Il Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan vorrebbe intervenire sulle pensioni ma ad una condizione: mantenendo gli equilibri finanziari senza far si che i conti pubblici ne risentano.
fondi pensione
Pensione integrativa: solo 23% a previdenza complementare
Chi oggi ha dai 20 ai 25 anni, deve mettere in conto il fatto che tra una quarantina d’anni la pensione percepita, a parità di contributi versati dai propri padri, sarà decisamente più bassa. Per ovviare a questo problema servirebbe aderire ai fondi di previdenza complementare, ma i giovani sembra che non ne vogliano sapere e che, quindi, non stanno programmando a dovere il proprio futuro.
La crisi tocca anche i fondi pensione
Lo scorso anno sono diminuiti i rendimenti dei fondi pensione. Il dato é evidenziato dalla Covip (Commissione di vigilanza sui fondi pensione) e riguarda appunto
Tfr: fondi chiusi, aperti o PiP?
Per chi ancora non avesse ben chiaro cos’è il TFR e che cosa è cambiato con l’ultima riforma: il TFR è il Trattamento di Fine Rapporto, quella che comunemente viene chiamata liquidazione. Da qualche tempo a questa parte è possibile decidere come usare il TFR. la prima opzione è ovviamente quella di lasciarlo all’azienda, come previsto nella vecchia normativa. In alternativa è possibile destinare il TFR a dei fondi complementari cosicchè la liquidazione potrà andare ad integrare la pensione pubblica.
La terza opzione è invece offerta da banche ed assicurazioni. Quasi tutte le banche offrono fondi di pensione e fondi di investimento del gruppo a cui appartiene la banca. Quando uno va alla propria banca e chiede un consiglio su come destinare il proprio TFR è molto probabile che la banca consigli come soluzione il fondo del suo gruppo con evidente conflitto di interesse.
Stesso discorso vale per le assicurazioni, che possono proporvi dei PIP (piani individuali pensionistici) ma la scelta deve essere ovviamente valutata con attenzione. Le offerte che banche ed assicurazioni sono molte e variegate e non è facile orientarsi tra le diverse proposte.