In un Mercato normale, le giornate con le Borse americane chiuse corrispondono a movimenti stretti e pochi volumi di contrattazione. Con la volatilità ancora a livelli medio-alti dei nostri tempi, anche questa “regola” viene a meno ed i daytrader hanno filo da torcere.
Minimo fuori conteggio sul nostro indice di bandiera assorbito in chiusura di giornata, con conseguente negazione del segnale rialzista ed innesco al contrario di furiose vendite, che portano il derivato a perdere 200 punti negli ultimi 5 minuti di contrattazione sul picco volumetrico di giornata.
Potrebbe non essere finita la discesa, visto che il primo target ribassista è posto a 17100 di indice, con una resistenza importantissima posta a 18000 (livello con anche valenza psicologica per gli investitori che credono nel rimbalzo a breve) che allo stato attuale, visti anche gli swing lasciati indietro sul grafico orario, corrisponde ad un livello di incremento per gli short in essere.
Analisi Tecnica: indici e future in trading-range
Da ormai tre giorni, il range di contrattazioni è quasi perfettamente compreso nell’escursione di Giovedì scorso, e questo avviene su tutti gli indici e futures