Movimenti ristretti negli ultimi tre giorni sull’S&P-MIB. Si presenta ora un’occasione interessante fornita dalla presenza di ben tre barre daily inside successive: i movimenti infatti degli ultimi tre giorni di contrattazione si sono svolti all’interno del range del 19 Dicembre compreso tra 19683 e 19008: i livelli forniti diventano interessanti da sfruttare su rottura degli stessi seguendo il mercato in direzione d’uscita. Lavorando su time frame daily può verificarsi un gap che salterebbe i livelli d’interesse. In tal caso, una corretta gestione della posizione può fornire soluzioni molteplici e adatte allo svilupparsi del movimento: ad esempio in caso di gap down al di sotto dei 19008 si può andare short con metà del capitale con il quale si intende operare, per poi immettere un ordine condizionato di sell limit proprio a 19008 per sfruttare la chiusura del gap e sfruttare un’eventuale discesa. Altrimenti, per un’operatività più prudente, si può immettere solamente l’ordine di sell limit sempre sullo stesso livello di interesse.
FTSE-MIB
Analisi Tecnica: L’S&P-MIB di medio periodo
Uno sguardo di medio periodo all’indice di bandiera mostra una situazione quanto più incerta che mai. L’ottava passata ha disegnato sul grafico weekly una candela inside, la prima di una lunga serie ad avere un range piuttosto ristretto. Quanto più la compressione dei prezzi sarà duratura, quanto più violento sarà il movimento che ne scaturirà: quindi se anche questa ottava non presenterà forti escursioni bisognerà definire il trading-range per considerare le rotture che avverranno. Per quanto riguarda gli swing sempre sul grafico weekly, attualmente è confermato il massimo relativo decrescente a 23300, che diventa allo stato attuale un punto di ingresso per operazioni di medio periodo rialziste nel qual caso venga superato. Da notare la probabile formazione di un nuovo punto d’ingresso definito da uno swing di massimo ancora incompleto posto a 20020: se nella settimana attuale (o nelle prossime) scenderemo al di sotto dei 18600 anche questo livello diventerà utile per ingressi long con un rischio contenuto.
Analisi Tecnica: minimo in vista per l’S&P-MIB
Rallenta la corsa verso i 20000 il nostro indice: dopo il rimbalzo al quale abbiamo assistito, le ultime giornate perdono di forza. Non siamo arrivati
Analisi Tecnica: importante il range compreso tra 20000-20346 di S&P-MIB
Confermato il minimo relativo crescente sull’SPMIB gia da Lunedì di questa settimana, l’indice si porta con la giornata di oggi a 19301 punti. Il nuovo
Analisi Tecnica settimanale dell’indice S&P-MIB
Non cambia lo scenario di medio periodo, che vede un nuovo minimo (o perlomeno un doppio minimo vicino a quelli gia segnati) entro la fine dell’anno, con massima estensione temporale per i primi di Gennaio. Sul grafico settimanale si registra una candela inside alla precedente, che mette a segno comunque un 6% di performance. Non si girano dunque i grafici a swing e il Main Trend nel medio-lungo periodo. In attesa di sviluppi, l’interesse si sposta nel breve periodo sul grafico daily.
Oscillazioni come quelle di settimana scorsa non riescono certo a far cambiare idea ai grafici: se ad ogni performance positiva oltre i 4 punti percentuali dovessimo credere che il fatidico rimbalzo stia prendendo luogo, allora saremmo cascati in errore almeno una decina di volte negli ultimi mesi. L’unico “salvagente” che ci viene in soccorso ai fini operativi, è una lettura quanto più obbiettiva dei trend del mercato indipendente dalle percentuali rosse o verdi che siano.
Analisi Tecnica: tengono i nuovi minimi sull’S&P-MIB
Giornata “leggermente” negativa quella di ieri (se paragonata alle precedenti oscillazioni ben più ampie degli ultimi periodi) sulle piazze europee, crollate nella seconda parte della giornata: l’SPMIB chiude con un ribasso di 218 punti (-1,14%), il Mibtel perde 120 punti indice mettendo a segno un -0,80%, mentre il Dax30 lascia sul terreno lo 0,07%.
Nonostante una serie di performance negative, negli ultimi 3 giorni stiamo assistendo ad una serie di minimi crescenti sui time frame veloci (15-60 minuti) che, insieme alla mancata perforazione al ribasso dei minimi realizzati il 21 Novembre sul nostro S&P-MIB, indica una fase di tenuta con annessa compressione dei prezzi dentro il range compreso tra 20346 e 18290. Ancora più importante è la non perforazione del canale viola disegnato sul grafico daily, quasi coincidente con il minimo del trading-range.
Analisi Tecnica: indice SPMIB a 18736 punti, ma non è ancora panico
Ad inizio anno una performance come quella di ieri sull’indice nostrano avrebbe meritato le prime pagine dei giornali (come in effetti è successo con il
Debole partenza per Piazza Affari. Giù le banche, bene Fiat e Geox
Partenza altalenante per Piazza Affari in linea con le altre borse europee che non sembrano influenzate dai buoni risultati ottenuti dai mercati asiatici. Sono attesi oggi i dati sui prezzi al consumo di novembre in Spagna e sui prezzi alla produzione di ottobre e sui prezzi al consumo provvisori di novembre in Italia. In Europa, inoltre, verranno pubblicati oggi i dati sull’inflazione e sul tasso di disoccupazione. A Milano sono positivi il Mibtel, con un rialzo dell’1,05% e le All-Stars che salgono dello 0,38%. Negativi, invece, l’S&P/Mib che, dopo una buona partenza, perde lo 0,12% e il Midex che ribassa dello 0,30%. Tra i titoli di Piazza Affari, apre in forte ribasso Stm le cui azioni, dopo l’annuncio dei tagli alle stime di ricavi per il quarto trimestre, stanno cedendo il 3,03%.
Analisi Tecnica e considerazioni generali su commodities, gold, petrolio
Ancora il terremoto non è finito per l’economia mondiale, ma forse il peggio sta passando. Troppo presto per avere certezze, ma sicuramente da un analisi multi-market l’elemento che più si fa notare è il raggiungimento di target per certi mercati, e segnali d’inversione per altri.
Il Bund ha raggiunto pienamente il proprio obiettivo naturale posto a 120,42. Intanto sui mercati delle commodities, il Gold sembra aver scelto una direzione dopo la tenuta del supporto a 733,04 dirigendosi verso gli 850. Anche il petrolio è giunto al suo target vicino ai 47-48 dollari per barile, e da questo momento potrebbe svilupparsi anche un rialzo (che successivamente vedremo come classificarlo, se inversione di tendenza o semplice rimbalzo).
E ancora, il Soybean Future ha rotto il triangolo al ribasso, quindi al momento il trend rimane negativo; insomma, dopo la bufera sembra che la nebbia si sta lentamente dileguando e gli operatori forse sono ora pronti a riprendere gli acquisti sui mercati azionari (visti i prezzi “scontati” di certe società). Ma ancora vi è una sorta di indecisione, conseguente alla paura di vedere nuovi affondi, che provocherebbero una nuova ondata di panico per la chiusura delle posizioni rialziste ancora in essere.
Piazza Affari: positivo l’avvio di seduta. Bene i petroliferi e le banche, risale Fiat
Apertura positiva per la Borsa italiana, spinta al rialzo dalle buone performances di Wall Street e delle borse asiatiche. Una boccata d’ossigeno, dunque, in seguito ai brutti risultati registrati nell’ultimo periodo a causa delle forti preoccupazioni suscitate dalla crisi economica internazionale. A Piazza Affari, in avvio di seduta, schizzano i principali indici con il Mibtel che sale del 4,88% a 16.733 punti e l’S&P/Mib che balza del 3,36% a 21.124 punti. Dopo i primi scambi, però, si ridimensionano i rialzi con il Mibtel che incrementa dell’1,91%, l’S&P/Mib che guadagna il 2,51%, il Midex che sale dell’1,83% mentre le All-Stars rialzano dell’1,46%. L’ottimismo dell’apertura potrebbe dunque trasformarsi in prudenza in tarda mattinata poichè sono attesi importanti dati economici che riguardano la Zona Euro ed in particolare la stima del Pil del 3° trimestre.
Piazza Affari vola in alto: raggiunta la prima resistenza
A livello settimanale l’indice SPMIB recupera i minimi del 2003: sarà importante chiudere sopra i 20346 la settimana corrente per allontanare almeno momentaneamente lo spettro di un nuovo minimo annuale da panico. L’importanza di questo grafico è stata indicata da Mr. Gann, che più volte nei suoi scritti ripete la valenza delle indicazioni scaturite dallo studio dei grafici weekly. È fondamentale quindi tenerlo sempre aggiornato indicando i massimi e minimi di periodo e assoluti, oltre ai livelli di resistenza e supporto sia statici sia dinamici.
Analisi settimanale dell’indice SPMIB e introduzione alla candela Marubozu
Ancora debolezza e contrasti in questa settimana di contrattazioni sull’indice SPMIB. Il grafico weekly disegna una candela senza upper shadow: Il prezzo di Lunedì mattina non è più stato visto nei giorni successivi, del resto la debolezza era stata annunciata con l’abbandono della trend-line blu da parte delle quotazioni e la discesa era quindi annunciata. Formato un nuovo minimo di periodo sulla statica di lungo in area 25400.
Sul daily, prendiamo la giornata di Lunedì per introdurre un nuovo concetto: la candela che vediamo rossa non presenta shadow: viene chiamata Marubozu. Vediamo in breve che indicazioni può darci.
Marubozu White (candela di colore verde): in un down-trend identifica un cambiamento di trend; in un up-trend segnala una zona di ipercomprato, alla quale può seguire un rintracciamento verso il basso da vedersi come ulteriore occasione di acquisto.
Il confronto tra l’azione ENEL e l’indice SPMIB mostra una divergenza
Chi esegue operazioni di trading su azioni (siano esse italiane o estere) tiene sempre sulla propria postazione di lavoro un grafico riportante l’andamento dell’indice di riferimento dell’azione stessa. Nel caso specifico, studiando il grafico di ENEL, risulta interessante sovrapporre la stessa con l’indice SPMIB. Dal confronto si rilevano molteplici informazioni:
A partire dal 2003 arrivando fino ad Agosto 2007 entrambi i grafici hanno avuto un andamento praticamente identico: massimi e minimi quasi sempre creati in sintonia, poche differenze quindi tra i due.
Dall’Agosto 2007, fino al 12 Dicembre 2007 si nota invece una prima anomalia importante: mentre per l’indice italiano più importante iniziava una serie di massimi decrescenti (serie ancora oggi in corso fino a prova contraria) per ENEL si sono visti massimi assoluti intorno agli 8 euro per azione.
Unicredit: livello critico nonostante il recupero, acquisti ad alto rischio
Giornata di ossigeno per gli azionisti di Unicredit: il titolo infatti recupera pienamente il disastroso ribasso del 30 Settembre mettendo a segno un 12,22% chiudendo