Progetto ENI a Marghera: investimenti per le centrali

A pochi giorni dall’aver siglato un memorandum d’intesa con l’Egyptian Natural Gas Holding Company e con l’Egyptian Electricity Holding Compagny , Eni ha presentato ieri a Marghera il progetto ‘Master Plan’ della Raffineria di Venezia, un impegno volto al rilancio dell’area industriale di Porto Marghera. Eni intende rimodulare alcuni impianti che, grazie all’utilizzo di tecnologie più avanzate, modificheranno la produzione degli oli pesanti in prodotti di elevata qualità, ovvero kerosene e gasolio a bassissimo contenuto di zolfo. L’intervento consentira’ anche di rifornire il Triveneto in tempi piu’ rapidi, con maggiore sicurezza e minore impatto ambientale; vi saranno infatti 41 navi in meno all’anno (-19%) che arriveranno nella laguna di Venezia e 3.000 autobotti (-12%) in circolazione sulle strade locali oltre la diminuzione delle emissioni in atmosfera (-23% polveri e -11% di ossido di zolfo).

Google il marchio più potente, seconda General Electric, terza Microsoft

La ricerca Brandz Top 100 Powerful Brands, presentata lunedì a Londra e stilata da Millward Brown Optimor, società del gruppo Wpp, in collaborazione con il Financial Times stila la classifica dei 100 marchi più potenti del mondo: il primato, per il secondo anno consecutivo, spetta Google con un valore di circa 86 milioni di dollari. Seconda classificata General Electric con 71 milioni di dollari e terza Microsoft con un valore del marchio stimato in 70 milioni di dollari. A livello complessivo, si legge nella nota, il valore aggregato dei 100 brand in classifica è aumentato del 21 per cento nell’ultimo anno (e del 33 per cento rispetto al 2006), raggiungendo quota 1.940 miliardi di dollari.

Conviene sposarsi?

Secondo un’indagine di Federconsumatori il matrimonio e’ sempre piu’ costoso: oggi una cerimonia costa almeno 27 mila euro, 40% in piu’ rispetto al 2001. E chi non si accontenta puo’ arrivare a spendere fino a circa 48 mila euro. Il pranzo nuziale costa circa 10 mila euro. Per l’abito e il velo la sposa spende da un minimo di 2.500 fino a 5.000 euro; lo sposo fino a 2.000; la torta nuziale: va da 300 a 600 euro. Il totale può variare da 27.000 a 48.000 euro. Per chi poi non si accontenta e vuole fare le cose in grande, la spesa può benissimo supoerare i 50.000 euro. L’indagine, condotta dall’associazione a ridosso della stagione dei matrimoni, prende in esame le “principali voci di spesa necessarie”, cioè quelle immancabili per il fatidico ‘sì’.Un bell’investimento che gli sposi, e le famiglie, affrontano spesso facendo dei sacrifici. Ma lo fanno volentieri convinti, almeno al momento del sì, che la prima volta sarà anche l’ultima.

Crescita Eurolandia: Bce lascia invariati i tassi

Nel 2008 la domanda sia interna che esterna dovrebbe sostenere il protrarsi della crescita del Pil nell’area delle euro, sebbene in misura minore rispetto al 2007, ma resta tuttavia elevata l’incertezza rispetto alle prospettive di crescita.

Questo giunge dai vertici della Bce. I rischi sono legati alle turbolenze finanziarie ed inoltre dall’effetto frenante su consumi e investimenti di ulteriori rincari imprevisti di prodotti energetici e alimentari, nonchè da spine protezionistiche e possibili andamenti disordinati legati agli squilibri mondiali.

Per quanto riguarda la politica monetaria, l’Istituto di Francoforte conferma la sua decisione di lasciare invariati i tassi d’interesse, allo scopo di mantenere la stabilità dei prezzi nel medio periodo, suo obiettivo primario. Il saldo ancoraggio delle aspettative di inflazione a medio-lungo termine è, infatti, la massima priorità per il Consiglio.

Telecom: no a fusione con Telefonica, ma punta a rafforzamento in Brasile, Argentina e Germania

Non esistono progetti di fusione con Telefonica, così come non esistono progetti di aumenti di capitale della società. Per il 2008 ci siamo posti obiettivi realistici che riflettono le attuali potenzialità dell’azienda, obiettivi che tracciano un percorso importante di consolidamento, trasformazione e rilancio che pone le basi per una crescita futura. Abbiamo già adottato una politica dei dividendi sostenibile nel lungo termine. Decideremo gli investimenti con prudenza e selettività e sulla base di criteri rigidi nei tempi di ritorno e nei rischi di esecuzione.

Così il presidente di Telecom Italia, Gabriele Galateri, ha pronunciato all’assemblea dei soci.

Brasile, Argentina e Germania sono i tre mercati esteri su cui Telecom punta per il rafforzamento e lo sviluppo delle proprie attività internazionali. Lo ha confermato l’amministratore delegato, Franco Bernabè, illustrando ieri in assemblea le strategie di crescita del gruppo. Rafforzare la dimensione internazionale di Telecom Italia, consolidando la presenza del gruppo in Brasile e Germania e puntando sull’Argentina, disimpegnandosi dai mercati e dai settori non particolarmente attraenti. Sono queste le linee guida per lo sviluppo internazionale di Telecom Italia.

Pirelli re chiude bilancio 2007 con utile di 151,1 milioni di euro

Pirelli RE, parte del gruppo Pirelli & C. SpA, è una management company che gestisce fondi e società proprietari di immobili e non performing loans nei quali investe tramite quote di minoranza (attività di Investment & Asset Management) ed ai quali fornisce, così come ad altri clienti, tutti i servizi immobiliari specialistici, sia direttamente che tramite il network in franchising. Il gruppo si pone come interlocutore unico per l’intero ciclo immobiliare: valutazione, acquisizione, gestione, valorizzazione, alienazione dei beni. La Società ha avviato con successo la strategia di investimenti in Germania e Polonia che rappresentano la prima fase dell’espansione e che hanno permesso alla società di consolidare la propria posizione di leadership nel settore dell’asset management in Europa Continentale.

L’Assemblea ordinaria, riunitasi ieri, ha approvato il bilancio dell’esercizio 2007, che si è chiuso con utile netto consolidato di 151,1 milioni di euro, e ha deliberato di distribuire un dividendo di 2,06 euro per azione, con un pay-out ratio di circa il 58% in linea con il target del piano triennale 2006-2008. Il dividendo verrà messo in pagamento il 24 aprile 2008, con stacco cedola il 21 aprile 2008. L’Assemblea ha inoltre deliberato di autorizzare, fino alla data di approvazione del bilancio 2008, l’acquisto di azioni proprie entro il limite massimo di legge del 10% del capitale sociale.

Banca mondiale: aumentano i prezzi dei cereali e cresce la povertà

La Banca Mondiale è stata fondata nel 1945 da 184 Paesi e alla fine del 2007 il totale dei prestiti concessi ai Paesi superava i 500 miliardi di dollari USA. La Banca Mondiale ha come finalità istituzionale la riduzione della povertà nei Paesi di reddito medio o basso e in quelli poveri con il sostegno dello sviluppo sostenibile e con la utilizzazione di un’ampia gamma di prodotti e di strumenti finanziari come i prestiti, le garanzie, e con una serie di servizi come i programmi d’assistenza tecnica, i servizi di consulenza, ecc.

Intesa Sanpaolo focalizza l’attenzione nel Nord Africa

Intesa Sanpaolo è il nuovo gruppo bancario nato dalla fusione di Banca Intesa e Sanpaolo IMI. Ha una forte presenza internazionale focalizzata nell’Europa centro-orientale e nel bacino del Mediterraneo. Ed è proprio nel Mediterraneo che Intesa Sanpaolo ha deciso di spostare ancora di più la sua attenzione, con una presenza diretta e importante in Egitto con l’80% di Bank of Alexandria offre al gruppo una testa di ponte per nuovi investimenti nel retail, nella finanza corporate, nelle infrastrutture e magari anche nella finanza islamica.

Mercato India: Hyundai e Panini guardano con ottimismo

Punti di forza per le imprese che intendono iniziare un’attività in India sono il basso costo del lavoro, il forte sviluppo dell’università che assicura la presenza di figure tecniche e manageriali di alto livello, la manodopera specializzata e le abbondanti risorse naturali. A ciò si aggiunge l’utilizzo della lingua inglese negli affari e nelle comunicazioni ufficiali e la posizione geografica che rende il paese una piattaforma ideale per le esportazioni nei mercati asiatici. Al fine di agevolare la messa in opera delle proposte di investimenti esteri, le procedure che regolano la materia sono continuamente aggiornate, riviste e semplificate. Una delle forme più utilizzate dagli investitori stranieri per stabilire la propria presenza nel mercato indiano è quella di creare una società commerciale o di investire in una società indiana già esistente. La tipologia societaria più comune per le pmi è la società privata a responsabilità limitata costituita da un minimo di due a un massimo di 50 soci (esclusi i soci d’opera), soggetta a limitazioni per il trasferimento delle quote e al divieto di emissioni azionarie e obbligazionarie al pubblico.

Bankitalia: afflussi netti di 202 milioni di euro per investimenti diretti

L’investimento Diretto Estero (IDE o FDI se acronimo della definizione anglosassone Foreign Direct Investment) è un investimento compiuto da un soggetto appartenente ad un’economia (ad esempio: una società francese) in un soggetto appartenente ad un’altra economia (ad esempio: una società italiana). La capacità di un’economia di generare ed attirare investimenti diretti esteri può avere ricadute molto importanti sia sul consolidamento delle proprie aziende nazionali, sia sull’andamento dell’economia reale, gli investimenti diretti verso un Paese rappresentano sempre un’entrata di risorse finanziarie in un’economia.

Fra i paesi europei l’Italia si colloca ancora nella fascia bassa per attività di imprese estere. Questo perchè probabilamente il sistema fiscale italiano non è abbastanza attrattivo per gli stranieri e neanche il costo del lavoro è basso al punto da poter eventualmente compensare le uscite fiscali. Per Francia, Germania e Spagna l’ammontare complessivo dello stock di IDE sul PIL è rispettivamente 24,7% , 22,6%, 27,4%. Misurando la quota italiana sullo stock mondiale di IDE questa è addirittura diminuita nel periodo 1990-2000, al contrario dei principali paesi europei e degli Stati Uniti.

Esercizio 2007 Prada: il miglior bilancio di sempre

Prada Spa è una casa di moda italiana fondata nel 1913 da Mario Prada. Nel 1978, la nipote di Mario, Miuccia Prada, ereditò l’azienda e ne fece una delle firme più prestigiose e conosciute al mondo.

Nei primi mesi del 2007 è stato lanciato il Prada Phone. Dopo la collaborazione e la joint venture tra Motorola e Dolce e Gabbana con Motorola V3i D&G e Samsung con Versace per il Samsung E500 Versace, il successivo connubio moda e tecnologia è avvenuto tra LG Electronics e Prada, la cui unione ha appunto generato il Prada phone.

Investire in Brasile: buona performance al Bovespa per i titoli bancari e siderurgici

In queste ultime settimane, grazie allo sviluppo economico che si è riflettuto anche sulle performance della borsa, il Brasile ha sorpassato la Cina come più grande mercato secondo il MSCI (Morgan Stanley Country Index), raggiungendo una capitalizzazione di mercato di 509,10 miliardi di dollari (14,95% dell’indice) contro i 481,80 miliardi (14,15%) della Cina. Va detto però che il MSCI Index misura solo il capitale “disponibile agli investitori” delle società quotate in borsa, infatti se si calcola la capitalizzazione complessiva delle società quotate la Cina è ancora nettamente davanti (tra Shanghai e Shenzen il valore complessivo delle società quotate era a gennaio di oltre 3.900 miliardi di dollari, mentre al Bovespa, la borsa di San Paolo, il valore complessivo è “solo” di 1.300 miliardi di dollari).

Parmalat: rinviata udienza al 16 maggio

Sono passati quattro anni e tre mesi da quando Calisto Tanzi, ex patron della multinazionale di Collecchio, fu arrestato all’aeroporto di Malpensa di ritorno da un viaggio in Sudamerica. L’accusa: bilanci truccati e dubbie coperture finanziarie. Secondo quanto sostengono i Pm Vincenzo Picciotti, Paola Reggiani e Lucia Russo, che hanno chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio tanto degli ex amministratori e sindaci della società di Collecchio, quanto di revisori contabili ed esponenti del mondo bancario e finanziario italiano. Due le accuse agli ex ragionieri del gruppo dirigente di Calisto Tanzi: il concorso in bancarotta fraudolenta e l’associazione per delinquere.

Quattordici miliardi di euro di ‘buco’ accertato, 200mila i risparmiatori danneggiati di cui 33mila probabili parti civili, 56 imputati, 125 udienze previste e circa 10 milioni di pagine di documenti. Sono alcuni dei numeri del “processo del secolo”. Il tribunale di Parma, dopo aver sentito alcuni giorni fa le parti, ha deciso di rinviare l’udienza del processo Parmalat al 6 maggio. Un’altra udienza è già fissata il 13 giugno. Questo si è reso necessario, secondo il presidente del collegio dei giudici, Eleonora Fiengo, per

meditare adeguatamente dal momento che le richieste della difesa dei 65 imputati e quelle della Procura, necessitano di un ulteriore approfondimento.

Expandi: il mercato finanziario delle small caps

Il Mercato Expandi è’ un mercato per le società di piccole dimensioni che vogliono reperire nuovi capitali minimizzando il costo e i tempi della quotazione. La capitalizzazione minima per Expandi è 1 milione di Euro. Non impone cambiamenti o integrazioni degli organi societari (es. CdA, Comitati, Investor Relator) e non impone (una volta che la società è quotata) la redazione delle trimestrali (ma solo bilancio e relazione semestrale) e la documentazione necessaria per la quotazione è limitata. Una volta decisa la quotazione, impegna l’imprenditore e il top management per tempi limitati (la quotazione si concretizza in 2-4 mesi). L’ammissione al mercato viene subordinata alla verifica della sussistenza di indicatori economico-finanziari negli ultimi due esercizi. La società deve infatti presentare negli ultimi due esercizi: risultato operativo lordo positivo, Risultato ordinario positivo, Risultato netto positivo (solo consolidato se redatto); rapporto debito finanziario netto/risultato operativo lordo inferiore a 4 (solo consolidato se redatto); il risultato netto dell’ultimo esercizio deve essere almeno pari a 100.000 euro (solo consolidato se redatto); il rapporto debito finanziario netto/risultato operativo lordo inferiore a 4 (solo consolidato se redatto). La negoziazione dei titoli delle società quotate su detto mercato avviene tramite il meccanismo dell’asta, con prezzo di chiusura, attualmente sono previste due aste al giorno. La società quotata può comunque chiedere la contrattazione continua qualora detta richiesta sia assistita da uno specialista che assicuri la liquidità del titolo.