Come avevamo evidenziato pochi giorni fa, le negoziazioni per la fusione Glencore – Xstrata sono oramai giunte al termine, con un braccio di ferro che rischia di esasperare le rispettive posizioni. In particolare, stando alle novità emerse nelle ultime ore, pare che la società svizzera Glencore non intenda migliorare i termini e le condizioni finanziarie dell’offerta di fusione con il big minerario Xstrata. Glencore avrebbe pertanto ribadito che la proposta di 36 miliardi di dollari sarebbe l’offerta finale e conclusiva.
Glencore
Fusione Glencore – Xstrata rimandata
Ha subito un rinvio l’assemblea che avrebbe dovuto dare il via libera all’integrazione tra la Glencore e la Xstrata. Sul fronte della decisione dell’operazione di fusione tra le due multinazionali sembra esser stato decisivo l’intervento oppositivo della Qatar Holding, che ha preceduto una nuova offerta da parte del gruppo acquirente, che ha proposto 3,05 nuove azioni per ogni titolo Xstrata, e il proprio amministratore delegato, Ivan Glasenberg, come guida della nuova realtà.
L’operazione di fusione tra le due grandi società non è pertanto stralciata, ma solo rinviata nel tempo. Glencore e Xstrada, con l’obiettivo di creare il maggior colosso nel settore del commercio delle materie prime, hanno infatti scelto di prendersi una nuova pausa di riflessione, indotta dall’assemblea degli azionisti di Glencore (incorporante), convocata ieri a Zugo, in Svizzera, e produttrice del rinvio della decisione.
Fusione Glencore – Xstrata
Una nota congiunta tra la Glencore e la Xstrata ha dato ufficialmente il via alla procedura di fusione “tra pari” che porterà le due società ad unirsi in un matrimonio che le porterà a creare un colosso delle materie prime valutato (in termini di capitalizzazione di mercato) almeno 69 miliardi di dollari. Una opportunità definita “unica” dal nuovo top management della società, e che potrebbe rappresentare una delle operazioni straordinarie sul capitale più importanti dell’anno sul panorama europeo azionario.
Nella nota che accompagna l’ufficialità dell’operazione, si legge la volontà di creare un grande operatore, “pienamente integrato nella catena produttiva delle materie prime, dall’estrazione e la lavorazione, dallo stoccaggio, il trasporto e la logistica fino al marketing e alla vendita”. La fusione avverrà attraverso lo scambio azionario: gli azionisti di Xstrata riceveranno infatti 2,8 azioni di nuova emissione, rappresentative del capitale sociale di Glencore, per ogni titolo posseduto.
Sunday Telegraph: fusione in vista tra Glencore e Xstrata
Si stanno muovendo dei passi decisivi per quel che riguarda la fusione tra Glencore International, la multinazionale svizzera attiva nella commercializzazione di prodotti derivanti da