Oggi I 4 grandi d’Europa, Italia, Francia, Inghilterra e Germania, si riuniscono per cercare di arrivare ad una soluzione comune ed univoca per cercare di uscire da questa difficilissima crisi finanziaria. Dopo la definitva approvazione del piano Paulson alla Camera dei rappresentanti, ora come suggerito da esperti, economisti e politici tocca all’Europa fare qualcosa per mettere al riparo il risparmio di milioni di cittadini. Fino ad ora il vecchio continente si è limitato a sporadici interventi di singoli paesi per salvare i primi istituti bancari cha hanno dovuto alzare bandiera bianca. La Bce d’altro canto con i limitati poteri a sua disposizione non ha potuto fare altro che immettere liquidità nel circuito interbancario, mossa che fino ad ora si è rivelata piuttosto inutile. Ma di un intervento comune deciso e risolutorio non se ne è nemmeno accennato. Alcune indiscrezioni parlano con insistenza di un piano Sarkozy da 300 miliardi per salvare quella decina di grandi istituti bancari a corto di liquidità, ma a quanto sembra la Germania ha subito opposto un fermo rifiuto a questa ipotesi.
Francia
In Europa è impossibile un piano Paulson, e questa crisi riporta in auge un nuovo protezionismo
Dopo l’approvazione del piano Paulson in Senato e la probabile approvazione oggi o domani del decreto anche alla camera dei deputati, il salvataggio da 700 miliardi del Tesoro Usa avrà finalmente avvio, riuscendo forse a dissipare i timori di crollo di tutto il sistema finanziario, minato ormai nelle sue fondamenta. Da più parti si chiede un intervento simile anche per l’Europa, e secondo alcune indiscrezioni la Francia starebbe lavorando proprio ad un piano del genere, da circa 300 miliardi di euro. Ma da quanto si apprende la Germania si sarebbe già duramente opposta a interventi di questa porata, preferendo interventi personalizzati e nazionali. La verità è che il vecchio continente non può fare un piano del genere per almeno tre motivi. Primo perchè non esiste come entità finanziaria sovranazionale, che dispone di un bilancio federale e che può perciò far fronte ad un intervento di tale portata.
In Francia il ministro Borloo propone bonus-malus per televisori, lampadine e computer
Il ministro dell’Ecologia francese Jean-Louis Borloo ha intenzione di avviare una rivoluzione fiscale. Il ministro ha proposto, infatti, di applicare il sistema del bonus-malus, tipico
La crisi dei consumi colpisce Carrefour
Carrefour, catena retail francese, crolla alla Borsa di Parigi, dopo i dati trimestrali. La società ha, infatti, annunciato vendite nel secondo trimestre per 23,7 miliardi