La Bce ha diramato il suo bollettino di dicembre e nonostante tutto le notizie sembrano essere confortanti: secondo l’istituto centrale europeo l’espansione economica nell’area continua, è abbastanza forte ed è generalizzata in tutti i paesi e settori di appartenenza.
inflazione
Debito pubblico ed inflazione salgono
Il debito pubblico raggiunge un nuovo record a marzo e l’inflazione continua a salire ad aprile: entrando nello specifico dei dati di Bankitalia è possibile scoprire come l’indebitamento delle amministrazioni pubbliche è stato pari a 2.260,3 miliardi, in aumento di 20,1 miliardi rispetto a febbraio.
Istat, inflazione gennaio sale all’1%
L’inflazione a gennaio sale all’1% nel dato generale con dei veri e propri picchi per ciò che concerne alcuni comparti come quelli di frutta e verdura. E’ l’Istat a diffondere i dati, obbligata a rivedere al rialzo le stime preliminari che si fermavano allo 0,9%.
L’inflazione torna a salire: +0,9%
Le famiglie pagheranno 342 euro in più all’anno per le spese correnti, ma questo è il dato più alto da tre anni a questa parte.
BCE, tassi bassi ancora a lungo
I tassi rimarranno bassi ancora a lungo. E’ questo ciò che ha reso noto la BCE, la Banca Centrale Europea. Pubblicando il suo bollettino economico l’istituto sottolinea infatti che si tenterò di guardare oltre l’inflazione misurata sullo Iapc fino a che le prospettive per la stabilità dei pressi saranno valutate come temporanee e senza applicazioni.
Istat, inflazione in ripresa
L’Istat ha confermato le sue previsioni circa l’andamento dell’inflazione, che a gennaio è scesa dello 0,2% su base mensile, mentre è aumentata dello 0,3% su base tendenziale. Si vede dunque un piccolo rafforzamento della dinamica annua dei prezzi, se si considera che a dicembre era +0,1%.
Deflazione, torna lo spauracchio in Italia
L’Italia rimane a pochi centimetri dalla deflazione malgrado i leggeri segnali di ripresa su base annua. A gennaio, infatti, i prezzi sono cresciuti dello 0,3% in confronto al 2015, ma rispetto a dicembre si registra un calo dello 0,2%.
Le conseguenze per i consumatori di un’inflazione bassa
L’inflazione nel mese di luglio è scesa allo 0,1% dallo 0,3% di giugno toccando il livello più basso da agosto 2009. Lo dice l’Istat nei
Inflazione, in Italia rallenta ancora a Giugno
Si è registrata ancora una nuova frenata dell’inflazione nel mese di giugno: l’indice nazionale dei prezzi al consumo al lordo dei tabacchi, è salito nel
Draghi rassicura gli investitori sull’Italia
Nella consueta conferenza stampa a commento delle decisioni di politica monetaria della Banca Centrale Europea, il governatore Mario Draghi ha rassicurato gli investitori internazionali sul processo di rifome e di risanamento delle finanze pubbliche in atto nei paesi membri dell’area euro. Draghi si è chiaramente soffermato sulla situazione dell’Italia. Draghi ha affermato che “in Italia l’aggiustamento fiscale proseguirà” perché è come se fosse inserito “il pilota automatico”. Insomma, secondo il banchiere italiano non ci saranno problemi in Italia nonostante l’impasse politica.
Lettonia chiederà di entrare nell’euro
L’area euro potrebbe ben presto arricchirsi con un nuovo paese membro. Il nome non è altisonante, ma fa effetto vedere uno Stato chiedere l’adesione all’unione monetaria più discussa degli ultimi dieci anni e che secondo alcuni analisti finanziari non è ancora completamente al riparo dal rischio di break-up. Ad andare controcorrente è la fiduciosa Lettonia, piccolo Stato europeo che in passato apparteneva all’URSS. Il governo di Riga presenterà martedì prossimo la formale richiesta di adesione all’euro alla Commissione UE e alla Bce.
Italia ripresa economica solo dal 2014
Secondo la Commissione Europea, l’Italia tornerà a crescere solo a partire dal 2014 mentre quest’anno resterà ancora in recessione. Infatti, la stima sul pil italiano per il 2013 è a -1%, ovvero una recessione più profonda rispetto alla precedente stima di -0,5%. Nel 2014, invece, arrriverà la tanto agognata crescita, con un rialzo frazionale del prodotto interno lordo stimato a +0,8%. Per quanto riguarda, invece, lo scorso anno, la flessione del pil è stimata a -2,2%, a causa del crollo della domanda interna e delle importazioni. E’ cresciuto, invece, l’export nei paesi non-Ue.
Oro è arrivato il momento di vendere?
Il nuovo anno non è iniziato nel migliore dei modi per l’oro, che da inizio 2013 segna una performance negativa del 6,7%. Stamattina le quotazioni del prezioso metallo giallo sono scese sui minimi più bassi da luglio scorso, toccando quota 1.555 dollari l’oncia. A inizio anno l’oro valeva più di 1.660 dollari e sul finire di gennaio aveva sfiorato quota 1.700 dollari l’oncia. I massimi storici di 1.921 dollari, toccati nel settembre del 2011, sono sempre più lontani e molte banche d’affari iniziano a rivedere al ribasso le loro stime sul metallo.
Tasse troppo alte in Europa secondo Draghi
Il governatore della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ha dichiarato ieri in un’audizione al Parlamento europeo che il risanamento dei conti pubblici sta avendo un impatto positivo anche sul difficile finanziamento delle imprese che ormai sta diventando la sfida più importante per l’Eurotower. Il banchiere italiano ha affermato che nella prima parte dell’anno l’economia europea resterà debole, ma è attesa una graduale crescita a partire dalla seconda metà dell’anno. Draghi ha sottolineato che il 2013 è iniziato con un quadro più stabile, grazie alle riforme promosse dai governi nazionali.