Generalmente il termine spread viene usato per definire la differenza tra il valore di bid e quello di ask presente nel book di negoziazione di uno strumento finanziario. Quando si parla di spread trading invece, la differenza che viene indicata con lo stesso termine è riferita allo scostamento di prezzo tra 2 strumenti diversi. Ad esempio: la differenza di prezzo tra il contratto future con scadenza Dicembre 2008 sull’indice SPMIB e la differenza del future con scadenza Marzo 2009 presenta uno spread variabile, che aumenta e diminuisce in base a diversi fattori (volatilità, volumi di scambio, ma soprattutto aspettative degli operatori).
Il trading sullo spread dei contratti, prevede di sfruttare l’oscillazione tra i due contratti (che varia di continuo in un range piuttosto ristretto generalmente): si tratta quindi di un trading non direzionale, in quanto la tendenza dello strumento sottostante può essere al rialzo o al ribasso, ma in ogni caso non condiziona i guadagni e le perdite delle posizioni in spread: l’unico fattore da controllare è la differenza di prezzo tra i due.