Dopo più di 200 anni di storia il New York Stock Exchange dice addio alla sua indipendenza. Prevale così la nuova legge dei mercati che vuole un maggiore consolidamento delle borse globali nelle mani di pochi grandi gruppi. Così il Nyse Euronext viene acquistato dall’Ice (IntercontinentalExchange), il colosso dei mercati future (materie prime e petrolio) per una cifra pari a 8,2 miliardi di dollari. L’offerta di Ice per il simbolo di Wall Street è pari a 33,12 dollari per azione, che incorpora un premio del 37,7% rispetto alla chiusura di due giorni fa.
Futures
L’Italia piegata dai derivati di Morgan Stanley
Il 3 Gennaio scorso Morgan Stanley ha fatto sapere di aver tagliato la sua posizione “netta” verso l’Italia di 3.4 miliardi di dollari, ed anche se la notizia è passata in secondo piano, la rilevanza è estremamente alta. Sembra infatti che l’Italia negli anni ’90 si sia esposta pesantemente nel mercato dei derivati e le operazioni ancora in corso non abbiano dato i risultati sperati.
I derivati possono essere di tipi estremamente diversi e l’esposizione cambia radicalmente a seconda dei prodotti che si considerano. Le opzioni in acquisto ad esempio hanno un rischio esattamente opposto alle pericolose vendite, così che ancora diversa è l’esposizione per chi tratta in futures, sia che siano con sottostanti reali sia che siano di tipo finanziario (come il futures sul Bund).
Previsioni prezzo Succo d’Arancia 2012
Tra le scende cinematografiche dedicate al mondo della Borsa, una è in particolare ricordata con piacere da chiunque (anche da parte di chi, di Borsa, non vuole sentir parlare); la famosa speculazione ribassista sul Succo d’Arancia di “Una Poltrona per Due“, classico film di Dicembre che regolarmente la TV Italiana propone durante la magica notte di Natale. Non fosse per questo motivo forse, non tutti sarebbero a conoscenza del fatto che tra i futures più trattati del mondo delle commodities abbiamo proprio il succo d’arancia, che come altre è regolamentato nell’ICE e conta innumerevoli derivati.
Famose sono le commodities per la loro ciclicità e sicuramente il succo d’arancia non è da meno; alti e bassi si susseguono con range estremamente ampi che la sciano spazio ad operazioni di brevissimo come di lungo periodo, escludendo il lunghissimo visto che bene o male la durata delle operazioni non è mai più di 1-2 anni.
Perchè i futures sono pericolosi?
Di solito quando ci si riferisce ai derivati scatta subito l’allarme in testa agli investitori con basso profilo di rischio; secondo i media infatti questi sono strumenti finanziari ad alto rischio, fortemente speculativi e dedicati ad operatori specialisti che cercano il maggior profitto nel minor tempo possibile a fronte, appunto, di un grande rischio.
La realtà dei fatti è un po’ diversa; per definizione i derivati sono semplicemente strumenti il cui prezzo “deriva” appunto dall’andamento di altri strumenti finanziari detti sottostante. Una delle caratteristiche è quella di avere un grande effetto leva. Questa caratteristica fa’ pensare che si possano usare anche con capitale ridotto, in realtà non è così ed è questo uno dei motivi per cui chi decide di negoziarli presto rimane senza soldi sul conto corrente; il fatto che venga richiesto solo un margine a garanzia per la negoziazione, non vuol dire che non si debba avere un capitale adeguato.
Piazza Affari: Fib prossimo alla parità
La giornata di oggi inizia con un’apertura in gap-down, subito recuperata nelgiro di un’oretta scarsa di contrattazioni, e prosegue con il raggiungimento millimetrico della SuperTrend dove si gioca la partita del pomeriggio; il superamento della stessa (ora a 17500 punti) aprirà le porte per un close positivo per l’eventuale ripartenza del tracy+1 nuovo che tarda ad arrivare.
Piazza Affari: Fib oltre gli indicatori
Il derivato italiano raggiunge e supera la media mobile a 200 ore del grafico di breve periodo, dove gli indicatori veloci erano già positivi dall’inizio della giornata di Mercoledì scorso; è ormai certo che la partenza dell’intermedio sia avvenuta in perfetto orario dal minimo del 27 Giugno e sia ora nella seconda metà del primo settimanale.
Analisi Tecnica: Bund in rialzo grazie all’azionario
L’indecisione sul Mercato azionario e la correzione veloce sono state anticipate dalla salita del Bund, dove gli investitori di breve si sono rifugiati vista la bontà dei segnali tecnici; l’andamento al di sopra della media mobile a 200 ore che accompagna le contrattazioni dal 18 Aprile 2011 continua a dare segnali positivi ad ogni ritracciamento.
Analisi Tecnica: crolla il Crude Oil
Crollo verticale per il Crude Oil che in una sola giornata (quella di Giovedì scorso) ha perso più di 9 punti per ogni contratto prendendo
Analisi Tecnica: tre tempi sul tracy+1
Il ciclo bi-settimanale (o tracy+1 secondo Hurst) mostra finalmente la sua vera forma che riprende i classici canoni di un ciclo chiamato a “tre tempi”;
Analisi Tecnica: recupera il Fib, ma non è inversione
Il Fib recupera terreno velocemente, sulla scia del gap-up messo a segno dall’Eurostoxx un ora prima dell’apertura di Piazza Affari; a sorpresa però la SuperTrend
Analisi Tecnica: Crude Oil oltre la dinamica
Per la seconda volta il prezzo del Petrolio supera la dinamica rialzista di forza dopo aver rimbalzato appena sotto i 100 $; la situazione tecnica
Analisi Tecnica: Fib inverso ad Euro/Dollaro
L’andamento scollegato tra i Mercati continua a rendere difficile il trading sui prodotti offerti dai broker di CFD; avere una serie di quotazioni in tempo
Analisi Tecnica: crolla il Fib ma tiene l’Eurostoxx
Scende velocemente il derivato Italiano che si porta sotto al supporto 21570 per arrivare nella stessa candela oraria sotto a 21370 senza lasciare spazio di
Analisi Tecnica: avvio di ottava inside
Avvio di ottava inside per il Mercato Italiano che apre dentro i limiti definiti dalla giornata di Venerdì scorso per rimanerci almeno in queste prime