Fiat minacciata da Volkswagen nel mercato americano

 Volkswagen presenta i propri conti 2011, predisponendo un nuovo piano di sviluppo per il 2012, esercizio nel quale la compagnia sembra aver messo nel mirino alcune concorrenti del vecchio e del nuovo Continente, come la nostrana Fiat. A preannunciare dati e piani è stato il presidente del gruppo Martin Winterkorn, che ha confermato come la casa di Wolfsburg stia rispettando pienamente la tabella di crescita decennale che aveva preventivamente approvato nel 2007, e che dovrebbe condurre la compagnia ad essere il principale gruppo automobilistico del mondo entro il 2018, sia per quanto concerne il numero di auto vendute, che per quanto concerne la solidità finanziaria e il rispetto dell’ambiente.

Nuovo Consiglio di Amministrazione per FIAT

 All’assemblea degli azionisti prevista per il 4 Aprile prossimo verranno presentati i candidati per il rinnovo del consiglio di amministrazione di Fiat. Tra i candidati spiccano due nomi femminili importanti e per la prima volta il CDA si tinge di rosa; il primo è Patience Wheatcroft, inglese e componente della Camera dei Lord e rappresenterà Exor S.p.A., la quale detiene il 30.47% delle azioni Fiat ordinarie. Il secondo nome è Victoria Bigio ed è Managing Partner della società International Accounting Solutions ed è il nome presentato da un gruppo di investitori internazionali che detiene l’1.86% delle azioni Fiat Ordinarie.

Accordo Fiat-Opel per l’Europa

 In occasione dell’apertura del Salone di Ginevra 2012, si arricchisce il panorama di informazioni e di rumors in capo a Fiat. Stando a quanto sta emergendo nelle ultime opere, la compagnia torinese starebbe tenendo aperto un tavolo con un altro big del settore, Opel, per valutare margini di una possibile cooperazione produttiva a latere dell’accordo che la stessa compagnia tedesca e la propria capogruppo GM hanno siglato con la Psa Peugeot Citroen.

La vera notizia è tuttavia che i rumors degli ultimi giorni sono qualcosa di più di mere indiscrezioni di mercato: proprio poco fa, infatti, è giunta la conferma delle trattative da parte di Karl-Friedrich Stracke, amministratore delegato di Opel, anch’esso presente al Salone di Ginevra, che non si è tirato indietro dal commentare quanto sta accadendo nei confronti della società torinese.

Titolo Fiat durante il Salone di Ginevra 2012

 Manca poco all’avvio del Salone di Ginevra 2012, uno degli eventi più attesi dal mondo automotive europeo. L’evento – giunto oramai alla sua 82ma edizione – si svolgerà infatti dall’8 al 18 marzo 2012, confermando ogni aspettativa in merito alle tecnologie innovative da presentare, alle soluzioni di design e di efficienza energetica in programma, e a tutte le novità che potrebbero influenzare il mercato delle quattro ruote negli anni a venire.

Ma come sta arrivando il titolo Fiat a questo attesissimo appuntamento? Ciò che è certo è che la compagnia auto torinese vorrebbe presentare alcuni nuovi modelli (tra cui la 500L), ribadendo pertanto la propria importanza continentale, e rilanciando l’immagine delle autovetture del gruppo (che comprende anche Chrysler) non solo oltre Oceano, quanto anche nei mercati di casa nostra, pur allargati.

Nuovo reintegro per i dipendenti Fiat licenziati a Melfi

 La Fiat fa sempre parlare di sé, in un modo o nell’altro, nelle cronache finanziarie del nostro paese: in un periodo in cui si discute nel dettaglio quale sarà la futura riforma del mercato del lavoro, una sentenza della Corte di Appello di Potenza accende di nuovo i riflettori sul Lingotto e sui suoi stabilimenti. In pratica, la corte lucana ha accolto il ricorso che era stato presentato dalla Fiom (Federazione Impiegati Operai Metalmeccanici), la quale si era scagliata molto duramente contro il recente licenziamento di tre dipendenti dello stabilimento di Melfi. In questo caso, quindi, la pronuncia in questione ha di fatto riconosciuto come l’azienda automobilistica torinese si sia comportata in maniera antisindacale, dando ragione ai lavoratori.

Dati di bilancio Fiat 2011

 Un 2011 decisamente positivo per il Gruppo Fiat, che si chiude con ricavi pari a 59,6 miliardi. La buona performance é da attribuirsi anche al contributo di Chrysler per il periodo giugno-dicembre di 23,6 miliardi e la crescita del 4,2% dei ricavi di Fiat in questo caso però esclusa Chrysler (37,4 miliardi). È la prima volta dal ’97 che Chrysler chiude un anno in utile netto. Nello specifico invece, relativamente al trimestre ottobre-dicembre 2011 i ricavi del gruppo sono stati pari a 19,6 miliardi. Nella nota resa pubblica dalla compagnia si sottolinea che la diminuzione del 2,3% registrata da Fiat Group Automobiles (-1,3% a cambi costanti),  é stata causata soprattutto dalla riduzione dei volumi di automobili in Europa, tuttavia é stato possibile compensarla con un incremento dei ricavi di Ferrari e componenti.

Fiat è alla ricerca di un nuovo partner commerciale

 L’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, è un vero e proprio fiume in piena in questi giorni: dopo l’annuncio del suo incarico prolungato almeno fino al 2015 e qualche accenno a una sua possibile e futura sostituzione, la giornata di ieri è stata dedicata ad altri discorsi. Il Salone dell’Auto di Detroit è foriero di interventi importanti e l’ultimo in ordine temporale ha riguardato le strategie commerciali del Lingotto. In effetti, la casa torinese e la Chrysler, il celebre alleato americano, hanno compreso che il mercato automobilistico di questo nuovo anno sarà sostanzialmente simile a quello del 2011, quindi è quantomeno necessario ricercare un terzo partner che possa condividere in maniera piena gli sforzi industriali del duo italo-statunitense, oltre ai vari costi di sviluppo che sono necessari per i nuovi modelli.

Fiat aumenta quota in Chrysler

 L’unione Fiat-Chrysler sembra aver dato buoni frutti: Chrysler restituisce i prestiti ricevuti dal governo statunitense. La vendita di 1,37 milioni di auto nel 2011, il 26% in più rispetto al 2010, ha permesso all’azienda di riprendersi dalla crisi: secondo gli analisti non sarà facile raggiungere quota 6 milioni di vetture vendute entro la fine del 2014, come si era prefissato l’ad Sergio Marchionne. Difficoltà non da attribuire al lavoro di Chrysler ma all’attuale recessione economica in atto, che non risparmierà neanche il settore delle auto. La quota di 6 milioni però non rappresenta solo un miraggio, potrebbe essere un obiettivo reale se Fiat decidesse di legare con un’azienda in Asia, dove il gruppo non ha ancora una posizione di rilevo.

Assemblea e sciopero FIOM CGIL l’11 febbraio

 Il segretario generale Maurizio Landini ha annunciato in una conferenza stampa, che nei prossimi giorni prima delle festività, si prenderanno le decisioni definitive riguardo un pacchetto di ore di sciopero sensibile ai temi della difesa del contratto nazionale e della vicenda Fiat. Il segretario si esprime in seguito all’accordo che ha esteso il modello Pomigliano a tutto il Gruppo FIAT, ma continua a denunciare una discriminazione a danno dei suoi iscritti nello stabilimento di Pomigliano.

Fiat firma l’accordo per il nuovo contratto

 Fiat e sindacati sono finalmente giunti ad un accordo, con il via libera di Fim, Uilm, Fismic, Ugl e l’assenza della Fiom, é stata firmata l’intesa per il contratto del gruppo, che interessa 86.000 dipendenti in tutto il nostro Paese. All’ultima fase del negoziato la Fiom non ha voluto prendere parte: non ha condiviso l’impegno a raggiungere l’intesa. La Fiat ha confermato tutti gli investimenti per ‘Fabbrica Italia‘ e il vincolo a rimanere sul territorio nazionale. Buone notizie per i dipendenti: il contratto che avra’ la durata di un anno e si applica agli 86mila lavoratori dei circa 60 stabilimenti del gruppo in Italia tra Fiat e Fiat Industrial, dal 2012 è stato fissato un premio di risultato di 600 euro (da corrispondere nella stessa misura anche a chi ha subito lunghi periodi di cassa integrazione), uno scatto ulteriore di anzianità per tutti gli addetti, un aumento reale della paga base.

Accordo tra Fiat e lavoratori quasi concluso

 Non si sono fermate neanche durante il ponte dell’Immacolata le delegazioni che hanno partecipato ai tavoli tecnici per la formulazione del “contratto collettivo specifico” che coinvolgerà 86mila lavoratori del gruppo Fiat. Il negoziato prosegue, con la lettura dei testi e l’accordo sembra in dirittura d’arrivo.  Ci sono ancora distanze importanti, come ha sottolineato Bruno Vitali, segretario nazionale della Fim, che indica la necessità di trovare ancora un accordo su trattamento di malattia, scatti di anzianità e straordinari. Dopo aver lavorato fino a tarda serata, il negoziato si è interrotto e i rappresentanti di Fiat si sono riuniti nelle ore successive per analizzare le osservazioni al testo sollevate da Uilm, Fismic, Fim, Ugl e Associazione Capi e Quadri Fiat. Nello stesso momento i segretari generali dei sindacati hanno continuato a lavorare sull’allegato al contratto sulla rappresentanza sindacale nelle fabbriche.

Termini Imerese, presidio permanente degli operai

 Mentre il ministero dello Sviluppo economico sotto la guida di Corrado Passera sta lavorando per trovare al più presto una soluzione sulla vicenda Termini Imerese, prosegue il presidio permanente dei metalmeccanici dello stabilimento che, ricordiamo, ha cessato definitivamente la produzione automobilistica giovedì scorso. Organizzato un tavolo riunito dal ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera al quale é stata convocata anche la Fiat, i sindacati, Dr Motor, Invitalia e Regione Sicilia, un incontro che potrebbe rappresentare una svolta per la vertenza dello stabilimento.

Fiat Termini Imerese chiude, operai disperati

 Ultimo giorno di lavoro per gli operai Fiat di Termini Imerese, da oggi inizia un lungo periodo di cassa integrazione fino al 31 dicembre, quando la fabbrica cesserà definitivamente le attività. Sconforto tra gli operai dello stabilimento che, dopo 41 anni, si appresta a chiudere i battenti. Grande la delusione per i lavoratori, i quali sono tristi e amareggiati, alcuni di loro si definiscono “malati terminali che aspettano tra pochi momenti che gli venga staccata la spina”. A Termini oggi rimane l’incertezza sul futuro, i lavoratori attendono la notizia che arrivi il nuovo proprietario, a cui la fabbrica andrà in proprietà, la Dr del costruttore di automobili Di Risio, che però non conta di riassumere tutti gli operai.

Fiat e Chrysler: entro il 2012 4,2 milione di auto vendute

L’AD di Fiat, Sergio Marchionne, nella mattinata di oggi è intervenuto presso la conferenza degli industriali britannici e non si è lasciato scappare l’occasione per parlare dell’ormai forte binomio FiatChrysler che in questi ultimi mesi sta dando parecchie soddisfazione a Marchionne. L’a.d. di Fiat ha dichiarato che entro il 2014 si riuscirà a raggiungere l’obbiettivo di 6 milioni di unità vendute, toccando i 4,2 milioni nel 2012, diventando così il quinto gruppo mondiale.