Analisi Tecnica: Commodities indecise quanto gli indici

 Nuovo periodo di incertezza per i mercati mondiali, con gli indici che “non sanno” se ripartire o no, almeno per ossigenare i prezzi ed evitare la catastrofe. Sulle commodities, il sentiment è pressoché uguale:
primo su tutti il future Soybean, che mette a segno un nuovo attacco alla statica a 964 perforandola in chiusura daily di qualche punto, e dopo la realizzazione di un massimo decrescente sembra volgere al peggio il quadro generale per questo derivato: per chi fosse liquido, è bene rimanere tale fino a nuove importanti indicazioni. Il mercato ha bisogno di trovare riscontri nei volumi, prima di definire le intenzioni e consentire un ingresso a basso rischio.
Il petrolio dalla sua parte, dopo aver mancato il target ribassista a 29 dollari ha recuperato velocemente i 47 ma non è riuscito a confermare la rottura rialzista: si sta sviluppando una fase laterale, quindi porre attenzione alla fuoriuscita al fine di individuare la nuova onda che spingerà i prezzi in direzione con probabile aumento della volatilità.

Fiat e Chrysler, ecco l’accordo. Mentre Sarkozy termina il “piano auto”

 Come anticipato, è arrivata la firma tra Fiat e Chrysler: una lettera d’intenti non vincolante per la creazione di un’alleanza strategica globale.  Il contratto vero e proprio è previsto per aprile: questo, dopo che la casa automobilistica americana fondata nel 1925 avrà ottenuto dal Tesoro l’approvazione del suo piano di risanamento.

Un accordo che, però, non ha influenzato positivamente l’andamento della Borsa: dopo un rialzo iniziale, il titolo Fiat è stato spinto ai minimi storici: -1,34% a 4,42 euro.
L’accordo non presenta novità rispetto a quanto trapelato in questi giorni frenetici per le due aziende: Chrysler, oltre ad avere accesso alla rete di distribuzione Fiat, si vedrà fornire dagli italiani licenze per usare piattaforme per veicoli a basso consumo, motori, componenti e trasmissioni, e li potrà adattare  alle proprie esigenze e produrre nei propri impianti.

Advertising online in crescita: sconfiggere la crisi economica investendo in pubblicità

 Tempi di crisi? Non solo, o non sempre. La recessione è realtà, la recessione avanza. Cassa integrazione e disoccupazione aumentano, in Italia. I consumi si arrestano, e i saldi in corso vivono di analisi contrastanti. Insomma, la situazione non è rosea.

Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente dell’Upa, l’organismo associativo costituito dalle principali Aziende industriali, commerciali e di servizi che investono in pubblicità, col pessimismo non va d’accordo, anzi.

Nelle prime due settimane di dicembre, Mediaworld ha venduto 20 mila televisori a schermo piatto da 42 pollici. Vuol dire che la gente trascorre più tempo in casa davanti alla tv. Questa è un buona notizia per chi comunica attraverso questo mezzo. Inoltre, nel 2008 gli acquisti su Internet sono raddoppiati. Il regalo di Natale, perciò, si è comprato anche online. E questa è un’ opportunità per quella stampa che fa sinergie con la rete

Analisi Tecnica: future Bund e il nuovo canale

 Dopo gli sviluppi sul future Bund quotato all’Eurex è necessaria una revisione dell’analisi con la rilevazione di un nuovo canale di resistenza/supporto.

Come da immagine (che rappresenta il future Bund continuo a barre giornaliere) si nota come sia stato superato il livello naturale posto a 123,99 ed ora i prezzi si stanno consolidando al di sopra di esso. Più tempo staziona sopra il livello, più il supporto diventa decisivo.

Prossimo livello naturale al rialzo è posto a 127,73 quindi non molto distante dai prezzi attuali: il livello probabilmente poteva gia essere raggiunto se non fosse per il nuovo canale verde che ha opposto resistenza sul grafico. Quest’ultimo passa ora per 125,90 e un suo superamento consentirebbe al Bund il raggiungimento dei sopra citati 127,73.

Al contrario, un ritorno al di sotto dei 123,99 favorirebbe la discesa fino a 121,60 prima e 120,50 poi.

Attualmente nonostante il trend sia impostato fortemente al rialzo, le probabilità maggiori sono quelle di un rintracciamento, fino a portare l’RSI verso i 50: nonostante un’operazione short risulterebbe controtendenza, in questo caso l’entità del rintracciamento consentirebbe un’entrata profittevole dal punto di vista del rapporto rischio/guadagno.

Per l’economia della Gran Bretagna il 2009 è a rischio tracollo

 L’economia britannica potrebbe calare del 2,9% nel 2009, registrando la perfomance peggiore dal 1946. E’ questa l’ultima terrificante previsione di alcuni analisti sui risultati dell’economia del Regno Unito. Le misure promosse da Gordon Brown per far fronte alla crisi economica potrebbero perciò aver bisogno di nuovi interventi all’inizio dell’anno. Malgrado le esportazioni dovrebbero essere favorite dalla grande svalutazione della sterlina, che è ormai vicina alla parità con l’euro, si teme che i consumi all’interno del paese potrebbero avere un ulteriore peggioramento, dopo che diverse grandio catene di magazzini hanno registrato vistosi cali nelle vendite di Natale. Uno dei principali problemi poi riguarda il calo degli investimenti che secondo alcuni istituti di ricerca potrebbero avere un calo del 15% nella prima meta del 2009.

ETF al microscopio: la diversificazione a portata di click

 Negli ultimi anni sono stati immessi sui mercati nuovi strumenti finanziari, dalle condizioni vantaggiose e dall’utilizzo semplice: gli ETF.
In cosa consistono? Innanzitutto, l’acronimo sta per Exchange-Traded Fund e si tratta di strumenti che replicano il valore di un mercato sottostante.
Senza entrare nella terminologia specifica, e in complicate digressioni, analizziamo direttamente la sostanza, ovvero il loro funzionamento:
l’investimento diretto nei mercati mondiali può diventare particolarmente oneroso in termini di commissioni, piattaforme, conti titoli, e considerando che non tutte le banche sono in grado di offrire un “parco” di strumenti adeguato ad una strategia che richiede una forte diversificazione del capitale investito, i problemi iniziano a diventare esagerati.
Gli ETF vengono in soccorso ai clienti desiderosi di attuare una strategia diversificata a livello globale, offrendo la possibilità di agire direttamente su strumenti che replicano alla perfezione i loro sottostante alle seguenti condizioni: