700 miliardi
L’European Stability Mechanism, il Fondo europeo permanente che è volto a “salvare” gli stati del Vecchio Continente dai rischi sistemici dell’economia, ha finalmente una connotazione