Continuiamo a monitorare da vicinissimo il nostro indice italiano: la delicatezza dei livelli sui quali ci stiamo muovendo, merita un’attenzione particolarissima. La giornata di ieri Giovedì 30 Ottobre ha disegnato sul grafico un’altra potenziale Doji: le contrattazioni sono iniziate a 20734 e si sono concluse a 20768, due valori molto vicini che disegnano sul grafico daily un body ridottissimo, quasi inesistente. La differenza rispetto alla Doji del 27 Ottobre, è la posizione: non trovandosi ad un bottom (o ad un top) di un movimento importante, l’operatività su violazione dei livelli estremi (21238-20418) è estremamente sconsigliata.
indici
S&P-MIB: possibili giornate di “respiro” per le azioni del paniere
Giornata che mette in contrasto Piazza Affari con il resto del Mondo quella di ieri: mentre su tutti i mercati si respira una nuova aria
Indici: S&P500 ancora nel range 1050-840
Il tading-range presente sull’indice SP500, segnalato nella precedente analisi, non è ancora stato violato in nessuna delle due direzioni: persiste quindi l’indecisione che si riflette
Analisi settimanale SPMIB: raggiunti i target al ribasso
Con la chiusura della giornata di oggi si conclude la formazione della nuova candela weekly sul grafico settimanale dell’SPMIB: l’apertura di Lunedì 20 a quota 22245 non ha fornito segnali negativi e per ben 2 giornate si sono creati i presupposti per concretizzare l’inversione di breve: ipotesi smentita come vedremo successivamente. Tornando al weekly, diventa importantissima invece la chiusura di ottava a 19879: come si vede dall’immagine ci siamo portati al di sotto della linea rossa (i minimi del 2003) il che presuppone la continuazione del trend negativo nel medio-lungo periodo. Da osservare la situazione dell’RSI che registra una situazione di forte ipervenduto a livello settimanale, che in un modo (lateralizzazione e compressione dei prezzi) o nell’altro (parziale ripresa delle quotazioni) dovrà scaricarsi. Non è quindi il momento opportuno per investimenti da “cassettisti” in quanto potremo si assistere ad una ripresa delle quotazioni, ma il trend di medio-lungo periodo rimane assolutamente negativo.
SPMIB: triangolo in formazione, nuovi livelli e target
Si parlava il giorno 18 Ottobre di un possibile rimbalzo dell’indice italiano SPMIB. Tale ipotesi, non è stata al momento concretizzata, ma nemmeno smentita. Vediamo immediatamente perché partendo dall’analisi del grafico weekly: a metà dell’ottava corrente la candela weekly risulta essere “inside” alla settimana precedente, quindi nessuna indicazione se non di parziale tenuta dei livelli gia indicati su questo tipo di grafico: la mancata violazione del livello posto a 20250 lascia ancora sperare in un rimbalzo importante diretto verso i 26000 punti circa.
Passiamo dunque al daily aggiornando le candele delle giornate trascorse dall’ultima analisi pubblicata: si parlava nel week-end scorso della possibile tenuta e ripresa dei prezzi, smentita solamente dall’attraversamento al ribasso della trend-line blu indicata sul grafico.
Ancora segnali positivi per il Dow Jones Industrial Average
Nel precedente articolo dedicato al Dow Jones si parlava di quanto fosse importante aggiornare costantemente le analisi: la volatilità estrema alla quale ci siamo dovuti abituare nell’ultimo periodo rende indispensabile osservare molto da vicino ogni singola giornata di contrattazione per ricavarne tutti gli elementi possibili.
Dopo soli 2 giorni di contrattazione dall’ultima analisi pubblicata, nella quale si ipotizzava una possibile tenuta dei livelli di supporto, assistiamo infatti ad un ulteriore segnale rialzista di notevole importanza: la gia citata Candela Marubozu appare nel grafico giornaliero del DJIA (Dow Jones Industrial Average) nella seduta di Lunedì 20 Ottobre. Ma andiamo con ordine.
Nella giornata di Venerdì 17 Ottobre, ultima seduta dell’ottava passata, le contrattazioni aprono alle 15:30 (ora italiana) a 8975,35 (prezzi molto vicini alla chiusura del giorno prima): successivamente assistiamo ad una forte salita delle quotazioni fino al massimo intraday creato a 9281,12. Da questo livello sono iniziate le prese di profitto degli operatori che hanno spinto l’indice a formare il minimo intraday ben sotto l’apertura della stessa giornata (8718,25). La seduta si è conclusa a 8852,22 formando una candela di colore rosso con l’upper shadow di lunghezza doppia rispetto alla lower shadow. Tale formazione presupponeva una dominanza momentanea dei venditori.
Analisi Tecnica dell’indice S&P 500: attenzione al trading range
Negli ultimi anni acquista sempre più importanza l’indice S&P 500. Gli operatori concordano nell’affermare la rilevanza di tale indice a livello mondiale, capace di infondere il proprio sentiment anche ai mercati oltreoceano. Mai come ora è quindi necessario tenerlo monitorato per individuare segnali di continuazione o inversione della tendenza, segnali che possono riversarsi anche nelle nostre piazze Europee.
Dal massimo di Ottobre 2007 a 1576,09 è iniziata la correzione ancora in corso fino a 940,55 punti: tale correzione non ha dimostrato fin’ora segnali d’inversione: pertanto nel medio periodo anche su questo indice ogni rialzo è da considerare come nuova occasione di vendita, fino a che non si avranno forti segnali d’inversione.
Proprio nelle ultime sedute però è stato violato un importante supporto, subito recuperato dalle quotazioni: stazioniamo ora intorno a tale livello che acquisisce sempre più importanza. L’alta volatilità ha creato una serie di candele dal body pronunciato che sembrano definire un trading range compreso tra 1046 e 841.
Prove di rimbalzo sull’indice Dow Jones
La volatilità dei mercati mondiali è ai massimi di sempre, è quindi necessario aggiornare spesso la situazione sul quadro daily degli indici mondiali più importanti
La resistenza a 9800 ferma l’euforia sul Dow Jones
L’analisi del 14 Ottobre ipotizzava la fine dell’allungo verso area 9800: tale livello è stato visto in giornata e come si diceva ha avuto una
Dow Jones sui livelli del 2003: il quadro resta attualmente negativo
L’indice Dow Jones rimane impostato negativamente dal punto di vista grafico. Anche gli Americani sono tornati a rivedere i prezzi del 2003 con il ribasso
SPMIB: dopo le giornate di bufera siamo in prossimità del primo supporto
La negatività senza precedenti a cui abbiamo assistito negli ultimi giorni era stata annunciata dalla candela Marubozu formata precedentemente sul grafico daily. Il target previsto
Mercato auto agosto 2008 -26,4%
Fiat salva la faccia al mercato dell’auto, il marchio italiano si difende a colpi di vendite e di immatricolazioni e senza nessun timore della recessione economica non frena il suo crescere dal 1996.
Mentre il mercato delle auto affonda, seminando panico tra gli analisti ed i consulenti finanziari, Fiat Group Automobiles, grazie alla sua forte campagna di promozione tra prezzo e qualità e nuove vetture come la cinquecento riesce ad immatricolare 25.500 vetture ottenendo una quota del 33,1 per cento. Le immatricolazioni totali hanno registrato un calo del 26,42% a 77.156 unità contro 104.857 dell’anno 2007. I dati del ministero dei Trasporti comunicano che nei primi otto mesi le auto immatricolate sono state 1.531.598, in calo del 12,4% rispetto allo stesso periodo del 2007. Nel mese di agosto i passaggi di proprietà delle auto sono stati di 238.695 unità, con un negativo del 15,10% rispetto al 2007, furono registrati 281.137 trasferimenti di proprietà. Fermo restando che i guadagni maggiori sono stati per i titoli dell’auto (Stoxx del settore + 1,7%), quelli che dall’inizio dell’anno più hanno sofferto il rincaro energetico.
Piazza Affari: dopo due giorni di rialzi torna il segno negativo
L’indice Mibtel termina nella giornata di ieri con un +0,72%, a 25.582 punti, mentre l’S&P/Mib sale dello 0,81% e l’All Stars dello 0,87%. Bene in
Analisi fondamentale: storia e prospettive di un’azienda (parte prima)